giovedì 23 febbraio 2012

Metti una sera a cena...

A me piace molto uscire la sera a cena. Anche se sono un casalingo, specialmente nei mesi invernali dove il freddo pizzica sulla pelle, una sera al ristorante è sempre gradita, occasione particolare per una serata tra amici o per un semplice tete-a-tete. Certo non amo quei posti affollati mangia e fuggi, con quel brusio in sottofondo che spesso è un vero e proprio rumore assordante, dove ci si va giusto per uscire. Lo so, detto così può sembrare snob, ma come dice sempre il mio amico Umberto, della Taverna del Bronzino, meglio una serata in un luogo ricercato al punto giusto sia nell'ambiente che nel gusto piuttosto che due o tre uscite in posti anonimi e massificati simboli di un gusto che non c'è più. Ieri sera sono stato in un nuovo ristorante dal nome affascinante, il Santo Graal, in una via del centro a Firenze. Posto finemente arredato con i classici mattoni rossi a vista, illuminazione ai tavoli dedicata, e sopratutto una musica decente di sottofondo. Fortuna per noi che siamo incappati in una serata vuota e abbiamo avuto modo di apprezzare quanto oggi non si tenta neanche di ricercare un pò nei ristoranti o pizzerie, quel sano contatto col "cameriere" preparato sopratutto sui vini, che ti accompagna nel viaggio dei sapori, facendoti sentire almeno per una sera un pò enologo anche tu. Questo è quello che noi dovremmo ricercare nei ristoranti più "in", non una spocchiosa nouvelle cousine con velati assaggi di cibo e pesanti prezzi alla fine, ma un giusto compromesso tra ottima qualità e cortesia, che ti permetta di alzarti da quel tavolo con la promessa che poi ci tornerai. E nonostante l'ottima cena, il jolly viene spesso giocato dal cameriere, figura fondamentale di una sera vissuta da protagonista. Certo non tutti hanno la possibilità di permettersi ristornati di nicchia, penso alle famiglie con bambini, ma è doveroso almeno per qualche volta ricercare posti dove il rumore del giorno viene finalmente assopito dal tintinnio di un bel bicchiere o dal profumo di un vino che il ristoratore ha cercato per la propria clientela. A tavola non si invecchia recita un vecchio adagio e allora vi inviterei per una volta a non invecchiare con il classico primo e pizza o pizzino, ma bensì davanti ad un bel tavolo con una bella bevanda e dell'ottimo cibo che rispetti la sacralità di una cena, vissuta assaggiando nuovi sapori presentati da quel ragazzo visto una volta ma amico di tutta la sera.

1 commento:

  1. Se poi volete conoscere quel "cameriere" lo trovate da Pane & Olio al Ponte Rosso a Firenze

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