lunedì 31 agosto 2015

Forza Italia!!! #silverstonemotogp2015

Ci voleva il maltempo per rimescolare un pò le carte in MotoGp, perchè in condizioni d'asciutto la musica sarebbe stata la solita. Invece la pista bagnata di Silverstone ci ha reso il campionato con un protagonista in meno, Marquez, il primo podio di Danilo Petrucci (secondo), la vittoria di Rossi e il terzo gradino del podio di Dovizioso dopo un fine settimana travagliato. Tre italiani nuovamente sul podio grazie anche a condizioni molto diverse rispetto alle prove libere ma che ci hanno regalato lo sventolar del tricolore. Rossi su tutti dopo una gara in testa con il solo Marquez a impensierirlo mentre Lorenzo sin da subito non è mai stato della partita complice un casco bizzoso (è la seconda volta) e un tamponamento di Espargarò nelle prime battute. Intanto dalle retrovie, partito 18 esimo, Petrucci rimontava come una furia fino ad arrivare un secondo e mezzo da Rossi, quando ha pensato bene di accontentarsi per il suo primo podio in MotoGp. Nelle retrovie succedeva un po di tutto come l'eliminazione del team LCR complice una manovra azzardata di Miller che atterrava Crutchlow. Come dicevo carte rimescolate in una pista dov'è l'incognita ha regnato sovrana, rendendo questo finale di stagione sempre più interessante e incerto.
In Moto2 invece tutto come da copione dove neanche l'acqua ferma il solito Zarko sempre più padrone di questo mondiale e conferma un sempre più maturo Rins in seconda piazza e Rabat che chiude il podio.
E nel diluvio di Silverstone la Moto3 ritrova il suo indiscusso leader Kent il quale, senza farsi impressionare dall'acqua amica, rimette le cose a posto allungando sul secondo in classifica Bastianini, anche lui in netta sofferenza con il clima e cadute.
Prossimo round Misano Adriatico per una verifica su quanto sia effettivamente successo in Inghilterra e capire lo stato di salute di questo sport gestito e commentato in maniera troppo faziosa e commerciale.  

lunedì 17 agosto 2015

Salto mortale (all'indietro), #brnomotogp2015

Vorrei partire dal bel gesto atletico di Zarko il quale, una volta vinto la gara della Moto2, si è presentato sui bordi del muretto del Motodrome di BRNO e si è permesso di fare un salto mortale all'indietro davanti al pubblico dopo una bellissima gara condotta quasi sempre in testa, segno di uno stato di forma notevole che sicuramente gli darà il suo primo titolo mondiale della Moto2. Una gara, a detta dei telecronisti marchettari, poco interessante perchè non c'era un italiano, ricca invece di spunti per l'appassionato motociclista che ha potuto godere della costanza sul giro dei protagonisti (e vi assicuro che non è facile) dall'inizio alla fine. Sul podio con il francese un coriaceo Rabat che non è riuscito a colmare quel secondo di gap ed un sempre più maturo e convincente Rins che si è portato dietro un Marquez ancora in cerca del risultato pieno. 
Salto mortale in avanti in Moto3 anche per la prima volta di Niccolò Antonelli autore di una bella gara, intelligente e matura, che lo ha visto precedere al traguardo anche il nostro Bastianini e Binder su il resto del gruppo come sempre in battaglia dal primo all'ultimo giro. Anche se settimo Danny Kent ha dimostrato tutta la sua maturità nella gestione della gara che alla fine non gli ha fatto perdere tanti punti in campionato proprio sul nostro Enea Bastianini.
In MotoGP hanno invece seguito il copione di highlander dove al traguardo ne è restato soltanto uno, Jorge Lorenzo da Maiorca, autore di un'imperiosa gara che lo ha portato a infliggere 5 secondi a Marquez (secondo) e 10 secondi a Rossi (terzo). Vittoria con doppio premio in quanto ad oggi è in vetta alla classifica del mondiale, pari punti con Rossi ma con un numero maggiore di vittorie. Benino le Ducati quarta con Iannone e sesta con Dovizioso, mentre Pedrosa si è accontentato di un quinto posto lodevole viste le sue condizioni fisiche. Il resto del gruppo come sempre a una quaresima compresi i due ufficiali Crutchlow (caduto) e Redding  che sulla carta avrebbero dovuto stare la davanti almeno in questa fase della stagione. 
Con un Lorenzo così difficile ipotizzare cosa accadrà nelle prossime 7 gare, sicuramente speriamo che DORNA non cada nel tranello di "aggiustare" le cose favorendo l'uno o l'altro pilota per rendere il mondiale più interessante, vedi ad esempio la scelta delle gomme. A noi appassionati ci piace ancora credere nello sport e applaudiamo sempre al migliore che ha vinto, anche se non è italiano, anche se non è simpatico, lasciando ai prezzolati e venduti di turno (anche ex piloti) i commenti di bassa lega che niente hanno a che fare con il nostro sport.
Ci vediamo dunque a Silverstone con la speranza di un meteo clemente e di una gara "pulita".

lunedì 10 agosto 2015

Duello al sole (nuvoloso) #motogpindianapolis2015

Far West terra di duelli all'ultimo sangue. I pistoleri si sfidano l'uno contro l'altro addirittura spavaldi nel chiedere all'avversario di sparagli al cuore e così ha fatto Marquez a Lorenzo nel catino di Indianapolis quando, dopo aver condotto la gara fino agli ultimi due giri, il piccolo diavolo ha "uccellato" uno Jorge in splendida forma, ma non abbastanza per resistere al suo connazionale. Una gara che neanche a tavolino l'avevano prevista così veloce, tanto è che il terzo e il quarto, Rossi e Pedrosa hanno preso 6 secondi, ed il resto oltre, ... parecchio oltre. Indianapolis ci ha confermato ancora una volta che la MotoGp è una gara corsa ai vertici solo da 3 piloti + 1 (Pedrosa). Gli altri pur ufficiali (Crutchlow e Redding) mai una volta li davanti, le Ducati altalenanti (Iannone quinto e Dovizioso in rimonta), il resto semplici comparse. Rossi ancora una volta ha dimostrato la sua maturità e furbizia, facendo pretattica il Venerdi, sapendo comunque che al peggio sarebbe arrivato quarto. Peccato per Pedrosa che si è lasciato incantare da Rossi per la battaglia del terzo posto che a mio avviso era alla sua portata. Classifica riaccorciata con Lorenzo a -9 e Marquez a -56 non ancora fuori dai giochi finali. 
In Moto2 bella prova di Alex Rins alla sua prima vittoria mondiale seguito da un sempre ottimo Zarko che consolida la sua leadership nel mondiale, e con un Morbidelli (unico italiano) ottimo terzo, dopo una gara intelligente e grintosa. Segnali positivi per il Team Italtrans che sembra aver trovato la quadra vista anche la prima fila di Kallio. 
In Moto3 è veramente successo di tutto tanto che a vincere è stato il belga Livio Loi, seguito da altre due new entry sul podio McPhee e Oettl. La gara era partita con wet race, ma in realtà è sembrata più una decisione politica che altro. Infatti quasi tutti si sono presentati in griglia con la rain tranne che i primi tre che hanno poi gestito la corsa senza essere dei fulmini perchè il resto del gruppo aveva già perso più di un minuto abbondante per il cambio gomme, compreso il leader Kent oggi ventunesimo.
Da segnalare lo strano comportamento dei piloti del Team VR46, un pò troppo sopra le righe per essere dei "giovani", con Fenati (oggi quarto) al cambio gomme che sembrava essere impossessato da Pasusu e Migno un pò troppo sgargiante nelle dichiarazioni sul contatto avuto con il debuttante Dalla Porta. Penosi come sempre gli speaker, ieri in grado di darci ricette sul tartufo, invece di parlare di motociclismo. Prossimo round nelle vera università della moto: BRNO!!!!!!

lunedì 3 agosto 2015

BiaggiKan, #SBKMalesia2015

Non mi interessa se il titolo è di parte, ma ieri mattina io ho goduto! Fate quello che vi pare, dite, scrivete, ma rivedere Biaggi in pista è sempre un piacere e in queste due occasioni una bella variabile in gara. Di invecchiare non se ne parla e lo ha dimostrato in maniera egregia in Gara1 dove ha atteso che gli altri consumassero (male) le gomme presentandosi affamato nei sorpassi che lo hanno portato al terzo posto. Solo Rea e Davies, i piloti più in palla del momento, erano un pò troppo distanti, ma per il resto della compagine solo le briciole. L'unico a "resistergli" è stato un altro bravo pilota, quel Sylvan Guintoli che ha saputo portare la sua Honda fino al quarto posto, guarda caso anche lui di "vecchia scuola". In Gara2 purtroppo non c'è stata la possibilità di vedere quanto Max oggi poteva fare la differenza, perchè un nervoso Sykes ha deciso di percorrere traiettorie diverse venendo a collisione con il romano di fatto escludendolo dalla lotta. Meglio così? L'amaro c'è anche visto l'andamento della gara ma ringraziamo lo stesso Biaggi per tutto il lavoro fatto nel week end viste anche le sue condizioni fisiche "nascoste" per non trovare scuse alla fine (se non fosse andato bene). Protagonisti assoluti come già detto Rea e Davies, diversi nella guida e nel mezzo meccanico ma capaci di risolvere la corsa all'ultima curva, con il ducatista più freddo e calcolatore nella staccata che ha impedito a Rea di vincere anche Gara2. Oramai per il pilota Kavasaki manca solo 1 punto per la consacrazione a Campione del Mondo che avverrà sicuramente il prossimo round a Jerez. Alla fine gare un pò "noiose" uccise dallo strapotere della coppia Rea-Kawasaki con il solo Davies a sparigliare un pò le carte con una Ducati ancora in rincorsa. L'aprilia si salva grazie a Biaggi e a Torres, terzo in gara2, mentre Haslam è risultato un pò troppo opaco. 
In supersport prima vittoria americana di Jacobsen un ragazzo da tenere d'occhio per la sua guida e gestione della gara, nonostante una vetusta Honda che ha trovato solo due gare fa (complice il cambio di team). Bello il duello con Cluzel, ma il francese oggi è stato più attendista del solito per non buttare via punti preziosi, visto anche che Soufoglu è rimasto per un pò dietro di lui per poi finire quarto passato proprio dal compagno di squadra del francese, Zanetti, autore di una bella gara. Classifica accorciata a tre e sicuramente ogni round sarà una vera battaglia.

sabato 1 agosto 2015

Se telefonando (o messaggiando)

La canzone di Mina ai suoi tempi (ed anche oggi) era molto bella ma nell'epoca della globalizzazione qualcuno ne sta veramente abusando. In particolare mi riferisco a quella cattiva e pericolosa abitudine di "spippolare" continuamente sul telefono quando si è alla guida di qualsiasi mezzo. Io che sono un motociclista ho il vizio di osservare sempre i conducenti dei veicoli anche per capire se stanno guardando la strada oppure no (tipo agli incroci). Ultimamente vedo un sacco di gente col telefono in mano intenta a navigare su internet o più semplicemente a scrivere messaggi. Il dramma è che lo fanno anche tanti scooteristi che guidano il mezzo con una mano sola. Forse non vi è ben chiaro una cosa: le auto o gli scooter (le moto sono più difficili a guidarle con una mano) col pilota automatico ancora non le hanno inventate, e anche una piccola variazione di traiettoria può causare un incidente frontale, per esempio. Tra le tante multe "stupide" che vengono elevate nelle città, la guida con il telefono in mano mi sembra una delle migliori e una delle più "utili" socialmente e mi stupisco che ci sia ancora tanta gente che si lamenti di questo fatto, com'è successo recentemente in una discussione su facebook. Eppure gli incidenti aumentano in maniera esponenziale per questa casistica, come per i semafori rossi, e almeno per queste due gravi infrazioni dinamiche dovremo essere più contenti dei controlli effettuati. Esistono i bluetooth, gli auricolari, esiste anche il comando vocale per dettare i messaggi, quindi non vedo perchè scandalizzarsi se fanno i verbali per la guida col telefono. L'errore è anche delle amministrazioni le quali oggi sformano centinaia di multe "inutili" solo per fare cassa quando dovrebbero concentrarsi (e spendere) di più per la tutela e la prevenzione di chi circola su strada. Certo pensando ad un paesino sperduto che mette un autovelox trappola per fare cassa, la cosa fa un pò....arrabbiare.... ma ben vengano i controlli per tutte quelle infrazioni che possono causare incidenti gravi (semaforo rosso, mancata precedenza, guida con telefono, guida in stato di ebrezza, tanto per citare le più "famose"). Vedere elevare una multa per le casistiche di cui sopra dovrebbe farci sentire un pò più sereni e "tranquilli" e non perennemente incaz...ati con chi, almeno in quel momento, sta facendo un favore anche a noi.