lunedì 6 novembre 2017

Luci ed ombre sul mondiale Superbike, #WorldSBK Qatar 2017

Si sono spenti definitivamente i riflettori sul mondiale Superbike 2017 nella notte desertica del Qatar. Vincitori e vinti hanno riposto le loro armi dentro le scatole per prepararsi all'inverno e ripartire. Ma per andare dove? Non vi è dubbio di una crisi profonda delle derivate di serie dovuta alle continue esigenze di immagine che in realtà non ha mai offerto perchè campionato per appassionati motociclisti. In fondo la moto che hai in garage è uguale a quella di Rea ma questo non conta più (anche perchè di quel tipo di moto non se ne vendono più tante). Mondiale SBK ucciso già dal terzo round da quel cannibale che è Johnny Rea che anche nell'ultima gara ha fatto doppietta superando i record di Bayliss e Edwards. Addirittura si vocifera che ha corso con la moto in configurazione 2018 (meno giri e meno cavalli) ma nonostante tutto ha vinto lo stesso. Non è la Kawasaki che vince ma il binomio moto-pilota perchè altrimenti lo avrebbe vinto Davies e la sua Ducati. Un mondiale a 2 purtroppo anche perchè nessuno è riuscito ad affacciarsi lassù con costanza. Si è avvicinata Yamaha con entrambi i piloti. Lo ha fatto un team privato qual'è il Barni con una Ducati privata. Nemmeno la seconda Ducati guidata da un regolare Melandri ha mai impensierito la vetta (Jerez a parte). Sykes sembra più un pilota "rassegnato" che il vecchio combattente che era ma d'altronde con Rea in squadra è dura per tutti. BMW Althea hanno navigato nelle retrovie meglio di loro ha fatto MV con un costante Camier che lascia per approdare in Honda. E il colosso nipponico con il Toro sulle carene? Fiasco completo. Honda non ha saputo minimamente affacciarsi nelle posizioni che gli competono il tutto condito dal lutto del povero Hayden l'unico in grado di spingerla un pò più in la. Discorso simile anche per Aprilia che preferisce avere qualche sporadico guizzo in MotoGp piuttosto che vincere in SBK (il 2014 non è così poi lontano). De gustibus... 
Regolamenti da rivedere? Si parla molto del confronto con il British Superbike in fatto di regolamenti e punteggi e vista l'affluenza può darsi che abbiano ragione. Ma girare per il mondo non è come stare in Europa e sinceramente la pericolosità delle piste inglesi mette un pò a disagio. Rallentare le moto non so quanto sia redditizio visto che Soufoglu domenica ha fatto il best lap in 2.01.8 ed escludendo Rea il gruppo si è stabilizzato sul 1.58.4 (circa) per salire fino ai 2.00.0 di tanti altri. 
Le due manches separate da un giorno? La griglia invertita (male)? Con il nuovo regolamento vedremo chi fuggirà o chi rimarrà. Io credo che Rea la farà da padrone anche l'anno prossimo ma questo non vuol dire che le gare possano essere brutte. In fondo anni addietro il pubblico ha assistito a corse dove 2 piloti avevano mezzi meccanici talmente superiori che al Mugello su rettilineo parzializzavano il gas... Ciao SBK, al prossimo anno... Io ci sarò e voi?

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