martedì 28 marzo 2017

Esseri schifosi e ripugnanti

Posso dire che mi fate schifo? Vanno in giro a "branchi" parafrasando il comportamento degli animali, ma degli animali non siete neanche lontani parenti. I lupi, le iene, i leoni attaccano in branco per la sopravvivenza, per una legge della natura. Voi attaccate in branco e uccidete un ragazzo di 20 anni perchè siete delle merde, siete dei vigliacchi, siete inqualificabili. 20 anni, un figlio strappato alla vita per futili motivi. Un figlio cresciuto con amore e strappato all'affetto dei propri cari da un branco di merde, stronzi, schifosi. Non riesco neanche a immaginare lo strazio di quella famiglia e se ci provo passo una giornata schifosa come ieri. Rabbia e rassegnazione pervadono i miei pensieri pensando anche che una volta individuati i colpevoli non verranno fatti marcire in qualche fossa o gabbia, ma verranno "compresi" perchè umanamente disadattati. La descrizione del medico legale mi lascia ancora più amarezza perchè almeno le "bestie" smembrano le loro vittime per nutrirsi, lasciando le carcasse agli spazzini della natura. Qui non esiste legge della natura che giustifichi tale barbarie e non venitemi a dire che anche loro sono esseri umani perchè non lo sono. Se c'è un Dio, se ci sarà un Dio forse la famiglia avrà una "giustizia", ma non sarà quella degli uomini... Riposa in pace ragazzo, forse hai lasciato questa vita troppo presto o forse hai avuto la fortuna di non vedere l'umanità implodere su se stessa.  

lunedì 27 marzo 2017

Desert Storm, MotoGp, Losail 2017

Certo non era facile prevedere l'acqua nel deserto, ma anche li ogni tanto piove. Evitando la sterile polemica sul "si poteva fare di più", pensando ad errori più gravi in passato, la trasferta qatariana ci ha regalato un'apertura del mondiale abbastanza interessante, con contenuti rivedibili già dalla prossima gara. E' vero che ha vinto il "predestinato" ma in realtà la gara ha avuto (al momento) delle anomalie che solo un week end ottimale potrà dirci dei reali valori in campo. Ha vinto Vinales, ma non come si pensava da pronostico, ma frutto di una gara intelligente e matura. Ha saputo aspettare e agli ultimi due giri ha piazzato la zampata finale per avere la meglio su un ottimo Dovizioso. Andrea ha fatto ancora una volta una bella gara, ragionata e accorta, che lo ha portato a pochi decimi dal vincitore e questo conferma che Ducati ha fatto bene a tenerselo. Dal cilindro è uscito anche il nome di Rossi autore di una gara da "saggio", mai in lotta per il vertice ma furbo abbastanza per essere ancora una volta li davanti, senza infamia e senza lode, pronto a raccogliere i primi punti importanti da mettere in saccoccia. Quarta e quinta la Honda rispettivamente di Marquez e Pedrosa. Come ammesso dal campione del mondo le condizioni della pista e la scelta della gomma hanno influito molto sul suo rendimento e di questo non gli possiamo dare torto. Ancora una volta Marc si è "limitato" a gestire, come ha fatto l'anno scorso, ergo sarà ancora un problema per tutti. Strano per strano al sesto posto si vede l'Aprilia di Espargarò autore di una gara solida che lo ha portato ad un non nulla da Marquez. Settimo e ottavo Redding e Miller seguiti dai debuttanti Rins e Folger. Undicesimo Lorenzo al suo debutto in Ducati. Da appassionato mi sarei aspettato qualcosa di più da Jorge e subito dopo la bandiera a scacchi ho pensato ai 12 milioni spesi da Ducati per averlo tra le sue fila. Poi però mi sono visto l'intervista di Lorenzo (tv inglese) e nonostante il risultato ho rivisto il Lorenzo dei tempi migliori, quindi lo attendo ad un riscatto in Argentina. 
In Moto2 Morbidelli si è preso pole e gara nella maniera più matura per un pilota lasciando la compagnia di Luthi e Nakagami da metà gara in poi. Ottima la prova della debuttante KTM (motorizzata Honda) con una bella prova di Oliveira, come anche quella dei due fratelli "minori" Marquez e Marini.
La Moto3 è sempre fucina di belle gare e anche ieri ci siamo divertiti. Su tutti Mir autore di una bella gara di misura su McPhee e Martin. Bene gli italiani capitanati da un redivivo Fenati che ha regolato Migno, Antonelli e Di Giannantonio.
Prossimo round l'Argentina tra due settimane, sperando in un tempo clemente per continuare a vedere gare combattute.

lunedì 13 marzo 2017

Poker di Rea, SBK Thailandia 2017

Che dire? Impeccabile sotto ogni aspetto, lucido e padrone del mezzo da far sembrare quasi che ce ne sia ancora sulla manopola del polso destro. Nel fine settimana thailandese Rea ha calato il suo personalissimo poker di vittorie su di una concorrenza che ha fatto molto ma non abbastanza. Sicuramente è il binomio uomo macchina a fare la differenza perchè senza di lui i vincitori sarebbero stati differenti in entrambe le manches. E' vero che Davies l'ha un pò buttata li, esagerando un pò troppo, ma sicuramente il pilota Ducati non avrebbe potuto insidiare la posizione dell'alfiere della Kawasaki. Due gare fotocopia, sia partendo dalla pole, sia dalla nona casella, sia dalla ripartenza, Rea è semplicemente quello più forte. Bene anche Davies anche se in gara2 sono tornati un pò a galla i fantasmi dell'inizio del campionato scorso. La bandiera rossa lo ha salvato da un risultato che rischiava di essere peggiore visto anche la sua posizione in campionato, ora secondo a 30 punti dalla vetta. Chi ha portato il compito a casa sono stati Sykes e Melandri autori di due gare fotocopia dove l'inglese ha cucinato l'italiano fino all'ultima curva quando si è preso la terza (gara1) e la seconda posizione in gara 2. Al momento l'investimento di Ducati su Melandri si è rivelato comunque positivo. Tre le posizioni di testa si è rivisto anche Lowes (quinto e quarto) autore di una buona gara ma sopratutto, al momento, privo di cadute, punto debole del forte pilota britannico.
Il resto del gruppo ancora un pò in alto mare con distacchi pesanti specialmente Honda che manca all'appello della vetta da un pò. "Carina" l'idea dell'inversione della griglia anche se ibrida in quanto non c'è un reale "arrovesciamento" ma bensì un mezzo rimescolamento che ha portato Melandri in pole position dopo essere arrivato 4 in gara 1. Se inversione deve essere la pole la dovrebbe avere il nono arrivato e non il quarto. Fatto sta che dopo qualche curva i protagonisti erano già davanti troppa la superiorità dei vari pacchetti. Promossa, bocciata? Visti i risultati rende più interessante la seconda manche.
Il prossimo appuntamento Aragon terreno di caccia per Davies e li avremo già un piccolo verdetto sull'andatura del campionato.

venerdì 3 marzo 2017

Vivere, non vivere, vegetare, risorgere

Si è parlato molto in questi giorni del caso DJFabo e della sua scelta di passare a miglior vita. A mio avviso mai termine più calzante viste le condizioni dello sfortunato ragazzo. Eppure ancora una volta siamo di fronte ai pro e ai contro, a chi vuole preservare a tutti costi una vita e a chi quella vita la vuole lasciare. Però c'è un discrepanza nel ragionamento, pensateci un pò. DjFabo ha deciso lui di porre fine alla sua sofferenza, solo lui ha scelto di morire nella solitudine di un letto con l'amico accanto, che ha scelto di accompagnarlo in questo percorso. Questo non va bene? Perchè persone "esterne" a lui dovrebbero pontificare una morale. E' accettabile il consiglio dell'altro tetraplegico che gli consiglia di "non mollare", ma noi "normali", noi che abbiamo la totale disposizione dei nostri corpi cosa ne sappiamo? La vita va preservata comunque? Non mi sembra. La natura ci insegna che gli esseri più deboli vengono sacrificati per il branco. Penso ai lupi che mandano in avanscoperta gli anziani. Penso alle mandrie che lasciano ai margini i più deboli per preservare i giovani. Ma noi non siamo "animali" noi siamo esseri pensanti che con la tecnologia abbiamo sopperito a tante cose che in natura non sarebbero possibili. Ma la tecnologia, a volte meglio chiamata accanimento terapeutico, dove può arrivare, qual è il confine affinchè possa sostituirsi al corso "naturale" delle cose. Corso naturale rappresentato ad esempio da un macchinario che tiene in vita un individuo. Senza la respirazione assistita DJFabo sarebbe morto? Shumacher sarebbe ancora vivo? Fabo e quelli come lui ci hanno insegnato che "ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole ed è subito sera", perchè soli siamo in quelle disperate condizioni e soli decidiamo soluzioni estreme. "Uno stato non uccide" è stato detto, ma uno stato non deve neanche permettere agli esseri umani di vivere vegetando. La scelta della vita e della morte è solo dell'individuo, quello stesso che decide di togliersi la vita anche se in condizioni "sane". La vita è un bene prezioso è vero e noi essere umani dovremmo essere solidali con i nostri simili per evitare soluzioni estreme. Ma nel caso di DjFabo e tutti quelli nella sua condizione dovremmo rispettare le loro decisioni perchè solo loro vivono una realtà che, per fortuna, noi neanche ci immaginiamo.