lunedì 7 luglio 2014

Porti-Sykes prendi Rea (Portimao 2014)

Altro bel fine settimana di corse SBK nella remota terra lontana portoghese sul sali e scendi del circuito di Portimao. Per fermare Sykes (8) alla Honda (7) hanno fatto la danza della pioggia in quanto sull'asciutto il forte pilota britannico ha lasciato agli altri solo le briciole. Gara 1 perfetta da parte si Sykes che parte bene senza strafare, studia un pò Rea (7) che si era portato avanti, per poi guidare la corsa strapazzando gli avversari giro su giro. Solo Guintoli (7) (secondo) e Baz (7) (terzo) hanno arginato lo strapotere del binomio Kawasykes. Quarto Melandri (6) per un azzardo di scelta di gomme più dure rispetto al gruppo. Ma se in Gara1 le cose sono andate "come da copione" è stato il temporale di Gara2 a mescolare un pò le carte con una gara spettacolare, combattuta e controversa. Al via scatta come un fulmine Rea (8) che sembra guidare sull'asciutto fino a prendere 5 secondi di vantaggio. Dalle retrovie sbuca Melandri (6) che giro dopo giro inanella giri veloci fino a dimezzare lo svantaggio sulla Honda. In tutto questo, il pilota forse più atteso, Guintoli (7), si limita a seguire il suo compagno di squadra affinando la sua guida sul bagnato tanto che da metà garà è già il più veloce di tutti. Giunti i piloti Aprilia su Rea ecco che accade il patatrack tra Melandri e il francese finendo entrambi a terra per una collisione. La ola a difesa del ravennate è partita spontanea, ma sinceramente, da pilota non la vedo così. Melandri, da pilota esperto che è, doveva sapere di avere attaccato alle costole Guintoli e doveva sapere che il francese era più veloce di lui. In quella curva aveva l'obbligo morale e sportivo di lasciare quel metro, perchè mancavano ancora diversi giri e tutto sarebbe potuto accadere. Ma i titoli non si vincono per caso e campioni si diventa anche rinunciando ad una posizione (Biaggi docet). Melandri ieri ha dimostrato che è un buon pilota ma non sarà mai un campione perchè privo di un analisi attenta della gara. Sykes (già campione l'anno scorso) sull'acqua ieri ha dimostrato dei limiti e si è accontentato. Dispiace anche la faccia contrita di Albesiano (7) che spero vivamente "parteggi" per chi è secondo in classifica e non quinto. Certo pensando che hanno fatto fuori Laverty... Ma non tutte le cadute vengono per nuocere perchè sul podio abbiamo rivisto 2 Ducati (7) con Giugliano (7) e Davies (7). Il bagnato non è l'asciutto ma è stato bello vederli li senza alcuna "giuglianata". Ci si vede nel toboga di Laguna Seca, regno di qualche frenata "stizzosa" alla Melandri.