lunedì 31 agosto 2009

American Way


Non cambia la sostanza del precedente post. Credo che Valentino Rossi sarà il futuro campione del mondo 2009, perchè comunque è ancora il numero uno e l'uomo da battere. Certo di errori in questo campionato se ne sono visti, e se si pensa che ancora al terzo posto c'è Stoner, nonostante manchi da tre gare, la dice lunga su quanto imprevedibile possa essere il risultato finale. Rossi ieri è caduto perchè ha fatto un errore, e hanno voglia a parlare Reggiani, Meda, e tutti gli altri di caduta strana. Valentino ieri è caduto perchè ha commesso un errore al pari del suo socio a BRNO. E Lorenzo, analizzando la dinamica, farebbe meglio a mangiarsi le mani, perchè in Repubblica Ceca poteva succedere esattamente lo stesso, perchè anche li poteva gestire 2 o 3 decimi di vantaggio. Ma si sà, col senno di poi sono tutti buoni a parlare. Comunque, dopo l'ennesima pedrosata e sparito Rossi, la gara è stata veramente una noia mortale. 16 piloti su 19 che hanno tagliato il traguardo la dicono lunga sulla MotoGp sempre più cara e sempre meno spettacolare, e sempre più dipendente dai fenomeni che fanno un altro mestiere. Ancora una volta ci è mancato Stoner, le cui notizie ce lo danno per certo a Estoril. Io non ne sono così tanto sicuro, comunque una considerazione va fatta. In Ducati hanno gestito male il pilota. Lo dimostra il fatto che se avesse continuato a correre sarebbe a meno di 25 punti dalla vetta, anche arrivando sempre terzo... Purtroppo di fronte alla salute di un ragazzo, non possiamo pontificare più di tanto, ma oggi in Ducati si sono resi conto che, forse, la questione andava gestita un pò meglio, forse già da prima... Adesso tutti sono in fibrillazione per Misano, fortuna-sfortuna una pista che non farà troppa selezione, però ci darà qualche segnale sulle condizioni dei due piloti Yamaha che a questo punto faranno il bello o il cattivo tempo senza troppi outsider.

Bene SuperSic in 250 che ha regolato un coriaceo e sempre più convincente Aoyama, con una moto vecchia di tre anni, ma con grinta e classe da vendere. Ottimo anche il quinto posto per il Loca nazionale, che da due gran premi sta ritornando ad ottimi livelli, nonostante non abbia ancora una sella per la neonata Moto2. Già, la Moto2... Bimota ha confermato la sua presenza con 2 moto... io avrei già anche il pilota, si chiama anche lui Lorenzo, ma di cognome fa Segoni e suo padre era un telaista, non costa molto e va forte... Chissà...

lunedì 17 agosto 2009

Il nono sigillo


Come cambiano le cose nell'arco di una gara. Dopo Donington la classifica si era un pò smossa, ma senza troppi scossoni. Valentino in fuga con 25 punti di vantaggio (che non sono pochi) e gli altri un pò persi, Stoner in primis. Poi, prima di BRNO, il ritiro dalle competizioni dell'unico pilota che ha bastonato Rossi nel 2007 (Stoner), quindi, già fuori Pedrosa dalla lotta, la speranza per il motociclismo era riposta nell'astro nascente Jorge Lorenzo. Speranza non perchè lui sia il migliore, ma la speranza che almeno lui potesse tener testa al Dottore, mantenendo vivo un campionato scarno e privo di contenuti. Ieri a BRNO si è consumato l'ennesimo atto della pesca alla trota salmonata, dove un ottimo pescatore di nome Valentino, ha fatto abboccare un ingenuo pesce di nome Lorenzo, nella più classica delle trappole. Dopo averlo seguito per diversi giri, lo spagnolo a superato Valentino in una staccata da vero campione, una staccata spalla a spalla, con la moto di traverso, degna di un fuoriclasse. Come nel copione già scritto a Laguna Seca l'anno scorso contro Stoner, il Dottore non gli ha però lasciato neanche un metro, e lo ha braccato, nonostante la moto di Jorge sembrasse più performante. Esattamente un giro dopo, nel solito punto, utilizzando una traiettoria più interna, Rossi ha messo la ruota anteriore negli orecchi del suo compagno di marca e questi, invece di rimanere concentrato per la curva successiva, ha pensato bene di lasciare i freni ed entrare a velocità fotonica nella esse, dove, ancora una volta, le leggi della fisica, Newton in primis, non hanno dato scampo al pilota, facendolo crollare a terra (per fortuna senza conseguenze) relegandolo nella via di fuga che poi è anche diventata anche dal mondiale. Al giovane spagnolo non è restato che guardare la sua Yamaha avvolta nella sabbia estiva del ferragosto, consolarsi della sua tuta "airbag" che lo ha gonfiato a dovere, e tornare ai box con le pive nel sacco, e con meno spocchia sulle pretese per il rinnovo del contratto. La Yamaha ha già il suo campione, e non mi sembra che ancora lo spagnolo sia in grado di dettare la sua legge. A 6 gare dalla fine e 50 punti di vantaggio in condizioni normali si potrebbe parlare ancora di mondiale aperto. Ma quando in testa c'è lui, in questa forma, non resta che tirarsi giù il cappello e salutare facendo reverenza... 9 volte...

Povero Roberto! Non ci resta che piangere!

Non posso esimermi dalla tristezza nel commentare lo scandaloso comportamento di Roberto Benigni in visita in Abruzzo. Di tutto gli abruzzesi hanno bisogno tranne di un menagramo, fazioso, che invece di portare un pò di sollievo con la cosa che sa fare meglio, il comico, spara a zero sull'operato di un governo che invece sta andando a ritmi elevati, come confermato anche dai cittadini stessi. Non solo. Sui forum vari, quelli liberi, si leggono testimonianze di come si sentono grati per la ricostruzione che sta avvenendo in maniera rapida, e tutto sembra predisposto per il rientro nelle case nuove entro la metà di settembre. Da grande estimatore che ero del comico e dell'attore, provo grande pena per il mio "compaesano" di umili origini, persona dall'indiscussa arguzia, ma ultimamente caduto nel qualunquismo più bietto. Non si va nei luoghi di una tragedia e si getta fango sull'operato di chi si sta impegnando per la ricostruzione. Tuttal'più andrebbero incentivate le indagini per individuare chi ha costruito le case con la sabbia, andrebbero individuati i responsabili, non solo abruzzesi, delle speculazioni sull'adozione di materiali scadenti per la costruzione di palazzi in zona sismica. Invece ti sei scagliato contro, ancora una volta, a chi anni fa ha anche investito su di te per farti fare mirabolanti film, dove si c'è stato un guadagno a doppio senso, ma è lo stesso imprenditore che oggi con la stessa lungimiranza, si è impegnato a ricostruire un luogo che gli elementi della terra ha voluto distruggere. Se ci fosse Dante, che tanto ti vanti di recitare bene, ma perfino l'amico Carlo Monni recita meglio di te, ti relegherebbe nel girone dell'Inferno, forse nella sesta bolgia tra gli Ipocriti accanto a Federico II, ma anche nella decima non staresti male, tra i Falsari, non del vil conio, ma falsari di parole...
Chissà cosa penserebbe il tuo amico Massimo Troisi di questo tuo comportamento che poco a che fare con Mario e Saverio... Ma d'altronde un avvisaglia ce l'avevi già data già nel lontano 1985. Avevi proprio ragione... Non ci resta che piangere!!!

martedì 11 agosto 2009

Casey Stoner, addio o arrivederci?


Vado in moto da diversi anni, sopratutto in pista, e posso dire di aver girato in vari autodromi europei. La moto da corsa da sensazioni bellissime, anche per gli amatori che hanno la possibilità di apprezzare appieno le doti della loro motocicletta. Anche il fattore rischio in pista viene abbattuto drasticamente, e per lo più, i danni si riscontrano sui mezzi e poco sulle persone. Ogni volta che chiudo la visiera, si rinnova il piacere di guidare, e non importa se non faccio il record di qualcosa, sto semplicemente guidando e appagandomi del mio hobby. Per i piloti non è così. Io ne ho conosciuti diversi, e vi garantisco che loro vivono in un mondo tutto suo. Per loro la moto è tutto, i decimi di secondo sono fondamentali più per se stessi che per la classifica. La vittoria non è solo supremazia, ma è la consapevolezza di essere andato più forte degli altri, di aver fatto danzare il destriero nelle curve, di avere osato e vinto ancora una volta. Poi ci sono i fenomeni, i campionissimi, quelli che corrono solo per vincere, per placare le loro sete di vittoria, forse non su gli altri, ma su se stessi, marcando l'anno agonistico come un opera d'arte. Quest'anno la MotoGp era partita molto bene, con tre pretendenti al titolo, e con Valentino super concentrato come non mai, per arginare l'enfasi dei ragazzi terribili come Stoner, Lorenzo e Pedrosa. Gli anni passati il discorso lo chiuse subito all'inizio, quando tra una sportellata e sorpassi al limite, stroncò di netto gli avversari che si chiamavano Biaggi, Gibernau. Nel 2009 la musica è un pò cambiata (per fortuna) e ha visto Rossi molto più attento e ragioniere che lo sta portando alla conquista del nono titolo iridato. Essendo pochi i pretendenti al titolo, già l'infortunio di Pedrosa ha decimato lo sparuto gruppetto di piloti in grado di fare un altro mestiere, ed anche se lo spagnolo non ha la grinta degli altri due, a Laguna Seca ha dimostrato di saper guidare veramente forte. Adesso questa tegola sulla MotoGp. Stoner lascia per almeno tre gare, ma forse chiuderà la stagione, lasciando al duo Yamaha la questione del titolo iridato. Terzo nel mondiale, non lontano dalla vetta, l'australiano ha contratto il virus più brutto, quello la cui cura è soltanto dentro di lui: la paura di non andare più forte. Ma non più forte degli altri, ma più forte di se stesso e della sua voglia di essere sempre il primo, come ha dimostrato nel 2007 vincendo il mondiale a mani basse. Anche Hayden lo ha vinto, ma lui ha giocato di rimessa, senza rubare niente a nessuno, anzi, combattendo persino in casa Honda che voleva Pedrosa campione. Casey ha perso quel metro, quella frazione di secondo, quell'attimo che lo ha sempre portato li davanti a combattere ad armi pari con il più grande pilota dell'era moderna: Valentino Rossi. Persa questa possibilità, il terzo posto diventa effimero, non per sconfitta in volata, ma perchè gli altri sono parecchio più avanti. Dargli torto, ragione? Io spero che ritorni, perchè le corse hanno bisogno di campioni come lui, e gli auguro di ritrovare se stesso, perchè per i motociclisti e gli appassionati veri, Stoner rappresenta il top del nostro sport. Ritiri clamorosi e misteriosi sono già successi in passato a Fast Freddie Spencer e recentemente a Manuel Poggiali. Speriamo che questo di Casey sia un arrivederci, perchè, almeno a me, già mi manca, sopratutto a BRNO, pista da piloti di classe...

lunedì 10 agosto 2009

Dov'è la crisi...

La pseudo opposizione parla di crisi, il premier, quindi il governo, no. Chi ha ragione? Dicesi crisi quando uno stato, una nazione, sono affetti da un male economico poco curabile, che trattiene sudditi e sovrani ai loro lavori per cercar di far quadrare il cerchio. Non mi sembra che per le strade delle nostre città ci sia tutta questa gente rimasta. Vedo piuttosto spiagge piene, montagne e colline piene di villeggianti, macchine colme in autostrada. Se ci fosse la crisi, non troverei tutto chiuso nei magazzini edili dove mi rivolgo per comprare cose che mi servono per ristrutturare casa. Non troverei difficoltà a trovare manovalanza. E allora dov'è la crisi? Certo gli operatori turistici italiani trovano un calo rispetto agli anni scorsi. Ma questo è dovuto ad una numerosa emigrazione di massa verso altri stati piuttosto che verso le località nostrane. In effetti quella è una grossa emorragia di capitali che partono verso l'esterno. E' li dove il governo dovrebbe lavorare sodo, far riamare l'Italia agli italiani che preferiscono fare qualche km in più pur di avere prezzi concorrenziali e servizi. Per fare un esempio banale, ma calzante: a me piacciono gli sport aquatici. Moto d'acqua, parasail, snorking. In Italia è vietato l'uso delle moto almeno di non avere la patente. Sconfini e la puoi guidare. A me piacciono i quad. Trovatemi un posto dove è possibile noleggiarli senza tutti i vincoli che ci sono qui. Sono esempi che possono sembrare stupidi, ma se devo scegliere un posto, anche più lontano, ma che mi garantisce un pò più di "ludicità", non esito ad andarci. Quest'anno la Croazia ha inglobato molti più turisti italiani rispetto agli altri anni, per una serie di vantaggi che noi non possiamo più offrire, complici anche delle belle strutture e ottimo mare. Quindi, cara opposizione, invece di battere dove il dente non duole, cercate di affrontare il governo nei punti dove è più debole, snocciolate un pò più di dati interessanti, rendete il popolo partecipe di questo, o vi interessa soltanto mettere in bella evidenza le prestazioni sessuali del nostro premier Silvio Siffredi?