lunedì 19 aprile 2021

Il ritorno del Re e i nuovi principi, MotoGP Portogallo 2021


Tre spagnoli e un francese, questo è un pò il riassunto del week end motociclistico in Portogallo che ci ha regalato il ritorno di Re Marquez e la nascita di due talenti che faranno parlare di se: Acosta e Fernandez. E' innegabile che vedere guidare Acosta ci riporta alla mente un giovane Marquez, stesso stampo, stessa cattiveria, stessa lucidità. Non era facile ieri contro un Foggia ispiratissimo supportato da una super moto ma lui ha aspettato l'ultimo giro per dare la zampata vincente dopo averci provato varie volte in gara. Foggia si è "accontentato" di un ottimo secondo posto seguito da un buon Migno. A parte Fenati nei primi 10 la storia degli italiani finisce qui ma su questo torneremo in seguito. 

Tutti ieri attendevano il ritorno di Marquez e lo spagnolo non ha deluso arrivando settimo a 13 secondi dal vincitore. Una prova di classe e maturità che ci ha mostrato un cannibale ieri ragioniere, mettendosi dietro il gruppo dei primi per controllare il suo stato di forma ed iniziando il suo recupero. Poteva guidare alla Marc ma sarebbe durato tre giri (cit) e quindi ha optato per la saggia via che gli ha portato i primi punti mondiali. Davanti a tutti ancora una Yamaha quella di Quartararo che, al netto della statura, sembrava guidata da Lorenzo tanto bella e fluida tra i sali e scendi di Portimao. Niente ha potuto un ottimo Rins che ha gettato al vento 20 punti importanti. Bravo Bagnaia che è riuscito a portare la sua Ducati in seconda posizione con una gestione gara matura e vero leader del team visto che chiaccherone Miller è andato per margherite per l'ennesima volta. Sfortunato il team Pramac che perde Martin nelle libere e Zarco in gara per una caduta di anteriore. Spero che il francese faccia tesoro di questo perchè il passo non era male e a volte bisogna anche accontentarsi. Mir salva la Suzuki con un buon terzo posto che vale oro sopratutto in ottica mondiale. Quarto Morbidelli l'unico pilota Yamaha a non avere un trattamento da ufficiale nonostante il secondo posto in campionato l'anno passato e ieri autore di una bella gara. Da Yamaha fanno sapere che Petronas ha pagato per questo ma a fronte di una brutta prestazione di Vinales (con ingiusta retrocessione in griglia) e la caduta di Rossi, forse Morbidelli andrebbe tenuto più in considerazione. Da segnalare un'altra bella prestazione di Aprilia e un'altra gara nei top ten del nostro Bastianini.

La Moto2 ci ha regalato la prima vittoria di Raul Fernandez anche lui proveniente dalla Moto3 e subito a suo agio con il tre cilindri inglese. Vittoria anche la sua studiata con una gara attenta per poi venire su nel finale regolando un arrembante Canet davanti ad un bravo Gardner ora leader del mondiale. Lowes è incappato ad una scivolata alla prima curva vanificando una tripletta che pareva alla sua portata.

Di Marc Marquez abbiamo già parlato ed è inutile continuare a sottolineare la grandezza di questo pilota e della scuola spagnola in generale. Cosa che fa da contraltare alla nostra scuola motociclistica sempre più avara di talenti e piloti che continuano a formarsi in un campionato troppo costoso e che non da garanzie al pari del CEV. Le Academy possono anche andare ma è nei vivai più numerosi che si hanno maggiori possibilità di allevare giovani piloti.

Prossimo round Jerez de la Frontera dove potremo avere ancora più risposte a questo campionato partito con diversi spunti interessanti ma ancora senza il suo vero RE.

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