lunedì 19 ottobre 2009

Il canguro e il campione


"Due ragazzi nel mondo cresciuti troppo in fretta, un unica passione per la motocilcletta..." Ve la ricordate la canzone di De Gregori? Indipendentemente da tutti i bla, bla, bla mediatici che i vari "tifosi" e non sportivi hanno detto sulla malattia di Stoner, tra cui il virus 46, ieri in Australia abbiamo assistito ad una noiosissima gara della MotoGp (con l'ottimo Canepa che non si è neanche qualificato) vissuta però sul ritorno del pilota australiano alla vittoria, regolando un ottimo Rossi, senza quel fastidio chiamato Lorenzo, caduto ancora una volta in maniera ingenua. Stoner, per chi non l'avesse capito o non se lo ricordasse, è quello che ha bastonato Valentino nel 2007, le a prese a sua volta nel 2008, e causa lo stop forzato per quel male che evidentemente aveva, poteva giocarsela anche quest'anno. Nelle due gare del rientro è l'unico che ha messo il Dottore sistematicamente dietro, e non mi venite a parlare che Valentino pensa al titolo, perchè non è da lui, perchè Valentino è Valentino grazie al suo talento di combattente. Nella sua fantastica carriera, gestita egregiamente sotto tutti i punti vista, Stoner è stato l'unico dal quale si è dovuto guardare le spalle, e con il quale ha sempre duellato. Per fare quello che fanno loro, (andrebbero zavorrati troppa è la differenza), bisogna essere al top della forma, e ieri Stoner è apparso anche ingrassato, sinonimo che la cura ha funzionato. Comunque bravi tutti e due, il Dottore per essere sempre li, e Casey per averci detto veramente la verità sulla sua malattia (io un pochino avevo dubitato) per poi ritornare veramente campione, anche di traversi a 220 km/h!!!!

Insisto che la Dorna debba prendere provvedimenti, altrimenti la MotoGp si trasformerà (già lo è in parte) nella sua cugina a 4 ruote, perchè le gare non possono basarsi sul talento di 3+1 piloti (Pedrosa va a corrente alternata).

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