sabato 15 marzo 2014

Fine scuola

Ultimo anno di liceo. E' vero siamo arrivati alla fine di questi 5 anni e una cena è sempre doverosa, in fondo tra un pò ognuno andrà per la sua strada e cercherà di farsi una vita. 18 anni sono ancora pochi e il futuro non sembra ancora così dietro l'angolo. "Fissiamo un ristorante, ci troviamo alle 21, passo a prenderti, no vengo li...". Il pomeriggio trascorre come sempre, come ogni volta nell'attesa di una cena. Alle 20 inizi a vestirti ma i pantaloni non sono più i vecchi jeans stretti e i maglioni hanno un colore diverso, sono fatti di una stoffa diversa.Ti fai una doccia e cerchi la tua immagine allo specchio, ma non la trovi perchè il vetro è appannato. In cucina trovi le chiavi dello scooter, ma ci sono anche quelle della macchina. Come faccio ad avere già una macchina? Scendi le scale ed un ginocchio ti fa male. Sarà forse colpa del Calabretta che ci ha fatto fare ginnastica? Il mezzo a due ruote non è più il Ciao o il Fifty ma una sorta di Vespa, ma di plastica. Domande alle quali non cerchi neanche la risposta perchè tanto tra un pò rivedi i tuoi compagni di classe quelli che hai lasciato la mattina. Arrivi al ristorante e sono ancora tutti fuori ma c'è qualcosa che non quadra. Cavolo, sono invecchiati! Le facce, gli occhi, le espressioni sono le solite della mattina, ma sui volti qualche ruga, un pò di barbetta sale e pepe, e le ragazze non hanno un colore naturale dei capelli. Cosa gli sarà successo? Sarò entrato in un tunnel temporale? Ad un tratto il fastidioso dolore al ginocchio richiama la mia attenzione come anche quella puntina di mal di schiena. Passo davanti ad una vetrina che riflette un uomo che sembro io. Alzo un braccio, faccio una smorfia...accidenti sono proprio io!! Adesso ho 48 anni praticamente ho dormito per 30 anni. Com'è possibile? Ad un certo punto mi vibrano i pantaloni, metto la mano in tasca e tiro fuori una specie di carta di credito più grande dove appare l'immagine di una donna con due bambini. E' un telefono! Pronto? Ciao Max ti volevo dire che i bambini domani non hanno scuola... I bambini? Cavolo! Ma a scuola c'ero io stamani!! Siamo pronti ad entrare, e il proprietario mi saluta affettuosamente... Siamo in un ristorante greco e non più al David o al Fiorella. Scopro che sono noto, ma sinceramente non ricordo per quale motivo dato che fino alla mattina studiavo matematica con il Prof.Baccini e storia dell'arte col Garrison... Saluto tutti con estremo slancio affettivo, parlo col Bottai di una battuta fatta in classe ieri e al mio fianco c'è la Formosa senza quella frangina e quei colletti da liceale. Il Gibbi pare Cary Grant, la Matteucci sembra sempre uguale come anche l'Allodoli con la sua espressione sempre simpatica. Il Carnesecchi e il Corsini sono un pò lievitati rispetto alla mattina, come anche il Degl'Innocenti...saranno allergici a qualcosa? La Didona è dottoressa e l'Utili parla di viaggi a Honk Kong. Cerco conforto nel Masoni ma anche lui lo trovo cambiato...Poi vedo la Romani che non mi sembra di averla avuta in classe, ma forse mi sbaglio io (sono bocciato)... Saluto la Sangiovanni con una frase: "...non ti ho più vista in tribunale..." vedo la Cocchi che è cresciuta e un pò cambiata e poi saluto la Biagiotti con fare confidenziale quando fino alla mattina manco mi filava. Che è successo? Ah già sono passati 30 anni e non me ne sono accorto, ma già penso alla prossima cena... La saponetta vibra ancora nei pantaloni, il ginocchio mi fa ancora male, e domani mi devo alzare alle 6... La notte comunque è sempre giovane come, in fondo, lo siamo ancora noi...

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