lunedì 28 ottobre 2019

Lorenzo Dalla Porta Campione del Mondo Moto3 2019!


Lorenzo Dalla Porta Campione del Mondo!!! 14 anni dopo Andrea Dovizioso e tanti (troppi) dopo l’ultimo campione toscano, quell’Alex Gramigni che portò in cima al mondo per la prima volta l’Aprilia. Una stagione da incorniciare quella di Lorenzo fatta di costanza e attesa quella che non ha avuto Aaron Canet, anche se incolpevole della caduta thailandese. Lorenzo comunque ha vinto vincendo e questo da una dimostrazione del carattere che lascia presagire qualcosa di buono. Ma Dalla Porta non ha solo vinto un titolo ma ha dimostrato che con l’impegno e il sacrificio si possono ottenere risultati pregevoli senza essere iscritti a nessuna accademia “privata” concessa solo a chi “dice si”. L’accademia dovrebbe essere quella stessa Federazione Motociclistica Italiana che dovrebbe impedire quote di iscrizione esose per un campionato che vale sempre di meno tant’è che i nostri ragazzi se si vogliono mettere in mostra “emigrano” nel CEV dove il trampolino di lancio è sicuramente garantito. Un vivaio di pochi piloti non può generare talenti o fenomeni quando in realtà di ragazzi ce ne sarebbero tanti da osservare e dare loro una possibilità. Dalla Porta ha vinto grazie ai sacrifici della famiglia ed ha battuto di gran lunga quelli che provengono dall’accademia con tutto il cinema, sponsor e telecronisti prezzolati al loro seguito.
Quindi bravo Lorenzo e ti auguro di proseguire su questa strada e che tu possa anche essere d’esempio ad altri come lo dovresti essere per la Federazione stessa che oggi si gongolerà per il suo pilota anche se non veste Dainese o AGV.

lunedì 14 ottobre 2019

Il Joker della porta accanto

Chi si aspettava il classico fumettone della DC si è sbagliato di grosso ed alcuni genitori avrebbero dovuto evitare di portare i bambini a vederlo perchè Joker è un film che scava dentro la psicologia degli esseri umani quel lato oscuro che alberga in ognuno di noi pronto a venir fuori al primo segnale di debolezza o di rifiuto da parte di una società che a volte guarda la pagliuzza e non la trave. Il contesto in cui nasce Joker non è poi tanto distante da quelli che a volte possiamo trovare anche accanto a noi, come il compagno di classe di nostra figlia, il collega di lavoro, l'ubriaco sulla panchina. Arthur Fleck nasce chiedendo aiuto, chiedendo ascolto, ma il suo destino era già profondamente segnato da una madre violenta, una madre non madre che adotta un figlio per poi trattarlo come una valvola di sfogo. E nel chiedere aiuto ad una società cieca, Arthur gira per le strade venendo preso a calci da qualche ragazzino balordo o da qualche colletto bianco viziato, storie riscontrabili tutti i giorni nei nostri presenti. Joker nasce nel momento in cui l'uomo Arthur uccide chi ha riso di lui, nell'esatto momento in cui la pietà svanisce per fare posto alla soddisfazione di un gesto estremo ma necessario. La parabola poi prosegue in maniera esponenziale senza più freni arrivando ad uccidere sia la madre sia un compagno di viaggio risparmiando un amico nano che mai lo aveva deriso. L'omicidio poi in diretta di un noto presentatore (Robert De Niro) diventa l'apice della spettacolarizzazione del personaggio, dato in pasto al telespettatore medio, che alla fine lo assurge ad idolo di quella parte di popolo che non arriva a fine mese e che è in perenne conflitto con la classe più abbiente. Joker dovrebbe far riflettere sul presente che circonda ognuno di noi, sul nostro collega di lavoro che sta sempre in silenzio, sul bambino "bullizzato" e non ascoltato, sulla bambina che manda messaggi strani a tua figlia.
E' decisamente un film crudo con un ottima fotografia ed un ottima interpretazione di Joaquin Phoenix che si discosta dal premiato e compianto Heat Ledger senza perderne però le caratteristiche psicotiche del personaggio anzi, Joaquin ha avuto modo di farlo nascere a sua immagine al contrario del Joker già "confezionato" per Batman e lontano anni luce da quel Commodo vigliacco e meschino ne Il Gladiatore. Credo che la DC al contrario della Marvel punterà molto su questi spin off rivisti in chiave "più reale" anche se in fondo quasi tutti i cattivi dei fumetti sono un pò tutti Joker. 

domenica 6 ottobre 2019

L'ottava meraviglia del mondo 2019, Re Marc e la sua palla magica

Ogni anno gli avversari partono per batterlo con un sacco di propositi e un sacco di discorsi, tra piloti più motivati, piloti che si credono campioni, piloti sopravvalutati, rookie che promettono faville. E Marc che fa? Il mondiale lo vince ancora prima del Giappone, ancora prima dell'ultima gara, umiliandoli tutti anche chi ha appena detto "che il mondiale del 2015 me lo hanno fatto perdere" (cit post gara). Il più forte senza se e senza ma, indomito, mai arreso, e quando il dolore di una caduta si fa sentire lui tira giù la visiera per non mostrare il lato debole agli avversari. Marquez quest'anno ha giocato a biliardo e li ha mandati tutti in buca, tutti in analisi, ma quella da poltrona dello psicologo non quella inventata come fecero con Stoner. Nella giornata di Marc il Marziano troviamo una piccola luce, una scintilla che porta il nome di Quartararo, per tanti già un vincente, per me, al momento, un ottimo pilota, ma che ancora deve dimostrare di vincere. Stare in testa tutta la gara (la seconda dopo Misano) con dietro Marquez non è facile e questo lo potremo considerare il suo esame di ammissione. Restano 4 gran premi di passerella dove potremmo far partire un nuovo campionato, giusto per divertirsi un pò, così potremo vedere chi ha fame o chi aspetterà gli avanzi.
Su queste premesse è ipotecato anche il 2020 ma nel 2021 qualcuno piangerà lacrime amare se non cambierà direzione. Sto parlando di Honda che dovrà ascoltare i suoi piloti se non vorrà fare la fine del 2004, quando chiuse la porta in faccia a Biaggi che diceva le stesse cose che oggi dicono Lorenzo e Crutchlow. Un campionato già scritto dicevo perchè Ducati non sarà mai della partita, così come non lo sarà Yamaha, al momento l'unica moto più equilibrata. Perdere il mondiale all'ultima gara ci può stare ma perderlo con 5 gare di anticipo significa che qualcuno non ha fatto bene i conti.
Noi appassionati aspetteremo volentieri chi avrà il coraggio di sfidare Marquez per tutta la stagione e tiferemo sicuramente per lui, ma tiferemo anche per il fenomeno perchè non apprezzarlo nel suo gesto sportivo significa solamente essere dei ciechi tifosi che cinguettano e basta.
Bravo Marc, tra 2 settimane sarai in Australia dove c'è la Stoner Corner. Magari ci farai qualche slider giusto per farci divertire ancora!