lunedì 23 maggio 2016

Fumata bianca #mugello2016 #giornatastorica

Nel precedente post avevo scritto che non avrei commentato il fine settimana mugellano perchè schifato un pò da tutto il teatrino che oramai avvolge il moto mondiale, ma un caro amico e sopratutto noto giornalista sportivo mi ha detto che il "dovere" di cronaca deve prescindere da fatti "esterni" al contorno di una gara, dunque...
Bel fine settimana quello che abbiamo visto al Mugello con 2 belle gare Moto3 e MotoGp e una Moto2 falsata da un'approssimazione (ultimamente accade un pò troppo spesso) della gestione della procedura di partenza.
MotoGp che ci ha offerto un bello spettacolo con la vittoria imperiosa e un pò inaspettata (viste le premesse) di Jorge Lorenzo capace di rintuzzare gli attacchi di Rossi per 9 giri e poi di tenere a bada un redivivo e sempre più maturo Marquez. Dopo la rottura del motore la mattina da parte di Lorenzo al pomeriggio stessa sorte è toccata a Rossi quando era nel pieno della battaglia per il primo posto. Un segnale brutto ma importante per la casa di Iwata costretta all'analisi del propulsore vista la coincidenza delle due rotture. Uscito di scena Rossi Jorge si è ritrovato alle spalle Marquez che lo ha studiato per tutto il tempo fino ad infilarlo magistralmente alla Materassi. Ma il Lorenzo di ieri non aveva intenzione di lasciarsi sfuggire la vittoria e le staccate alla San Donato contro Rossi lo avevano già dimostrato ampiamente, tant'è che ha pensato bene di infilare Marquez alla Biondetti 1 come se non fosse una curva. Tale manovra in uscita gli è costata velocità tanto che il piccolo diavolo lo ha ripassato tenendo la testa fino all'uscita della Bucine quando però grazie alla scia e ad una maggiore trazione Lorenzo lo bucava sul traguardo per 19 millesimi!!! Bene anche Iannone partito male ma autore di una gara accorta che lo ha portato al terzo posto dopo aver lottato prima con Dovizioso e poi con Pedrosa arrivando a 4 secondi dai primi. Gara un pò incolore, viste le aspettative, del nuovo compagno di squadra di Rossi, quel Vinales partito dalla seconda casella ma non andato oltre il 6 posto. Da segnalare un buon ottavo posto di Petrucci e un decimo del "multiuso" Pirro. 
Nel monomarca Honda-Moto2 grande pasticcio dell'organizzazione che alla ripartenza, dopo la sospensione per il danneggiamento di un air-fence, non ha saputo gestire l'entrata in pista dei piloti togliendoli dalla griglia una volta schierati creando caos e ritardi. Gara accorciata ma ricca comunque di intensità dove ha visto trionfare per la seconda volta quest'anno Zarko su di un fantastico Baldasarri autore di una gara maiuscola e di un accorto Lowes penalizzato dalla ripartenza.
Ma è come sempre la Moto3 a dare spettacolo dal primo all'ultimo giro con una solo vincitore però: Brad Binder autore di una gara maiuscola nonostante una battaglia con un folto gruppo di piloti tra cui Di Giannantonio al suo debutto al Mugello e oggi secondo per un soffio. In effetti tanti gli italiani sempre li davanti e lo dimostrano Bagnaia terzo e Anotnelli quarto dopo una furiosa rimonta.
Prossimo round Barcellona altra pista interessante e selettiva e chissà se anche li vedremo dei pomodori sul podio... 

domenica 22 maggio 2016

Invasioni barbariche #mugello2016

Guardate bene l'ora del post: sono le 10:30 di Domenica mattina (e si è svegliato già il mercato). Oggi il post sarà precedente alla gara, perchè qualunque sia il risultato questo non è più motociclismo ma un evento che ricorda molto le calate degli Unni e dei Barbari. Non esistono più gli sfottò ne tanto meno quelle sane serate in attesa della gara dove si, si beveva birra, ma l'attesa era fatta di gioia, scoponi scientifici e tornei di briscola. Oggi i nuovi Vandali devastano, bruciano, si ubriacano e non mi stupirei se sacrificassero qualche strano animale in onore al loro e unico dio: sua maestà Rossi. D'altronde il colore giallo delle loro bandiere e dei loro vestiti dice che quello è il popolo di Valentino Rossi punto e non un popolo di appassionati. Gli stessi appassionati-tifosi veri, quelli che comunque accettano il confronto e parlano di motociclismo si dissociano da tutto questo e dalle ingiuriose offese da stadio che si possono leggere lungo il circuito: "Marquez Infame, Lorenzo Boia" e così via. Tutto orchestrato per una festa pagana che ha il solo scopo di riempire gli autodromi con la peggior gentaglia perchè l'appassionato ne ha piene le scatole. E tutto questo succede in Italia una volta cultura del Rinascimento e di grandi personaggi. Anche il casco di Rossi non è più ironico e goliardico ma è un invito a occupare gli spazi a discapito di altri. Questa è l'asticella alzata da Rossi e da Ezpeleta in cerca di nuovi serbatoi di spettatori. Da motociclista e appassionato mi fa schifo tutto ciò e mi dispiace non poter fare un'analisi delle gare e dei piloti perchè mi rendo conto che sto commentando uno squallido teatrino. Come sempre spero che oggi vincano i migliori ma a questo punto c'è realmente da capire chi siano i migliori...    

lunedì 9 maggio 2016

Involuzione. MotoGp #lemans2016

Quando Pirelli in Superbike ha introdotto la ruota da 17" al posto di quella da 16,5" molti pensavano che sarebbe stato un problema visto la differente superficie d'appoggio sull'asfalto. Le moto in realtà sono andate ancora più forte, nonostante anche le limitazioni al motore imposte dal regolamento.
Anche in MotoGp si è passati dai cerchi da 16.5" a quelli di 17" (per ovvi motivi commerciali) ma si è cambiato anche fornitore passando da Bridgestone a Michelin. Trattandosi però della massima espressione motociclistica mi sarei aspettato più professionalità da parte del costruttore dal passato glorioso, quando già i primi problemi si erano manifestati nei test dello scorso anno. 
In casa francese invece la casa del Bibendum ha subito un altro "stop" tanto è che in una gara di 24 partenti sono arrivati al traguardo 13 piloti. La domanda da porsi è: chi deve adeguarsi, i piloti o le gomme? Il pilota di per se cerca sempre la massima prestazione per andare sempre più forte e lo fa utilizzando ogni millimetro della gomma e ogni centesimo di cavallo a sua disposizione. Cadere però per 2° di piega in più (come riferisce la telemetria di Dovizioso) mi lascia un pò perplesso. Si trattasse di una corsa amatoriale potrei capirlo, ma qui si tratta di un campionato del mondo professionisti dove è nella ricerca del limite la vera sfida. 
Ieri ha vinto Lorenzo come sempre dopo un fine settimana al top, rifilando al suo compagno di squadra Rossi 8 secondi (da ieri Rossi ha 37 anni e 8 secondi in più). Terzo Vinales dopo che (in ordine) Iannone (che sarebbe caduto anche con le Bridgestone) Dovizioso e Marquez (caduti in ensamble come due ballerini) sono finiti per le vie di fuga, insieme agli altri che hanno portato all'arrivo solo 13 piloti, tra cui Marquez. E' vero direte voi, le gare sono anche queste ed uguali per tutti, ma sinceramente correre pensando che un pezzo di asfalto abbia meno grip di un altro non è una bella cosa. Unica certezza la sfortuna di Dovizioso al quale ancora non hanno aperto le porte di Lourdes (consiglierei di provare il cammino di Santiago). Senza le cadute Lorenzo avrebbe vinto comunque e Rossi sarebbe arrivato secondo però "commentare" gare così si fa anche fatica a trovarne il lato positivo.
In Moto2 invece le cose hanno girato per il giusto verso con un ottimo Rins vincitore e con ritrovato Corsi sempre a punzecchiare il leader fino agli ultimi passaggi, regolando di misura l'autore della pole Luthi. Simone ha fatto vedere che anche senza andare al Ranch (o Academy) si possono ottenere buoni risultati, aspettando un suo acuto definitivo.
Chi continua negli acuti è invece Binder in Moto3 anche ieri vincitore di una gara intelligente e accorta che ha saputo regolare un buon Fenati e un ottimo Navarro. Uno "strano" arrivo a 4 inusuale per la categoria sempre combattuta dall'inizio alla fine. 
Prossimo round Mugello, sempre spettacolare....gomme permettendo. 

mercoledì 4 maggio 2016

Generazioni

Vi ricordate i vostri genitori quando eravate bambini? Il babbo che ti insegnava ad usare un cacciavite, la mamma ti istruiva all'ordine in cameretta, i jeans rammendati dalla nonna e il nonno che ti portava ai giardini. Io ho un ricordo particolare di mio babbo. Un giorno si era piegato il cancello di casa e lui mi chiese come avrei fatto a raddrizzarlo. Ero diplomato, avevo frequentato dei corsi ma la soluzione mi sembrava ardua. Lui invece, poco "studiato" ma parecchio pratico mi dimostrò nella pratica il principio di Archimede: datemi una leva abbastanza lunga e un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo. Episodio banale ma significativo per i miei futuri anni. Oggi sono io diventato padre e sta a me insegnare ai miei figli anche se, in cuor mio, avrei ancora tanto da imparare da mio padre. Ma il tempo scorre tiranno, mio padre non è più giovane e qualche ruga sul volto mi segnala che è l'ora di cambiare passo e diventare grande. Sicuramente è la sensazione di essere genitore ma è difficile accettarlo, perchè non hai più il conforto della famiglia, e adesso sei tu quella famiglia, dalla quale dipendono gli altri. E' il susseguirsi delle generazioni, in molti casi un tramandarsi delle tradizioni, in altri vivere semplicemente la propria vita. Al momento mi ritengo un uomo fortunato perchè la vita mi ha regalato tante soddisfazioni, ma mi rendo conto che accanto al Peter Pan che vive in me c'è anche il saggio che deve essere tale per cercare di "insegnare" alle nuove vite, come ha fatto mio padre con me, per poi diventare gli uomini e le donne di domani. E' un compito difficile che in molti casi nessuno ti ha chiesto di fare e infatti, purtroppo, in molti non lo fanno. Chissà se un domani i miei figli si rispecchieranno in questa testimonianza elettronica e potranno parlare del loro padre (e madre) come io faccio con il mio. Ora che ci penso il mio non usa internet e forse è giunta l'ora che gli dica grazie anche di persona.... 

lunedì 2 maggio 2016

9 settimane e mezzo, Imola SBK2016

Prima di parlare del bel week end imolese SBK, SSP, STK, mi piacerebbe riflettere sulla notizia che è girata nel paddok (e non solo) dopo l'annullamento del round di Monza: la SBK avrà un "buco" di 9 settimane, ovvero il mondiale (e non un campionato regionale) si fermerà per oltre 2 mesi. Questo la dice lunga sull'importanza che DORNA vuole dare ad un campionato che non è secondo alla MotoGp in quanto a spettacolo e intensità. Che non si riesca a infilarci una data mi sembra assurdo e un pò premeditato. E' vero che i circuiti hanno accordi presi l'anno prima ma non credo che ad oggi non si riesca a trovare una soluzione, sopratutto europea. 
Tornando alle corse e parafrasando il film del titolo, abbiamo assistito ad un fine settimana in rosso dove uno strepitoso (quasi erotico come Kim Basinger) Chaz Davies ha regolato il duo Kawasaki in entrambe le manches con due gare quasi fotocopia. Chaz è stato bravissimo a non perdere la concentrazione ed è riuscito da subito ad imprimere un ritmo insostenibile per gli altri. altri che portano il nome di Rea e Sykes in perenne lotta interna ma senza un reale scontro diretto. L'altro ducatista Giugliano ha preso 14 secondi in gara uno (quinto) e 19 in gara 2 (quarto) facendo scendere le sue quotazioni in ottica di rinnovo visti anche i malumori di Sykes in Kawasaki. Nei box si è visto anche Gigi Dall'Igna che poi è anche salito sul podio insieme a Chaz, giusto per iniziare ad assaporare l'altezza del gradino... Bene Savadori, anche se in entrambe le manches ha subito un forte calo del suo pacchetto. Si è vista finalmente l'MV nei primi cinque con "soldatino" Camier che è riuscito a ottimizzare il nuovo surplus di potenza della sua moto. Da segnalare il bruttissimo high side di Giuntoli nelle qualifiche da imputare ad un elettronica ballerina? Sicuramente un campanello di allarme per Yamaha che sta riscoprendo i limiti di un campionato mondiale.
In Supersport la gara "corta" la vince Soufoglu partito a testa bassa senza fare troppi prigionieri relegando un combattivo Cluzel al secondo posto e un attento Jacobsen che adesso si trova anche lui ai piani alti della classifica. E' mancato Krummenacher squalificato per non aver rispettato la bandiera nera (decisione discutibile visti poi come sono andati i fatti) mentre gli italiani hanno occupato il quarto al sesto posto con Baldolini, Zaccone e Zanetti.
Nella Superstock invece si è rivisto il rosso Ducati con Tati Mercado a farla da padrone che ha regolato un ottimo Calia e un arrembante De Rosa. Quarto il poleman Tamburini.
Prossimo round Brands Hatch nella terra del BSB e del caloroso tifo inglese.