martedì 27 settembre 2011

One Carlos


Avrei dovuto aspettare la gara di Magny Course per celebrare il primo titolo mondiale di un veterano delle corse qual'è Carlos Checa, ma anche se la matematica non lo vede già campione allo spagnolo basterebbe partire anche a piedi il prossimo GP per vincere questo titolo che mancava alla sua lunga carriera. Onore dunque al nuovo campione del Mondo Superbike 2011, un bravo pilota che vanta la presenza in tutte le classi ad iniziare dal lontano 1993. Checa è campione del mondo nell'anno più strano della Ducati, ritiratasi ufficialmente dalle competizioni per poi riapparire con parte del suo staff nel Team Althea di Giancarlo Bevilacqua dando così quella linfa vitale per poter portare a casa il titolo (doveva essere come il Team Liberty poi però le cose sono andate diversamente...). Bravo Carlos, il primo re di Spagna di quest'anno, con un campionato dominato a suon di vittorie e gare intelligenti (BRNO in primis), piegando il suo rivale più ostico, Max Biaggi, al quale si è aggiunto un rookie di lusso, quel Marco Melandri che ha ritrovato in questo ambiente la voglia di vincere e comunque stare al vertice. I primi elogi sono arrivati proprio dal campione romano che ha dovuto gettare la spugna per un banalissimo incidente che lo ha costretto al forfait di due GP se non tre. Usando le sue parole, tutto ha girato per il verso giusto per lo spagnolo, ad iniziare anche da quel binomio tanto discusso (dagli altri) Ducati-Pirelli che in mano a Checa ha costituito un'arma vincente. Adesso non resta che godersi le ultime due gare di Francia e Portogallo, con il ritorno di Max (speriamo) e le nuove voci di mercato su tutti, perchè nonostante tutto il campionato del mondo Superbike è ancora una prelibatezza per gli appassionati che hanno gremito in 78.000 (Sanchini docet) le colline dell'Autodromo di Imola.

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