lunedì 16 agosto 2010

Sindrome 99


Da dove iniziare? Contrariamente all'orgasmo collettivo del passaggio di Rossi alla Ducati, inizierei dal mancato record di Lorenzo per la conquista delle pole position in una stagione, a danno di Max Biaggi sempre ottenuta con i colori della casa di Iwata. Per il resto ennesima impeccabile gara dello spagnolo sempre più dominatore di questo mondiale, con una costanza degna dello Stoner 2007 e di un Rossi prima maniera. Ieri il buon Jorge ha centrato la sua settima vittoria stagionale in una gara viziata dalle non perfette condizioni del circuito, bagnato dalla pioggia la sera prima e afflitto da un vento "radente" che impediva alla ruota anteriore di fare il suo lavoro. Comunque, cambiando l'ordine dei fattori (meteo), in campo il risultato è rimasto invariato con Lorenzo lepre, Pedrosa a inseguire senza fare errori, e un pò più dietro un non ancora lucido Stoner, con la nuova new entry tra i primi di un ottimo Spies giunto quarto. Variata invece la condizione di Rossi, a mio avviso un pò troppo "precaria" come già avevo scritto in un post precedente. E' vero che comunque la notizia del giorno è il suo passaggio in Ducati, atteso come l'annuncio del Messia, ma ciò non deve distogliere da una sua prestazione non all'altezza, ancora celata dietro non perfette condizioni fisiche, e che denota che qualcosa sembra sia cambiato. Quinto alle spalle di Spies con dichiarazioni a fine gara poco chiare o forse anche troppo, ci danno l'immagine di un campionissimo in una fase di disorientamento come non l'avevamo mai visto prima, per dirla con le parole dei suoi tifosi, quasi colpito dalla sindrome del numero 99. Nel siparietto post gara a Fuori Giri, Florenzano ha fatto una battuta più o meno condivisibile, ma qualcosa di esatto c'era nel dire che "bisognerà che Valentino lasci la Yamaha con una vittoria battendo Lorenzo", perchè è vero che un nove volte campione del mondo non ha niente da dimostrare, ma è altresì vero che ogni volta che qualcuno si è affacciato ai piani alti a parità di mezzo tecnico, dapprima le ha prese o poi le ha ridate, vedi il duello perso con Stoner nel 2007 e vinto l'anno successivo. Certo è che questo mondiale è sempre Valentino dipendente, in un modo o nell'altro, e ancora una volta la gara ha dimostrato che, se non cambia qualcosa, il buon Ezpeleta, invece di accapigliarsi con Infront, dovrà inventarsi qualcosa di nuovo per il futuro, perchè Rossi ha firmato per due anni con Ducati e due anni non sono poi così tanti...
Qualcosa di più si è visto nella Moto2 sempre avvincente e ricca di sorpassi. Certo la categoria è viziata da un monomarca in fatto di motori, da delle prestazioni "equivalenti", però decisamente spettacolare e con divari di 15 secondi tra i primi 15 piloti che rendono un pò più vari i nomi dei protagonisti, anche se in testa c'è sempre il miglior pilota che l'ha saputa interpretare sin da inizio anno ad oggi, quel Tony Elias in odore di ritorno in MotoGp. Benino anche Iannone con una moto non proprio messa a punto per l'occasione ma ultimamente sempre nei primi posti. Si è rivisto Roby Rolfo con una moto più competitiva fino a che a retto il motore per poi fermarsi quando era in lotta per la prima posizione. Gli altri italiani persi un pò nelle retrovie ad iniziare da Corsi ottavo per finire a Canepa, a dimostrazione che guidare una moto da corsa non è come far attraccare una nave nel porto di Genova, e che se non cambia qualcosa nella gestione dei campionati minori, avremo sempre più "figli, nipoti e parenti di" a correre, e meno campioni da poter controbattere alla nuova dominazione spagnola.

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