domenica 3 novembre 2019

Motomondiale 2019, Considerazioni finali

Con il titolo assegnato anche in Moto2 la gara di Valencia sarà soltanto una passerella e quindi riassumerei gia oggi, per sommi capi, questa stagione di motorsport non scordandosi dell'ennesimo lutto che ha colpito il circus, un ragazzo indonesiano che correva inseguendo i suoi sogni come quelli di tutti i ragazzi che praticano questo meraviglioso sport.

MotoGP. Tutti contro Marquez era l'imperativo, invece lo spagnolo si è incattivito e li ha asfaltati peggio che degli altri anni. Nessuna flessione, nessuna smorfia solo tanto gas a dimostrazione che per batterlo ci vogliono idee più chiare quelle che mancano un pò dappertutto. Ciabatti si consola con l'ennesimo secondo posto ma fossi in AUDI farei un bel pulito all'interno del reparto corse lasciando solo Gigi Dall'Igna e i ragazzi del box. Confermare Petrucci non fa altro che prolungare l'agonia di un altro anno e non me ne voglia il buon Dovizioso ma una volta partito Lorenzo si è trasformato in un pilota quasi "normale" viste anche le super prestazioni della Ducati. E visto che ci siamo, vista la gara di Vinales oggi a Sepang, ci sarebbe solo un uomo al momento in grado di battere Marquez, e quello è proprio Lorenzo sia su Yamaha che su Ducati, altrimenti perchè una casa come la Honda si terrebbe un 5 volte campione del mondo per vederlo arrivare esimo? Fate due conti e capirete perchè. Parliamo di Yamaha, ma non quella descritta dai giornalisti prezzolati, ma quella moto che risulta essere sempre la più equilibrata tanto è che sono sempre nei primi dieci, sia con il team ufficiale sia con Petronas. Petronas che ha saputo portare in evidenza un ragazzo niente male quel Fabio Quartararo che tutti già cercano ma che ancora deve vincere. La frenesia di un pilota veloce a volte fa accecare e gridare al fenomeno, ma la strada è ancora lunga per il giovane francese come Vinales insegna, ancora all'asciutto di titoli. Su Valentino Rossi evito il giudizio non per demeriti ma perchè oramai ha già dato e preso tutto da questo sport e giudicarlo sarebbe poco elegante. Oltre 400 Gp, le tribune sono sempre gialle, Yamaha vende ancora bene quindi di cosa stiamo parlando? Bene Suzuki meno bene l'altalenante Rins, che a me piace parecchio, ma ancora poco costante e comunque ancora in lotta per un terzo posto in campionato. Bene Ducati Pramac con il chiaccherone Miller meno bene con la promessa Bagnaia portata agli apici con un pò troppo cinema così come Morbidelli. KTM ancora lontana dalle posizioni che contano così come l'Aprilia. Ultima nota per Zarco il francese catapultato nel team di Lucio Cecchinello ed oggi protagonista di una buona gara prima dello scontro con MIR. Zarco ha per le mani il modello 2018 quello con il motore più docile e subito ha dimostrato grande feeling. Che sia (anche) quella la strada da seguire visto l'ennesima caduta di Crutchlow? In attesa di una notizia bomba per quanto riguarda il mercato vi lascio alle vostre (e mie) elucubrazioni da bar!

Moto2 Finalmente il fratello di Marquez, Alex è arrivato al suo sigillo in Moto2. Un parto un pò lungo ma voluto fino in fondo, prima di fare troppi salti di categoria, e questo gli fa comunque onore vista anche la presenza di un fratello ingombrante. Bravo il team Marc VDS ancora una volta sul tetto del mondo e sopratutto bravo Alex a rimanere ancora un anno per cercare di riconfermare quel numero uno evitando di bruciare le tappe per essere poi esimo nella massima categoria. Doveva essere l'anno di Luthi al rientro ma lo svizzero non ha saputo cogliere i passi falsi dell'avversario così come si è svegliato tardi Binder o meglio KTM vincitore delle ultime gare con una moto che l'anno prossimo non ci sarà più. Anche in Moto2 ci sono state numerose esaltazioni pre campionato ma il primo degli italiani è settimo, quel Luca Marini ancora da maturare, forse lontano dai riflettori

Moto3 Con la vittoria di oggi Lorenzo Dalla Porta ha messo il sigillo su una stagione da incorniciare vinta con grande maturità da quella squadra che sta fornendo campioni uno ogni due anni segno che gira tutto alla perfezione (i quasi 100 punti di vantaggio la dicono lunga). E' mancato sul finale Canet nel novello team di Max Biaggi, forse un pò il limite del pilota catalano ma sappiamo che il campione romano saprà di nuovo scegliere il pilota giusto per ritentare la scalata al titolo. Bene anche Arbolino e bene il team di Simoncelli che è riuscito a fare delle buone gare sia con Antonelli sia con Suzuki anche se la strada da fare è ancora tanta, la vittoria di Misano rimarrà nei nostri cuori.

Per il momento è tutto, grazie a tutti voi che avete sempre la pazienza di leggermi, di commentare, di scambiare anche 4 chiacchere dal vivo. Buon Valencia a tutti e buon EICMA se ci andrete!!! 

1 commento:

  1. E sempre un grandissimo piacere leggerti sia per la bravura nello scrivere che per le tue opinioni sempre molto obiettive e competenti

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