lunedì 20 settembre 2021

SBK il punto a 4 gare (8 manches) al termine

 Mai come quest'anno la leadership del Cannibale Rea è stata messa in discussione, neanche nell'anno di grazia di Bautista su Ducati con le 11 vittorie sin dall'inizio. Quest'anno l'avversario è più tosto, più cattivo, più funambolico, senza alcuna reverenza nei confronti del numero uno indiscusso. Toprak Ragzatioglu (giuro che lo scriverò bene prima o poi) si sta dimostrando veramente all'altezza della situazione padrone di una moto che gli permette di fare quello che vuole e, a mio avviso, superiore tecnicamente alla Kawasaki, anche al netto della mancanza di quei famosi 600 giri. Ieri Rea ha chiuso un intervista con un sibilllino "preferisco non parlare" segno di una consapevolezza di un'inferiorità tecnica evidente che solo il talento del nord irlandese riesce a sopperire. Ma al momento sembra non bastare. Da grande estimatore di Rea mi tolgo il cappello di fronte al turco del quale apprezzo anche l'atteggiamento fuori dalla pista, per non parlare dello stoppie a fine gara 1 di Magny Course. Duello super incandescente quindi, sicuramente fino alla fine, ma che vede Toprak leggermente favorito. E gli altri? La grande sconfitta è sicuramente Ducati, anche se qualche sprazzo Redding lo ha avuto, cosi come Rinaldi ma un pò troppo poco per stare la davanti con i due protagonisti. Anche in questo caso ritengo Ducati altamente performante ma evidentemente poco propensa a soddisfare le esigenze dei suoi piloti. Avevano detto di avere una formazione a 4 punte comprendendo Daviez in Go Eleven e Rabat con Barni, ma non credo alla favola del "siamo tutti uguali". Chi ha sorpreso è il Team Motocorsa con Axel Bassani sempre più la davanti sempre più a suo agio con una moto clienti. Ducati ha scommesso per l'anno prossimo sul ritorno di Bautista ma non credo che possa ripetersi come nel 2019. Che Yamaha sia un ottima moto lo dimostrano anche i risultati di Locatelli oramai fisso nella top five mentre un pò ridimensionato è apparso Gerloff dopo il disastro di Assen. BMW e Honda ancora in alto mare o almeno lontano dai risultati che contano.

Considerando anche Redding la classifica però rimane impietosa se pensiamo che il quarto (Rinaldi) è a 183 punti dalla vetta e a 121 dal terzo segno di una forte "discrepanza" tra le prestazioni degli altri con la vetta della classifica.  

Nessun commento:

Posta un commento