domenica 16 giugno 2019

Filotto mondiale, MotoGP Barcellona 2019

Scrivo partendo da una considerazione fuori dal coro, ma condivisa (a distanza) da Rossi: ma perchè la curva 10 non è stata utilizzata sul disegno originale e non quello da Formula 1? Il problema era la curva 13 dove è morto il povero Salom ma la 10 si può benissimo utilizzare quella ad ampio raggio evitando quelle staccate "isteriche" controproducenti alle moto. Chi è stato il genio che l'ha voluta così? Analizzando poi il fatto posso anche dire che Lorenzo è stato un bel "bischero" ma tutto sommato un normale incidente di gara come ne sono successi tanti anche a piloti blasonati. La caduta di stile poi nelle dichiarazioni di Meregalli fa capire la tristezza di certi individui e di certa stampa nonchè della faziosità del canale che ne detiene i diritti. Rossi alla fine è stato più signore e più "onesto" definendolo un normale incidente di gara. Purtroppo l'episodio di Lorenzo ha letteralmente tagliato la testa alla classifica eliminando un pretendente al titolo (Dovizioso) due papabili vincitori di gara (Vinales e Rossi) lasciando un vantaggio abissale a chi in realtà non ne ha bisogno. 37 punti di vantaggio sul secondo in classifica sono un eternità se chi comanda si chiama Marc Marquez, bravo con la fortuna dei campioni come lo è stata nei confronti di Rossi anni orsono e prima di lui per Giacomo Agostini. Adesso per tutti diventa una corsa in salita ad iniziare da Ducati che ha trovato in Petrucci un ottimo terzo posto ma non del tutto così convincente come ci si aspettava. La sorpresa del giorno porta il nome di Quartararò finalmente al traguardo dopo un bella pole position e dopo una gara più che convincente. Chi invece era tra i favoriti ma si è spolmonato per passare Petrucci è stato Rins l'unico amio avviso in grado di poter insidiare Marquez. Gli altri (a parte quelli della carambola) o finiti nella ghiaia o arrivati esimi in gare piuttosto anonime.
C'è un altro Marquez che svetta sul mondiale di Moto2 alla sua terza vittoria consecutiva in solitaria, sinonimo di una maturazione che presagirebbe oltre al titolo un suo passaggio in MotoGP, che ha regolato un ottimo Luthi e un Navarro sempre più costante. Bene Bastianini quinto, male invece Baldassarri ancora una volta a terra e non più leader di classifica.
In Moto3 Ramirez fa la sua prima vittoria facendo dimenticare al Team Leopard l'amarezza del guasto tecnico a Dalla Porta, vincendo su un ottimo Canet, sempre più leader, ed a un Vietti che partiva dall'oscurità delle retrovie. Anche in Moto3 una sequela di cadute ha falcidiato la gara facendo diventare una lotteria ogni volta il risultato finale.
Brutto come sempre il commento (salvo solo quello di Pasini) che rende quasi stancante la visone delle gare. Prossimo round Assen nell'ormai liceo delle moto ma vedrete che la strada che porterà in Olanda sarà costellata di titoli infamanti e scusometri infiniti, quando basterebbe guardare le gare e ricordare, non solo un sorpasso "eroico" ma anche le cazzate che per l'occasione vengono sempre dimenticate. Ciao belli!!!

lunedì 10 giugno 2019

Jerez con interessi, SBK Jerez 2019

Fine settimana interessante quello spagnolo per la Superbike. Dopo Imola il mondiale si presentava ricco di spunti interessanti anche dopo i test di Misano ma chi pensava di trarre qualche novità si è ritrovato sempre un uomo solo al comando: Alvaro Bautista. Indipendentemente dalla caduta di gara 2 il pilota Ducati ha dimostrato che per quest'anno non ce n'è per nessuno stroncando le velleità degli avversari sin dai primi giri. La caduta ci può stare, vista la facilità con la quale riesce a gestire un pacchetto che, se fosse in MotoGp, arriverebbere tranquillamente nei primi 10. Chi invece deve fare i conti con gli "anni" del suo materiale è Rea l'unico in grado di trarre il 110% da quello che passa il convento anche se Ratzatioglu, con una moto "clienti" ha avuto un bellissimo fine settimana che si è concluso con un podio in Gara2. Chi sale è sicuramente Yamaha con Van DerMark finalmente rivisto nelle posizioni che contano dopo Assen. Non bene invece per Lowes caduto in tutte e tre le prove. A proposito della caduta di gara 1 innescata da Rea, ancora una volta la direzione gara ha manifestato totale incompetenza nel giudicare il comportamento di un pilota e la relativa sanzione. Va ricordato infatti che quella curva (l'ultima di Jerez) è stata teatro sempre di duelli accesi (ci hanno fatto un DVD La Spallata) ma mai nessuno sanzionato. Anche Gibernau si fece male al ginocchio contro Rossi (pur non cadendo) eppure fu descritto come un incedente di gara. Rea in effetti è stato un pò garibaldino ma una doppia sanzione dopo 4 ore anche no. Totale incompetenza nella massima espressione motociclistica e questo non va bene. Peggio ha fatto Melandri su Davies in una curva da terza marcia. Un errore da novellino ma non da chi è nelle moto da tanti anni. Dicevamo dunque, se mai ce ne fosse bisogno, che Bautista esce comunque da Jerez più forte che mai mentre il suo diretto avversario si dovrà inventare qualcosa per non soccombere anche agli attacchi del Team Yamaha e dei suoi alfieri. 
Gare un pò vuote cosi come le colline prive di spettatori. Non so quale possa essere il futuro della serie ma il presente è un pochino triste. Prossimo round Misano. Stay tuned!

lunedì 3 giugno 2019

La prima volta di Petrucci, Mugello 2019

Ci sono tanti piloti che hanno vinto almeno una gara nella classe regina per "fortuna" e congiunzioni astrali varie, ma non è il caso di Danilo Petrucci. Nella vita di un pilota italiano uno dei sogni è vincere al Mugello in MotoGp, ma non per un caso fortuito, ma combattendo con il più grande pilota degli ultimi 20 anni (e non solo), un compagno di squadra cazzuto, e un outsider che non ha regalato neanche un cm ai tre davanti. Questa è stata la vittoria cristallina, intelligente, studiata e anche un pò folle di Petrucci, un anno esatto dopo dalla vittoria di Lorenzo su quella stessa moto con un numero 9 in meno. Riempirsi la bocca chiamandolo outsider del mondiale mi pare eccessivo anche perchè gli orgasmi e titoloni giornalistici cambiano nell'arco di un giorno, vedi Quartararò, pertanto lasciatelo godere di questa sua impresa lasciando al futuro quel che è del futuro. Vincere contro Marquez oggi non è semplice perchè se c'è uno che non lascia un metro quello è proprio lui e averlo dietro non deve essere piacevole. Eppure nella splendida vittoria di Petrucci io intravedo ombre scure sul cammino Ducati, perchè se Rins avesse avuto più cavalli il terzo posto di Dovizioso non sarebbe stato così al sicuro. 12 punti di distacco in classifica non sono molti ma bisogna ringraziare lo zero dello spagnolo... Dicevo di Rins supermaturo per stare la davanti con una Suzuki che gira più stretta delle altre e se poi trovassero anche qualche cavallino... Crisi nera un pò per tutti, tra gli italiani caduti, la Yamaha che non va oltre alle qualifiche del Sabato, ed un Lorenzo sempre più ai ferri corti con HRC che non vuole sentirsi dire che la moto è buona solo per uno. Marquez gli risponde per le rime ma la realtà è che senza Marquez l'Honda sarebbe settima in campionato e tra settimo e quattordicesimo non c'è tanta differenza. Leggendo tra le righe le dichiarazioni di Gigi Dall'Igna di Le Mans e quelle di Lorenzo ieri (che andrà in Giappone per parlare coi vertici Honda) vuoi vedere che... Chissà. Pertanto non resta che aspettare gli sviluppi di queste vicende anche in vista del mercato piloti e godere della vittoria di Danilo evitando di offuscarla con illazioni da bar che servono solo per telecronache sterili. Prossimo round Barcellona, pista molto simile al Mugello, dove un ulteriore passo indietro in classifica da parte degli inseguitori darebbe a Marquez solide certezze.