martedì 7 aprile 2020

Ritorno al passato

Prima di esprimere il mio personalissimo pensiero in questo post vorrei fare una premessa rivolgendomi a coloro i quali questo momento di stop gli ha minati sotto il profilo economico augurandogli quanto di prima di ripartire per potersi risollevare e abbracciando coloro che hanno perso dei cari che forse non hanno neanche salutato.
Fatta questa doverosa introduzione, partirei con un inciso: ritengo questo momento di stasi totale un periodo meraviglioso. Certo è anche vero che prima le nostre vite, la mia vita, erano piuttosto frenetiche, ogni giorno un agenda ricca di impegni, lavorativi, familiari, sportivi e così via, ma oggi tutto questo si è magicamente dissolto nell'arco di poche ore, trovandoci perfno impreparati a convivere con persone che poi altro non sono che le nostre famiglie. Non esiste più un aperitivo, una palestra, uno shopping, non esistono più quegli automatismi che regolavano le nostre vite ad iniziare dal mattino. Possiamo sembrare inermi ma in realtà ci siamo riappropriati di noi stessi e del mondo che ci circonda. Non ho ricordanza di aver visto Firenze senza persone, senza quel turismo mordi e fuggi, senza quei negozi senza senso che hanno sostituito le vecchie botteghe. Oggi Firenze ci guarda dall'altro, dall'imponenza e dal silenzio dei suoi monumenti che sono nati nel silenzio, un silenzio antico lontano dall'arroganza e dallo sciattume della moderna civiltà. La città sembra quasi respirare, come un cane al quale hai tolto i parassiti ed ora è libero di dormire senza grattarsi. Anche gli spostamenti vanno più piano, tanto dal lavoro devi tornare per forza a casa e viceversa. Anche le telefonate hanno un gusto diverso. Ci telefoniamo per sapere come va, e noi siamo anche fortunati perchè abbiamo le video chiamate, per scambiarsi una battuta e non più per fissare una cena alle 20.00, 20.15, 20.30 perchè "sto ritardando". Mille messaggi per sapere in tempo reale dove siamo quando un tempo l'ora fissata rimaneva quella. E' senza dubbio che ripartiremo e quel tempo non sarà poi così lontano, e per fortuna non dovremo spalare le macerie di una guerra, ma solo ripartire pian pianino perchè l'apertura non sarà totale ma inizieremo dalle nostre regioni. Non andremo a vedere l'indubbia bellezza di un tempio indù, ma ci limiteremo a visitare quella chiesina di quel borgo che sempre abbiamo visto passando ma che mai ci siamo fermati. La skyline di Manhattan potrà benissimo attendere perchè andrò a godermi un pranzo nel Chianti. Signori godetevi questo momento perchè lo ricorderete a lungo come il momento in cui il tempo è ritornato a scorrere lento come nelle storie dei nostri nonni. In futuro forse ricorderete che non importa avere una "corona" per essere Re o Regine ma basterà guardare intorno a noi stessi.