domenica 10 ottobre 2010

Game Over


Come nella riuscitissima gag di Lorenzo, il motomondiale scrive Game Over sullo schermo anticipatamente sia per la MotoGp che per la Moto2. Nel giorno del tricolore (Rolfo, Iannone, Rossi, Dovizioso) svetta però in alto la bandiera spagnola, con due piloti costanti, duri, teneri e nell'ultima gara anche ragionieri. Elias si è ripreso la rivincita su se stesso e, dopo aver navigato in alto mare in MotoGp, ha ritrovato il sorriso in quella stessa squadra già campione del mondo 7 anni fa con lo scoparso Kato e, ironia della sorte, nell'anno della scomparsa di un altro pilota giapponese che Daijiro ne sponsorizzò l'entrata nel paddok. La faccia di Gresini parlava da sola e forse lo abbiamo rivisto sorridere di nuovo da quel lontano 2003. Discorso diverso per Lorenzo già campione del mondo 2 volte della 250 che centra anche l'obiettivo più ambito dopo tre anni di permanenza nella classe regina. Lo ha fatto nella maniera meno arrembante rispetto al suo carattere ma si sa che i mondiali si vincono anche così. Le varie congetture, sulle quali se ci fossero stati costantemente gli avversari più tosti ad insidiarlo per il titolo, lasciano il tempo che trovano, perchè anche così si diventa campioni. L'unico neo è il post gara del Giappone quando poteva risparmiarsi di andare a lamentarsi per il comportamento del suo avversario e compagno di squadra. Un pò in parte lo ha chiarito in Malesia, dove ha candidamente affermato di avere paura di farsi male e, forse, di perdere il titolo nella maniera peggiore. Un traguardo così ambito merita tutti i calcoli del caso e adesso che è diventato finalmente campione tornerà sicuramente ad essere quel pilota che tutti conosciamo con la speranza che animi le ultime tre gare rimanenti insieme agli altri 4. E' brutto ridurre la MotoGp a soli 5 partecipanti, ma vuoi per scelte tecniche, vuoi per talento, in mancanza di Stoner e Pedrosa ieri la corsa l'hanno fatta in tre relegando il resto del gruppo a duelli, peraltro combattuti, nelle retrovie. Game Over su Valentino Rossi tornato finalmente alla vittoria chiudendo un lungo ciclo di assenza dal gradino più alto del podio. Non che dovesse dimostrare altro però, per il pubblico più attento, una vittoria nell'anno di addio alla Yamaha, dopo il suo infortunio, serviva per ristabilire un pò quei valori che hanno sempre contraddistinto il campionissimo di Tavullia. Game Over per Pedrosa e Stoner funambolici quanto fragili e, se il primo questa volta è incolpevole suo malgrado, il secondo non può buttare alle ortiche gare "già" vinte al primo giro. Stoner dei 5 è quello più veloce ma anche quello più fragile e se quest'anno la responsabilità va attribuita anche a delle scelte tecniche (commerciali) di Ducati, speriamo che il buon Livio Suppo con i colori ufficiali della casa madre, riesca a riportare Casey ai fasti del 2007. Game Over (speriamo per lui) sul povero Dovizioso che ogni qualvolta si trova qualcuno davanti sempre più veloce, impedendogli una vittoria netta e non ai punti come quella di Doningthon... Game Over su Ezpeleta genuflesso alla corte di Ecclestone, entrambi redarguiti da Rossi il quale ha fatto benissimo a muovere delle critiche nei confronti di questa sudditanza che il popolo delle moto non si merita. Chi guarda la F1 può guardare le corse in moto, ma non viceversa... Noi non guardiamo le partenze! Noi guardiamo gare intere, ricche di sorpassi in pista (non ai box). Se Ezpeleta non è in grado di affermare la sua indipendenza, anche negli orari di partenza, che cambi mestiere perchè la fuga dalla MotoGp non è solo una questione di costi. Invece di fare la guerra a Infront e alla Superbike, si coalizzi con i fratelli Flamini perchè in un momento di crisi generale come questo l'unione fa la forza. Pensi al modo di rinfoltire la griglia del suo gioiello perchè le prospettive per l'anno venturo non mi sembrano così rosee anzi... se si continua di questo passo ci sarà veramente un Game Over, ma su tutto il motomondiale...

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