lunedì 17 agosto 2009

Il nono sigillo


Come cambiano le cose nell'arco di una gara. Dopo Donington la classifica si era un pò smossa, ma senza troppi scossoni. Valentino in fuga con 25 punti di vantaggio (che non sono pochi) e gli altri un pò persi, Stoner in primis. Poi, prima di BRNO, il ritiro dalle competizioni dell'unico pilota che ha bastonato Rossi nel 2007 (Stoner), quindi, già fuori Pedrosa dalla lotta, la speranza per il motociclismo era riposta nell'astro nascente Jorge Lorenzo. Speranza non perchè lui sia il migliore, ma la speranza che almeno lui potesse tener testa al Dottore, mantenendo vivo un campionato scarno e privo di contenuti. Ieri a BRNO si è consumato l'ennesimo atto della pesca alla trota salmonata, dove un ottimo pescatore di nome Valentino, ha fatto abboccare un ingenuo pesce di nome Lorenzo, nella più classica delle trappole. Dopo averlo seguito per diversi giri, lo spagnolo a superato Valentino in una staccata da vero campione, una staccata spalla a spalla, con la moto di traverso, degna di un fuoriclasse. Come nel copione già scritto a Laguna Seca l'anno scorso contro Stoner, il Dottore non gli ha però lasciato neanche un metro, e lo ha braccato, nonostante la moto di Jorge sembrasse più performante. Esattamente un giro dopo, nel solito punto, utilizzando una traiettoria più interna, Rossi ha messo la ruota anteriore negli orecchi del suo compagno di marca e questi, invece di rimanere concentrato per la curva successiva, ha pensato bene di lasciare i freni ed entrare a velocità fotonica nella esse, dove, ancora una volta, le leggi della fisica, Newton in primis, non hanno dato scampo al pilota, facendolo crollare a terra (per fortuna senza conseguenze) relegandolo nella via di fuga che poi è anche diventata anche dal mondiale. Al giovane spagnolo non è restato che guardare la sua Yamaha avvolta nella sabbia estiva del ferragosto, consolarsi della sua tuta "airbag" che lo ha gonfiato a dovere, e tornare ai box con le pive nel sacco, e con meno spocchia sulle pretese per il rinnovo del contratto. La Yamaha ha già il suo campione, e non mi sembra che ancora lo spagnolo sia in grado di dettare la sua legge. A 6 gare dalla fine e 50 punti di vantaggio in condizioni normali si potrebbe parlare ancora di mondiale aperto. Ma quando in testa c'è lui, in questa forma, non resta che tirarsi giù il cappello e salutare facendo reverenza... 9 volte...

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