giovedì 7 febbraio 2013

MotoGp, Superbike e affini. 2013

Conclusi i test sul circuito Malese di Sepang, possiamo iniziare la nostra stagione con dei primi commenti su cosa ci aspetterà questo anno motociclistico. I temi da trattare sarebbero molteplici iniziamo appunto dai tempi emersi nei test. Pedrosa ha dimostrato di proseguire la sua leadership già iniziata lo scorso anno quanto ha vinto come non mai e proiettato verso (speriamo per lui) la conquista del suo primo titolo nella classe regina. Lorenzo dal canto suo si è "limitato" a seguirlo senza cercare di forzare troppo ma cercando di capire la sua M1. Debuttanti di lusso sono Marc Marquez il vero debuttante di questa stagione e Valentino Rossi tornato a guidare una moto "competitiva" dopo due anni di Ducati. Per Marc test molto positivi e veloci a dimostrazione che il ragazzo sembra già maturo per emulare Biaggi e Lorenzo quando fecero la loro prima comparsa con tanto di botto. Per Rossi luci ed ombre su quello che abbiamo già visto e vissuto in tutta la sua splendida parabola professionale. Rossi non è un fenomeno pertanto per andare gli ci vuole una moto buona. Nei test ha dimostrato comunque di essere li davanti con gli altri anche se il suo "sbandierato" mezzo secondo nel polso sembra averlo perso. Ma come si sa i test non sono le gare e dunque riproponiamoci di ritrovarlo subito la davanti sotto i riflettori nella notte del Qatar. Il resto della combriccola tutti parecchio da rivedere escludendo se vogliamo Bradl e Crutchlow. Ducati a questo punto non merita neanche un discorso a parte: team, gestione tutta nuova con problemi vecchi non fanno risultato ne tanto meno servono a giustificazione di un biennio grigio e buio. Su tutti grava ancora quel mezzo secondo che Casey Stoner ha dimostrato di avere un anno fa con la stessa moto che utilizzano i suoi colleghi e che oggi si è non solo consolidato, ma impresso un pò nella mente di tutti e che di sicuro mancherà nel proseguo. Ci sta pensando Marquez a non farlo rimpiangere troppo, con pieghe da brivido e limitazione dell'uso dell'elettronica. Forza Marc dunque...
In Superbike il mio ben trovato va a Max Biaggi che, lasciata la manopola destra, ha pensato bene di passare al microfono per il commento delle derivate di serie insieme a Ranghieri. Max porterà il commento verso un altra dimensione a meno che non lo stoppino con una bandiera nera, come già fecero a suo tempo.
Comunque vada la Superbike sarà sempre molto più emozionante della MotoGp anche perchè i pretendenti saranno molti di più come le motivazioni delle squadre partecipanti. 
A livello italiano siamo veramente messi male, se non peggio con Melandri e Rossi gli unici in grado di lottare per il titolo. A tutti gli altri auguro buona fortuna, luce accesa anche di giorno e prudenza sempre!