lunedì 8 novembre 2010

La legge del più forte


Jorge Lorenzo da Maiorca nel 2010 è stato il pilota più forte di tutti. Punto! Nessuno come lui anche nel computo dei punti totali, 383 in una sola stagione. I gufatori, detrattori, tifosi di altri, pseudo-giornalisti, ex piloti hanno voglia a pontificare da pulpiti con folle oceaniche di "milioni" di spettatori (Cereghini docet). Dopo la gara dell'Estoril era quasi imbarazzante per un appassionato di moto ascoltare il dopo gara quando, confrontando le vittorie di Lorenzo (8) e quelle di Rossi (2) si diceva che i "due sono forti uguali". In un bellissima riflessione (qui) Misterhelmet Ragno dice tutto ciò di logico e di corretto che si poteva dire dopo la gara ma oggi, alla chiusura dei giochi, di fronte alla scritta GAME OVER su questa stagione, è giusto che anche il popolo dei motociclisti, quelli veri, quelli che non esultano se un pilota non italiano cade a terra, abbia la sua voce nei confronti di telecronache e trasmissione bulgare. Mi meraviglio che, sia Cereghini che Lucchinelli, si prestino a questo giogo mediatico a discapito del vincitore solo perchè non è Rossi. Mi meraviglio che Lucchinelli dica che "a Stoner l'anno scorso gli è venuto il mal di testa". Di certo a lui non viene, tanti sono gli analgesici che ha preso. Mi meraviglio che Cereghini arringhi la folla becera dell'EICMA per strappare un facile applauso per aver esaltato le gesta di Simoncelli, eroe di aver rintuzzato il sorpasso a Lorenzo. Non so poi cosa è stato detto perchè ho spento la tv, tanta l'amerezza di questa scarsa e faziosa informazione. Mi sono goduto una bella gara, con un campione vero che le ha suonate a tutti, anche a chi l'anno scorso aveva "il mal di testa", che forse gli è venuto a guidare la moto in quella maniera spettacolare ed avere un team che ha pensato più ai risvolti commerciali che "coccolare" (Capirossi docet) il suo fantastico alfiere. Bravo il Sic che ha dimostrato carattere, ma se li deve ricordare i segni sulla tuta perchè le gare hanno un inizio e una fine, e non sono solo dei sorpassi garibaldini a metà gara che portano punteggio. Bene anche Spies e il Dovi, stoico Pedrosa fino ad arrivare allo scarso resto del gruppo. Ciao Melandri, non mi hai mai entusiasmato più di tanto, ma ti seguirò con piacere in Superbike e spero che tu segua un pò i consigli del campione del mondo, certo Max Biaggi, anche se non correrete per la solita marca. Da martedi si ricomincia l'orgasmo collettivo di chi punta sul rosso, come se gli altri fossero comparse. Si perchè è stato detto anche questo, che senza Rossi le gare sono una noia... Non mi sembra... Sicuramente Valentino farà subito bene in Ducati e noi tutti ce lo auguriamo, ma non perchè è Valentino, ma perchè è un pilota, come gli altri 17 o 16 quanti saranno, perchè se non avesse gli avversari non sarebbe un fenomeno, ma uno che gira da solo contro il cronometro. Se poi trova anche avversari tosti, allora si che si esalta la prestazione sportiva, omaggiando sempre sia i vincitori... ma anche i vinti. In piedi sul divano bisognerebbe starci per tutti perchè, chi cambia canale se Valentino non vince o non c'è, non è uno sportivo ma solo un becero e ignorante tifoso. Un super applauso anche a Marquez che a 17 anni, con la serietà di un vecchio saggio, è diventato campione del mondo della 125, e poco importa se la sua bandiera non ha tre colori ma solo due, perchè è il figlio che ogni appassionato di moto vorrebbe avere.
Adesso rintanatevi nel vostro silenzio invernale, nel vostro letargo facendo un pò di sano zen o autocritica o quello che vi pare, tanto so già che all'accendersi del primo semaforo verde sarete di nuovo li ad esultare o inventare nuove scuse oppure, in un ipotesi remota, molto remota, inizierete una nuova era che guarderà non ad un solo pilota, ma a tutti indistintamente, come insegna sempre il DottorCosta.
Bye Bye... boys...