lunedì 11 maggio 2015

Piadina Rea-magnola, Imola SBK 2015

6 anni a candire su di una moto che non era una vera moto da corsa, ma un clone della moto vista dal concessionario. Poi la svolta sulla verde Kawasaki e da li non c'è ne stato più per nessuno. Johnny Rea, a meno di clamorosi risvolti, sarà il nuovo campione SBK 2015 avendo già in tasca due Round di vantaggio. E' brutto fare già una previsione, ma il Rea di ieri a Imola ha espresso tutto il suo potenziale "inespresso" di quando correva per la Honda. Tutto perfetto, anche troppo, come sportivamente ha ammesso il suo compagno di squadra Sykes. Gli altri suoi diretti avversari hanno rotto due volte (Davies) e sono caduti (Haslam, gara 2), troppo per uno che il peggio che ha fatto è stato arrivare fino ad oggi secondo. Nella giornata di Rea ha comunque brillato Davide Giugliano in rietro dallo stop di 90 giorni, firmando la pole position un terzo e un quarto posto con due gare accorte. Speriamo che si ricordi di Imola anche in futuro perchè i mondiali si vincono anche accontentandosi e non gettando il cuore sempre oltre l'ostacolo. A proposito di chi si accontenta: L'Aprilia ha trovato solo un terzo posto in seconda manche grazie al bravo Torres, ma non era meglio riconfermare il campione del mondo Guintoli, visti i soldi buttati per l'ingaggio e i risultati di Melandri l'anno scorso? Nella giornata di ieri ottimi anche Badovini, Baiocco e il ritorno di Fabrizio, nono in Gara 2. Bella come sempre la SBK e sempre comunque in crescita nonostante le restrizioni regolamentari che non hanno impedito di battere il record sul giro del 2013. Un pò meno bella Imola, pista "strana" e poco sicura dove ancora non è stata creata una strada di servizio che non ha infatti impedito la Red Flag sulla caduta di Salom in Gara 1. 
In Supersport ci sono invece 2 piloti che hanno un altro passo rispetto agli altri: Soufoglu e Cluzel, che ieri, nella loro personalissima battaglia, hanno girato oltre un secondo al giro rispetto agli altri, dimostrazione di una superiorità notevole. Ieri poi il turco ha veramente guidato sopra le righe, forse per dimenticare il dramma familiare che lo sta affliggendo. Finalmente terzo Zanetti sulla pista amica, sperando in una crescita anche per Donington. Bravo come sempre Max Biaggi dietro il microfono anche se tutti lo vorrebbero vedere impugnare una bella manopola del gas. 

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