domenica 17 ottobre 2010

CVD Come Volevasi Dimostrare

Spunti interessanti dopo il Gran Premio di Australia degni di qualche riflessione. In primis il primo e secondo posto di De Angelis e Redding in Moto2. Un risultato che va oltre il gesto sportivo, perchè entrambi i piloti sono reduci da quel brutto incidente che ha portato alla morte del povero Tomizawa, e questo podio li omaggia sia professionalmente che umanamente salendo insieme su quel gradino già occupato più volte dal povero Shoya. Detto questo, dalla lontana Australia vorrei anche parlare dell'atteggiamento di Valentino Rossi, non come pilota ma come sportivo, che per la seconda volta ha alzato la voce nei confronti della Dorna (Ezpeleta) rea di inginocchiarsi troppo ai voleri della Formula Uno. Il maltempo di questi giorni, miracolosamente evitato per la gara, dovrebbe far capire che il gran premio andrebbe corso in altro periodo, senza se e senza ma, perchè ragazzi che vanno oltre i 300 all'ora su due ruote, devono essere tutelati anche dalle condizioni atmosferiche, quando prevedibili. Se effettivamente Rossi è la bandiera di questo sport negli ultimi anni, fa bene ad esserlo anche come portavoce dei disagi causati dalla pseudo concomitanza con altre gare di un altro sport che in comune ha solo i pistoni.
Detto questo gara un pò noiosa sotto il profilo dei duelli ma interessante all'analisi. Stoner ha dimostrato di essere ancora il numero uno, o almeno quello più veloce di tutti, quello più cattivo quello con maggior talento. Il suo avversario più tosto è proprio se stesso che ogni tanto si dimentica chi è. Vederlo guidare è una gioia ma anche un costante patema d'animo perchè non sai mai se la fisica avrà il sopravvento oppure no. La curva prima del rettilineo fatta completamente di traverso non ha euguali e a me piace anche così e spero che Suppo sia in grado di "supportarlo" anche in Honda.
Il neo campione del mondo Lorenzo si è beccato 8 secondi dall'australiano, ma quel che più conta è che ha veramente dimostrato, che una volta in tasca il titolo, è ritornato ad essere veloce, senza paure, colpito anche lui dalla sindrome del Dovi, trovandodi volta in volta avversari in stato di grazia che portano il nome di Pedrosa e di Stoner. C'è chi dice che dovrebbe tornare a vincere per non fare un pò di ombra sul titolo mondiale, ed anche se posso essere in parte d'accordo, oggi però ha rifilato 10 secondi al suo compagno di squadra Rossi, ultimamente utilizzato come prova del 9 per verificare lo stato del maiorchino. Valentino terzo in bagarre con Hayden fino all'ultima curva, ha finito la gara con tempi sul giro mai in grado di impensierire i primi due, lottando con un coriaceo Simoncelli ed uno strano Spies, il quale poteva farci vedere qualcosa di più su una pista che già conosceva. La moto numero 46 non va da sola e bisognerà impegnarsi per non far rimpiangere il precedente pilota.
Elegante e signorile l'attegiamento di Guareschi sul retro del podio, in completo "flirt" con Rossi dimenticandosi che il suo vero, ed ancora pilota, è arrivato primo... Va beh... in un periodo di "outing" cdome questo non ci possiamo stupire più di tanto anche perchè i due si potranno abbracciare subito dopo Valencia avendo avuto il benestare dalla Yamaha...
Bella come sempre la cornice di Phillip Island e belle le persone del pubblico, ordinate, civili, sportive che hanno mandato un bel messaggio agli incivili del vecchio continente, Misano in testa... Le bandiere sotto il podio festeggiavano il motociclismo e i suoi campioni, tutti nessuno escluso, come dovrebbero fare anche le testate giornalistiche nostrane, le quali hanno dato peso più al primo posto di Rossi in Malesia che al nuovo Campione del Mondo. Ma si sa i fenomeni non sono solo in moto...

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