mercoledì 2 settembre 2009

Preti, cardinali, gay, giornali, giornalai, direttori....

Faccio subito una premessa, prima che mi si adduca appellativi non veri: non sono omofobico, ne tantomeno bacia pile, ne tanto meno moralista... Anzi... Però due parole le voglio spendere in riflessione alla questione Boffo-Feltri. Dunque da dove partire? Inizierei con le moralizzazioni del giornale Avvenire, del quale Boffo è direttore, sulle frequentazioni "sessuali" del Presidente del Consiglio, a dir loro, oscene e prive di moralità. Personalmente non ce lo vedo un uomo di 74 anni avere una potenza sessuale così intensa... Se l'avesse buon per lui, e comunque sotto le lenzuola ognuno fa quello che gli pare. Ovviamente le indiscrezioni non si basano su prove VERE, ma su dichiarazioni di escort, hostess, veline, che avrebbero ambito parecchio ad essere "possedute" dallo stallone di Arcore. Che poi l'opinione pubblica si indigni o meno, questo è affar suo, ricordando però sempre l'antico adagio: guardati sempre prima in casa tua. Evidentemente non è così per il direttore dell'Avvenire il quale, appoggiato in toto dal clero, che vive un vita casta e pura, ha pensato bene di usare l'ariete per sfondare il muro di non morale appartenuta a Berlusconi. Ma la vendetta si sà è un piatto che va consumato freddo, e per dirla alla Confucio, prima o poi il cadavere del nemico passerà galleggiando davanti a te. Così infatti è stato, e il moralizzatore Boffo si scopre molestatore di donna, ma non allo scopo etero, ma per mirar a minare il rapporto con il suo marito che poi era anche l'amante del direttore. Tutto questo ovviamente certificato da una sentenza del 2002 che lo stesso direttore ha patteggiato. Questi in analisi un pò i fatti stenografati, ma abbondantemente descritti da Vittorio Feltri sul "il Giornale". Ma cosa ne è scaturito da tutto questo putiferio? In primis non c'è stata condanna formale da parte del clero, tutto, agli atteggiamenti di Boffo, i quali vengono condannati dalla stessa religione, relegando l'omosessualità ad un peccato vero e proprio, con tanto di scomunica etc etc... E qui casca l'asino. Se la chiesa non condanna l'omosessualita del direttore del suo giornale, vuol dire che c'è redenzione per i gay e comprensione per i prelati presunti tali? A catechismo avremo una redenzione di Sodoma e Gomorra? Oppure dal pulpito domenicale si predica bene e si razzola male? E tutto questo non centra niente con l'essere gay, centra che la chiesa deve fare la chiesa, non la politica. La chiesa dovrebbe preservare quel patrimonio culturale che ha generato nei secoli opere magnifiche, ispirato i grandi artisti, che hanno affrescato, costruito opere bellissime invidiate in tutto il mondo. E invece no. Perfino la sinistra, quella dei laici e bestemmiatori si è schierata con la chiesa pur di cavalcare l'onda antiberlusconiana, facendo nascere un ideologia ibrida, che non è ne carne e ne pesce, ma solo un accozzaglia di elementi che al posto dell'amen ci infilano una bestemmia, oppure alla fine di un comizio ti prendi un sano "andate in pace"... Io sono cresciuto, e me ne vanto, nelle scuole gestite dalle suore, dove la mattina si recitava il Padre Nostro, e dove gli episodi "strani" venivano subito segnalati e corretti. Da grande non sono diventato un frequentatore della messa domenicale, ne ho volutamente battezzato ancora i miei figli. Il mio rapporto con Nostro Signore non passa attraverso il prete, ma viene vissuto con l'essere cristiano, senza troppi fronzoli o penitenze varie. Ma lo rimpiango il prete che durante la settimana ti tirava una pacca in testa se la sera prima avevi fatto pensieri o atti impuri. Si continuava lo stesso, però c'era un pò più di rigore morale. Se oggi nella chiesa si "tollera" un direttore del giornale clericale omosessuale, dovete riscrivere le regole signori miei, dovete dire da che parte state, dovete "legalizzare" questi atteggiamenti, li dovete spiegare ai bambini ai quali insegnate cose opposte. Essere gay ci mette ancora sulla barca di "caron dimonio dagli occhi di bragia"? Oppure, com'è giusto che sia, la diversità fa parte di una conclamazione della società moderna? So per certo che continuerete nei vostri atteggiamenti superficiali, senza prendere posizione alcuna, in fondo chi non ha peccato scagli la prima pietra, e tre Ave Marie e due Pater Noster lavano tutto.

1 commento:

  1. Una esplicazione profonda dei fatti, che è incontrovertibile nei contenuti e nel finale.

    RispondiElimina