lunedì 14 ottobre 2019

Il Joker della porta accanto

Chi si aspettava il classico fumettone della DC si è sbagliato di grosso ed alcuni genitori avrebbero dovuto evitare di portare i bambini a vederlo perchè Joker è un film che scava dentro la psicologia degli esseri umani quel lato oscuro che alberga in ognuno di noi pronto a venir fuori al primo segnale di debolezza o di rifiuto da parte di una società che a volte guarda la pagliuzza e non la trave. Il contesto in cui nasce Joker non è poi tanto distante da quelli che a volte possiamo trovare anche accanto a noi, come il compagno di classe di nostra figlia, il collega di lavoro, l'ubriaco sulla panchina. Arthur Fleck nasce chiedendo aiuto, chiedendo ascolto, ma il suo destino era già profondamente segnato da una madre violenta, una madre non madre che adotta un figlio per poi trattarlo come una valvola di sfogo. E nel chiedere aiuto ad una società cieca, Arthur gira per le strade venendo preso a calci da qualche ragazzino balordo o da qualche colletto bianco viziato, storie riscontrabili tutti i giorni nei nostri presenti. Joker nasce nel momento in cui l'uomo Arthur uccide chi ha riso di lui, nell'esatto momento in cui la pietà svanisce per fare posto alla soddisfazione di un gesto estremo ma necessario. La parabola poi prosegue in maniera esponenziale senza più freni arrivando ad uccidere sia la madre sia un compagno di viaggio risparmiando un amico nano che mai lo aveva deriso. L'omicidio poi in diretta di un noto presentatore (Robert De Niro) diventa l'apice della spettacolarizzazione del personaggio, dato in pasto al telespettatore medio, che alla fine lo assurge ad idolo di quella parte di popolo che non arriva a fine mese e che è in perenne conflitto con la classe più abbiente. Joker dovrebbe far riflettere sul presente che circonda ognuno di noi, sul nostro collega di lavoro che sta sempre in silenzio, sul bambino "bullizzato" e non ascoltato, sulla bambina che manda messaggi strani a tua figlia.
E' decisamente un film crudo con un ottima fotografia ed un ottima interpretazione di Joaquin Phoenix che si discosta dal premiato e compianto Heat Ledger senza perderne però le caratteristiche psicotiche del personaggio anzi, Joaquin ha avuto modo di farlo nascere a sua immagine al contrario del Joker già "confezionato" per Batman e lontano anni luce da quel Commodo vigliacco e meschino ne Il Gladiatore. Credo che la DC al contrario della Marvel punterà molto su questi spin off rivisti in chiave "più reale" anche se in fondo quasi tutti i cattivi dei fumetti sono un pò tutti Joker. 

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