lunedì 16 luglio 2018

La nona sinfonia di Marquez Beethoven, #GermanGP 2018

Era scritto nel destino o forse no, difficile però non pronosticare la nona sinfonia di Marquez Beethoven in un circuito a lui più che congeniale. Eppure le premesse parevano dargli meno chances dopo una pole risicata ma invece non ha resistito neanche questa volta. Troppo ghiotto il piatto da non poterlo consumare. Gara presso che perfetta sotto tutti i punti di vista: gioco, partita, incontro. Che dire di più? Ah, che Marquez ha poi festeggiato in una tribuna ricca di cappellini gialli e che non è successo nulla? E nel giorno dei wurstel alla spagnola al tavolo di Re Marc si siede il vecchio Re Rossi il quale, a dispetto di tutte le voci e crisi (Yamaha) si porta a casa un secondo posto che vale oro davanti al suo compagno di squadra che dapprima si incarta riuscendo a sbrogliarsi sul finale della gara. Di Rossi posso dire che mi piace molto più adesso come pilota che quello di qualche anno fa. Oggi è secondo nel mondiale lottando con una compagine di piloti tosta e pluri titolata condizione meno facile rispetto agli avversari di un tempo. E Ducati? Da applausi il buon Bautista (quinto) che ha annusato gli scarichi di Petrucci (quarto) ma che ha avuto il piacere di mettersi dietro sia Lorenzo (sesto) che Dovizioso, in completa "confusione" dopo aver firmato il rinnovo con la stessa Ducati. Fatto è che ora Rossi insegue a 46 lunghezze Marquez mentre il Dovi è a -77 un pò troppo per poter sperare di ripetere l'anno magico 2017. MotoGp che ci ha offerto un week end che ha visto Dany Pedrosa salutare la curva, senza neanche uno stralcio di proposta decente per un pilota del suo calibro. Contenti loro... 
La Moto2 vede Binder salire per la prima volta sul gradino più alto del podio (dopo aver firmato il rinnovo con KTM) seguito da un sempre più convincente Mir e dal primo podio di Marini giunto ad assaggiare le bollicine dello spumante un pò in ritardo rispetto alle premesse. Bagniaia sfortunato e fortunato a non rimanere coinvolto nella caduta di Pasini sempre molto veloce ma anche molto discontinuo. Peccato.
In Moto3 Martin continua a farla da padrone segnando pole position e gare intelligenti alle quali solo Bezzecchi riesce a rispondere e a seguirlo in campionato. Il resto del gruppo, ad iniziare da Bastianini, troppo discontinuo per poter cercare di attaccare il forte pilota spagnolo.
Prossimo round BRNO crocevia fondamentale (se non piove) per capire se c'è ancora margine di ripresa (pista molto simile al Mugello e Barcellona), oppure se il primo degli ultimi (cit), Rossi, sarà ancora a comandare questa nutrita pattuglia di poco convinti inseguitori.