martedì 1 maggio 2012

Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale

Si è realmente visto qualcosa di nuovo nel Gran Premio di Jerez, seconda tappa di questo lungo mondiale. E dopo tanta attesa un nostro pilota è tornato sul primo gradino del podio nella più piccola delle classe, quella neonata Moto 3 che ha preso il posto della 125. Non voglio seguire l'onda dell'orgasmo collettivo che ha seguito questa vicenda, ma mi preme stringere la mano a quel giovane ragazzo che corrisponde a Romano Fenati e a tutto il suo team il quale, oltre le più rosee aspettative, è in testa al mondiale con un secondo e un primo posto. Cosa farà nel resto della stagione è ancora presto per dirlo, però quel tricolore sulla moto bianca ci riporta indietro nel tempo, a nomi illustri che hanno poi fatto la storia del motociclismo italiano. Fenati oltre a vincere però, fa anche emergere il lato più brutto del nostro motociclismo, ovvero quell'assurdo campionato che corrisponde al nome di CIV corso in piste poco formative per i nostri ragazzi, Imola e Monza in primis. Infatti Fenati l'anno passato lo ha fatto nel CEV (Campionato Spagnolo) corso in piste come Jerez, Catalunia, Albacete, Valencia e non è un caso che lui oggi sia li. Comunque, critiche a parte, godiamoci questo ragazzo vagamente somigliante a un Lou Ferrigno da giovane (anche nella stazza) e lasciamolo ai suoi sogni senza rovinarlo con interviste e domande da bar fatte da giornalisti in cerca di nuovi nomi.
Poco italiana la Moto 2 con il solo Corti a tenere botta agli spagnoli Espargaro e Marquez arginando la debacle di Iannone, Corsi e compagni (insisto che De Angelis non è italiano). Effettivamente la gara è stata interrotta prima della sua reale fine, ma non ci è sembrato che la nostra pattuglia fosse così vibrante come in Qatar, forse complice delle condizioni climatiche instabili, comunque tutti rivedibili il prox fine settimana all'Estoril.
Anche la Moto Gp non è stata immune alle bizzarrie del tempo, ma per fortuna la gara si è svolta all'asciutto (quasi) e i protagonisti non si sono fatti attendere. Inizio un pò cauto per tutti che ha favorito l'affacciarsi di vecchie glorie la davanti, con un Hayden molto battagliero, un piccolo screzio tra il Dovi e Lorenzo e Stoner non partito benissimo, ha favorito un pò di spettacolo stile Superbike. Ma col passare dei giri le cose sono tornate alla normalità con il canguro deciso a portare a casa il risultato e Lorenzo caparbio nel non mollarlo, Pedrosa un pò troppo attendista ha favorito il ritorno di un sempre più maturo Crutchlow, fino allo "sgranamento" degli altri tornati alle posizioni che gli competono. Bello dunque il duello sul filo del secondo tra Casey e Jorge con lo spagnolo che sembrava ne avesse di più fino all'ultimo giro quando il canguro-mannaro ha dettato la legge del più forte e lo ha battuto senza troppi complimenti. Una vittoria che rende omaggio ad un pilota poco amato qui in Italia, ma che fa godere i veri appassionati di motociclismo. Delusione Dovizioso e peggio di lui Ben Spies oramai l'ombra di quel fantastico pilota ai tempi della Superbike. Le CRT ancora lontane ma non doppiate al momento relegate ad un campionato a parte. Su Rossi potremo aprire un capitolo a parte ma i risultati parlano già da soli per uno che guida sopra i problemi avendo mezzo secondo nel polso. Ancora più brutto il commento alla diretta e l'immancabile Fuori Giri con il povero Fenati a mettere le pezze agli oramai stantii commentatori, che ben hanno pensato di montare su una storia sul presunto ritiro di Stoner a fine anno. Meno male che Valentino gli ha subito zittiti suggerendo che Casey è patrimonio di questo motociclismo moderno come lo sarebbe il Dottore se tornasse la davanti.
Prossima tappa il Portogallo la Lorenzo's Land per eccellenza e in contemporanea la SBK da Monza.

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