domenica 1 aprile 2012

Imola è veramente Checa

Che dire? Da dove partire? Partirei da quel ragazzo che da 5 round a questa parte ha sbancato Imola con una bella guida e una bella moto. Checa è veramente stato insostenibile anche per un arrembante Sykes con una ritrovata verdona. Due manches fotocopia dove a cambiare sono stati i piloti dal quinto posto in su, con nuovi arrivi e nuove delusioni almeno per la prima tappa europea del mondiale SBK. Dunque Carlos Checa re di Imola mai nessuno come lui. Bravo Carlos, voleva vincere e lo ha fatto nel migliore dei modi regolando un coriaceo Sykes e un ottimo Haslam terzo in entrame le manches. La Ducati in mano allo spagnolo volava nei saliscendi del circuito del Santerno e ha fatto bene lo staff dirigenziale Ducati ad essere ai box. Per la Ducati un pò "vetusta" i 6 kg in più non sono sembrati un problema contro lo strapotere delle 4 cilindri, anzi. Se Aprilia vorrà vincere il mondiale dovrà trovare qualcosa in più per un Biaggi combattivo ma non abbastanza con una moto che sembrava più un cavallo imbizzarrito. Una volta passato in testa, Checa ha dettato un ritmo impressionante per gli avversari, guidando come se fosse su un tavolo da biliardo, collezionando nelle due manches solo una sbavatura alla variante alta. Il prossimo round è su un'altra pista guidata e gli avversari dovranno fare i conti con il nuovo capo classifica che ha mangiato 24 punti in sole due manches a Biaggi che in questo round ha forse avuto più problemi del previsto. Salgono dunque Checa, Sykes, Haslam, stazionario Biaggi, da rivedere un pò il resto ad iniziare da Melandri. Vorrei fare un plauso a Zanetti per la prima manche e a Giugliano nella seconda, due ragazzi emergenti con una bella guida e da tenere d'occhio. Mi dissocio completamente nel ritenere Canepa una risorsa del nostro motociclismo se non dal lato finanziario. Decade completamente la figura "romantica" del patron del Team Althea che alla domanda (finalmente diretta) di Vignando sulle polemiche australiane (diceva che Biaggi aveva una MotoGp) ha risposto balbettando, paventando incomprensioni, non riuscendo a mettere in piedi una frase di senso compiuto. Caro Genesio, queste sono le corse, queste sono le regole che non puoi non riconoscere quando perdi ma solo quando vinci. La tua motocicletta è un gioiello di tecnologia che paga solo nella prestazione assoluta ma come vedi iper performante con un pilota ed una squadra di alto livello, come dimostrano anche le prestazioni di Giugliano. Da cartellino giallo anche Guintoli che ha fatto un errore da dilettante imprimendo i 220 cv della sua Ducati nella terra e falciando il povero Davies. Honda ancora in alto mare come il Team Suzuki un pò troppo lontano dalla prestazione dell'anno scorso di Silverstone. Un mondiale comunque con tre fuggitivi racchiusi in sei punti alla ricerca di un altro outsider da affiancare a Sykes che, a mio avviso, pagherà qualcosa da metà campionato in poi. Belle comunque entrambe le gare con tanti sorpassi anche nelle retrovie che hanno divertito un ottimo pubblico accorso per la tre giorni.
Una nota positiva è lo studio del ritorno alle ruote di 17 pollici per il prossimo anno, facendo scendere (solo dal lato estetico) le Superbike un pò di più alle moto che si vedono in vetrina per la gioia dei loro proprietari.
Appuntamento dunque all'ex università della moto Assen, divenuta ora un liceo per la gioia di non si sa chi.

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