lunedì 14 marzo 2016

Ai confini del mondo un solo..Rea!

Se mai non fosse stato chiaro Johnny Rea non vuole fare prigionieri. In Thailandia ha ampiamente dimostrato, come lo aveva già fatto in Australia, che se uno deve batterlo deve giocarsi tutte le carte e sfruttare tutta la pista. In Gara1 Sykes aveva provato a stargli davanti ma alla fine Rea lo ha passato e lasciato li. Evidentemente la notte porta consiglio e il buon Tom ha pensato bene di cambiare strategia per Gara2 chiudendo ogni porta al suo compagno di squadra. Abituati alle "signorine" della MotoGp sicuramente questa condotta avrebbe dato fastidio a qualcuno, cosa che invece non ha scalfito il campione del mondo che ha dichiarato: "La vittoria di Sykes non fa altro che darmi ancora più carica. Lavorerò duramente prima di Aragon e cercherò di vincere”. Analizzandola da fuori in effetti i cambi di direzione di Sykes sono stati un pò al limite ma se vanno bene a Rea... Nel parco chiuso di Gara2, Johnny ha aspettato con sguardo cattivo il suo compagno di squadra, quasi volesse "picchiarlo"... In realtà gli ha dato la mano come si usa tra gentiluomini e sportivi...e chi ha orecchie d'intendere...intenda...
Bene le Honda con il suo giovane talento Van derMark terzo e quarto, con Hayden ritirato in gara1 e quinto in gara2 segno di una crescita della vetusta CBR. Ancora una volta la Ducati si è dovuta affidare a Davies (quarto e terzo) l'unico in grado di avere una strategia di gara che possa portarlo a finire una gara dato che il nostro Giugliano, unico italiano in grado di stare la davanti, ha pensato bene di gettare alle ortiche Gara1 e di rimanere nell'ombra in Gara2. E' sicuramente bello essere considerato un talento, meno bello è essere considerato poco costante perchè i mondiali si vincono anche accontentandosi, Guintoli docet. Le Yamaha ancora soffrono un pò di inesperienza ma il buon Guinters sa quando dare gas e quando accontentarsi del risultato. Mi piacerebbe parlare di Aprilia ma faccio fatica a giustificare una squadra che lascia un mondiale da vincente per essere ultima nella MotoGp. Bene Salvadori nel suo apprendistato, meno bene l'altro pilota (sammarinese e non italiano) che nonostante la sua lunga esperienza, arranchi sempre nelle retrovie. In buona luce anche il Team Althea con entrambi i piloti. 
Sicuramente il mondiale SBK non avrà ne il fascino, ne i nomi della MotoGp ma gli ultimi giri di Gara2 andrebbero fatti vedere anche ai "tifosi" di motociclismo giusto per fargli capire la bellezza di una gara in moto senza guardare bandiere e piloti. Prossimo round Aragon, pista molto tecnica e selettiva, terreno di caccia in passato per Davies. Vedremo... 

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