lunedì 26 agosto 2019

...alla fine arriva Rins, MotoGP Silverstone 2019

Per noi appassionati moto e piloti fanno parte di un universo che va oltre il tifo. L'appassionato vero non tifa necessariamente per il pilota della bandiera ma più semplicemente per quel pilota che gli suscita simpatia o altro. Tifare Marquez sarebbe oggi banale pur essendo il re del motociclismo moderno come da stupidi sarebbe negarlo, ma oggi se c'è un pilota che suscita la mia curiosità è proprio Rins, forse per il suo old style quando è in sella, o forse anche per i riccioli che ricordano un pò il Sic comunque ad oggi un signor pilota in grado di uccellare (come Dovizioso) all'ultima curva sua maestà Marquez. Nella gara più tattica di sempre da parte di Marc (la chiusura della traiettorie negli ultimi due giri è da antologia) Rins ieri ha letto esattamente la strategia di Marquez e lo ha battuto sul suo stesso terreno, nonostante, come gli è già successo in passato, avesse confuso la fine della gara un giro prima. Gara di nervi dunque, condotta magistralmente da entrambi che solo un buon Vinales ha potuto seguire a un secondo e mezzo circa, ma senza mai essere della partita. Bravo Alex e brava la Suzuki nella persona di Davide Brivio e del suo staff capaci di creare un ottimo team che ieri ha visto anche un bel dodicesimo posto di Guintoli, al posto dell'infortunato Mir. Chi aveva altre aspettative era Rossi partito dalla seconda casella poi arrivato quarto, sempre però meglio di altri "fenomeni" tipo Miller e Crutchlow grandi chiaccheroni fuori della pista ma scarsamente presenti nei primi cinque. Una menzione speciale merita Andrea Dovizioso incolpevole protagonista di una brutta caduta innescata dalla caduta di Quartararo che lo ha fatto letteralmente decollare dove la peggiore delle conseguenze sono i 78 punti di distacco da Marquez in classifica. Una nota positiva va data a Lorenzo rientrato dopo l'infortunio e ieri arrivato al traguardo pur con tutti i dubbi (e le paure) che una frattura del genere possono lasciare.
Più ridicole sono state le aperture degli articoli sui vari giornali on line dove hanno visto un Marquez "sconfitto per la seconda volta" quando si dimenticano che stiamo parlando di un campionissimo che mai si accontenta nonostante un primato in classifica che lo potrebbe portare a più miti ragionamenti. Ma oramai lo sappiamo tutti che il giornalismo vero fa parte di un lontano passato così come le telecronache...
Prossimo round Misano nel tempio dei fischi e dei fischioni, terra dell'italico ittero... (passatemi la battuta)

venerdì 16 agosto 2019

Nella merda fino al collo

Fino a poco tempo fa avevo un blog dove parlavo di politica locale ed anche un pò italiana, pur non essendo un politico puro (ma d'altronde oggi chi lo è). I risultati delle elezioni del 26 Maggio mi hanno portato ad abdicare in quanto credo che governare gli italiani (e i fiorentini) sia perfettamente inutile. Politicamente credo in una "dittatura illuminata" preferibile ad una democrazia che esiste solo nei dizionari che porta a situazioni grottesche come quelle che stiamo vivendo in questi giorni. C'è un popolo che il 4 Marzo 2018 ha sancito una volontà popolare in un plebiscito Lega - M5S sfociato poi in una "strana" collaborazione governativa, un ibrido dove i punti di contatto si possono (o potevano) contare sulla punta di una mano. Giusto o sbagliato è comunque il risultato della democrazia "applicata". Nel 2019, precisamente un anno dopo, alle urne emerge che un partito di governo, la Lega, surclassa l'altro partito di governo, il 5 Stelle, relegandolo al ruolo di comprimario avendogli eroso parte dei consensi e rafforzandosi dal lato del centro destra. Questi sono i fatti di quest'ultimo anno e mezzo. Tralasciando le mere questioni politiche che non starò certo qui ad elencare, oggi ci troviamo di fronte alla cronaca di una morte annunciata, ovvero quel "divorzio" di un matrimonio mai consumato tra la Lega e i M5S. Democrazia vorrebbe di ridare la parola al popolo sovrano affinchè con un voto popolare si possa dare ed esprimere nuovi consensi per la formazione di un esecutivo che guidi il paese senza se e senza ma. Ma nel paese "democratico" questo non avviene perchè un gruppo di trombati, umiliati alle urne, siano ancora in grado di poter dire la loro anche quando parte del popolo (la più numerosa) li ha fatti fuori. Lupi travestiti da agnelli che cercano di sovvertire un voto popolare in nome della democrazia. 
Come vedete ho usato diverse volte la parola democrazia perchè è quella che mi hanno insegnato a scuola, quella parola per la quale "sono morte tante persone" (come amano dire alcuni), quella parola che sancisce la totale rottura con il ventennio tanto odiato e che non passa giorno fatto riaffiorare dagli stessi detrattori. Ma se il futuro ci porterà un governo dei pochi allora dov'è la tanto sbandierata democrazia? Io vedo più un ritorno ad una dittatura che sovverte una volontà popolare chiara e palese, qualunque essa sia, perchè come potete leggere sopra, qui non si parla di partiti ma di semplice volontà popolare che piaccia o no. E allora dico che siamo nella merda perchè a questo punto non esiste più una volontà popolare ma solo una volontà di pochi. E penso ai miei figli che si troveranno in mano un paese senza arte ne parte, un paese governato da fantocci che sistematicamente occupano sedie che non sono loro. Quella X impressa con il lapis nella cabina elettorale dovrebbe ancora essere una garanzia su qualsiasi segno essa venga impressa senza poi dire che chi vota quello ha la terza media e chi vota l'altro è laureato. Queste sono le regole ad oggi e siamo nella merda se non venissero rispettate, perchè da li ad arrivare ad una dittatura "non illuminata" il passo è veramente breve e il 2022 non è troppo lontano.

lunedì 12 agosto 2019

La vittoria più bella, AustrianGp 2019

Sono passati un bel pò di anni da quella prima vittoria del 2011 a Donington Park, quando Andrea Dovizioso vinse la sua prima gara. Anni di sacrifici di un buon pilota "sbocciato" 2 anni fa sulla tanto difficile Ducati. Ieri il Dovi ha vinto la sua gara più bella contro il pilota più forte dell'era moderna e ieri per nulla intenzionato a perdere. Non varrà un titolo mondiale ma nella mente degli appassionati sarà un bellissimo ricordo. Una bella gara di nervi contro un Marquez che a oltre metà gara si è fatto passare dall'avversario per osservare la sua gomma posteriore e per capire quanto potesse averne ancora. Poi l'epilogo all'ultima curva già teatro di beffe per Marc e quella di ieri forse la peggiore. Però il bello di Marquez è proprio questo: provarci fino in fondo perchè è così che fanno i campionissimi. Negli annali rimarranno le imprese dello spagnolo ma senza grandi avversari non saranno mai così grandi e di questo Andrea dovrebbe andarne fiero. Zeltweg ieri ha anche tirato fuori della grandi contraddizioni come la presenza di 3 Yamaha dietro i due "marziani" primo dei quali Fabio Quartararo alla sua prima vera gara da protagonista che ha avuto il lusso di mettersi dietro i due ufficiali Rossi e Vinales scortati da Rins. Quindi dov'è realmente la crisi se su un circuito dove il motore conta Yamaha arriva davanti? Il resto della compagine dietro come sempre (o nella ghiaia) ad eccezione di un ottimo Bagnaia e Oliveira autori di una buona gara (finalmente).
La vittoria più bella l'ha ottenuta anche Brad Binder nel giorno dell'addio di KTM alla Moto2 (e sul circuito di casa) in una gara costellata da diverse cadute (alcune anche stupide) dove ha visto allungare in campionato un sempre più maturo Alex Marquez ai danni di uno spento Luthi.
E visto che siamo a festeggiare le belle vittorie ci metto dentro anche quella di Fenati a digiuno dal 2017 e ieri ritornato a vincere dopo aver passato tante vicissitudini "umane" che lo avevano quasi annientato dalle quali è risorto ed è tornato lassù grazie anche ad un bravo team manager. Bravo Fenny!
Adesso rimane da vedere quando e dove Marc vorrà vincere il suo titolo e cosa rimarrà in Ducati e in Dovizioso di questa sbornia austriaca visto che 58 punti da recuperare non sono pochi ma neanche tanti. Per i prossimi giorni a tenere banco sarà il mercato piloti con Zarko che si è svincolato da KTM e con i malumori interni a Pramac visto che Miller non ha gradito la voce riguardante un ritorno di Lorenzo. I contratti sono blindati? Si possono recedere? Vedremo. A tal proposito però vorrei gettare una provocazione: sarà un caso che soltanto il sentir pronunciare il nome di Lorenzo, Dovizioso abbia fatto una gara di grinta come nei due anni passati?
Prossimo round Silverstone con la speranza di una gara asciutta visto che l'asfalto non è migliorato poi così tanto.

lunedì 5 agosto 2019

Il mentalista, #CzechGP #ducati #honda

La strategia era molto semplice: non fare arrabbiare Marquez. Non solo avete fatto delle scelte folli (Ducati) ma avete svegliato dal torpore uno dei più forti piloti di tutti i tempi. Quindi ha preso una moto e in condizioni di umidiccio ci ha messo le slick e ha fatto la pole position umiliando il resto della compagine ancora alle prese con i pannolini. "Ma domani sarà asciutto...." meglio per lui così avrà ancora più gusto nel cucinarvi a dovere! La cosa più triste di tutto è aver visto festeggiare il secondo posto nel box Ducati invece di cercare di capire il per che e il per come, su come si possa aver preso 63 punti di svantaggio (2 gare e mezzo) quando ad inizio campionato sembrava una lotta all'ultima gara. Caro Tardozzi, Ciabatti & Co non si festeggia un secondo posto viste le pompose premesse. Può festeggiare Pramac ieri terza con Miller ma non voi! Marquez è un marziano ma un atteggiamento più combattivo mi piacerebbe vederlo invece che accontentarsi... Ah già, Marquez è in scadenza di contratto nel 2020, magari... Quindi anche l'anno prossimo vi divertirete a festeggiare i secondi posti (forse)... Contenti voi. 
Sulla gara di ieri c'è poco altro da aggiungere se non che il paddok sta sempre più diventando una copertina di una rivista che non una fucina di piloti e scuderie vere, visto che in pista hanno poco da dire.
E nella Moto2 assistiamo ad un altro campionato targato Marquez, Alex, che si sta dimostrando sempre più maturo sia per il salto di categoria sia per la gestione delle gare, e visto che il motore Triumph è un pò più "simile " ad una MotoGp le premesse ci sono tutte. Ieri finalmente si è visto un ottimo DiGiannatonio buon secondo ma meglio di lui ha fatto Enea Bastianini molto positivo in quasi tutte le gare e ieri autore di una bella rimonta. Delusione Luthi che si attera lasciando una voragine tra se e Marquez.
Bella come sempre la Moto3 con una bella prova di orgoglio da parte di Canet che si è ripreso la leadership in campionato ai danni di un bravo Dalla Porta che ha saputo regolare un sempre più maturo Arbolino. Menzione d'onore a Antonelli partito dalla pit lane e arrivato quinto!
Che dire? Conclusioni e considerazioni ce ne sarebbero ma oramai i giochi sono fatti e Zeltweg sarà un altro appuntamento per vedere se Magic Marc riuscirà a vincere nel feudo Ducati o vorrà accontentarsi. Secondo me a qualcuno gli ci vorrà una buone dose di Maalox. Vedremo!
P.S. Chi si sdegna per i gesti di irriverenza di Marquez ha la memoria corta!!!!!!