lunedì 21 maggio 2018

La legge di MM93, Le Mans 2018 #MotoGP

Doveva essere un anno interessante, combattuto, equilibrato viste le premesse dello scorso anno, eppure sembra che oramai sia già tutto finito. Dovizioso dice che la strada è ancora lunga ma intanto l'unica cosa che si allunga sempre di più (evitiamo i facili rimandi sessuali) è la distanza che c'è nella classifica generale. Se l'anno scorso Marquez partì in affanno quest'anno ad arrancare sono gli altri vittime di errori, scelte sbagliate, poca lucidità (forse) e strategie misteriose. Non hai a che fare con uno qualsiasi, ma hai a che fare con il numero uno, forse uno dei più forti nella storia del motociclismo. E così mentre le altre squadre cercano il bandolo della matassa in ogni settore, piloti, moto, reparto tecnico, ingaggi, Honda ha subito pensato di "bloccare" il suo pilota fornendogli un buon pacchetto che in mano sua diventa micidiale. Poche parole ma tanta sostanza: bravi! Quella che è mancata in Ducati, a mio avviso, forte di un buon pacchetto (forse il migliore) ma gestito in maniera un pò approssimativa. Dovizioso e Lorenzo una squadra vincente (anche senza gli acuti del maiorchino) nel 2017 ed oggi "turbata" da troppi discorsi da bar. In Yamaha addirittura stanno peggio con Rossi che chiede di essere ascoltato e Vinales che non riesce più ad essere quel top gun degno del suo nome. Con il massimo rispetto per la figura di Rossi, in Yamaha hanno preferito il marketing a risultati concreti dato che l'ultimo a vincere è stato proprio Lorenzo. A Valentino non puoi chiedere certamente di più ed anche il terzo posto di ieri vale oro colato. Menzione a parte merita Zarko che dopo una stratosferica pole position ha buttato via la gara a pochi giri dall'inizio, complice anche una troppa voglia di vincere, nel suo caso più che mai giustificata. Chi invece sta ancora battendo la testa sullo spigolo è Andrea Dovizioso, vittima di un errore "stupido" ma nel momento sbagliato. Ora però i margini di errore di Andrea si sono assottigliati tantissimo perchè Marquez è a oltre due gare di vantaggio. Bene invece il Team Pramac con un ottimo Petrucci (secondo) e un buon Miller (quarto) autori di due gare "mature", tanto è che in classifica mondiale entrambi i piloti sono avanti ai due ufficiali. Uno dei due sarà la futura guida ufficiale Ducati? Gara alla fine noiosa con l'unica menzione d'onore a Crutchlow che dopo il colpo di Sabato si è portato a casa uno stoico ottavo posto.
Il futuro pilota Ducati Bagnaia invece brilla in Moto2 con un'altra gara imperiosa che ha stroncato sul finale la resistenza di un Alex Marquez "segugio" ma mai veramente in partita. Sul terzo gradino troviamo Mir, scalpitante come non mai sin dalle prime battute, da tenere d'occhio per il prosieguo. Ma il premio più grande, oltre al vincitore, va a Vierge partito ultimo e arrivato quinto in una bella e grintosa rimonta.
La Moto3 invece (a mio avviso) ci ha riservato una brutta pagina sulla gestione della corsa da parte della direzione gara. E' vero che in Moto3 gli spiriti sono bollenti e che in branco sembrano uno sciame d'api, ma non puoi sanzionare un pilota per 1.3 secondi durante la gara per poi farli riscontare alla fine quando questi (erano più d'uno) sono in bagarre per la vittoria. In questo modo si crea un gruppo che non è un gruppo e i piloti si trovano a battagliare con un pilota che virtualmente non è li. L'unica cosa sensata è di far cedere una posizione o di far fare un passaggio dai box, oppure prendere una decisione a fine gara. Se poi a Le Mans il problema è il taglio delle varianti converrebbe (visto che sono asfaltate) di creare dei "percorsi obbligatori" obbligando il pilota ad una manovra "più stretta". Stratosferico il decollo di Kornflei sulla moto del povero (e bischero) Bastianini. Numero da annali!
Ultima considerazione sulle scimmie fischianti e ululanti sotto al podio (sempre i soliti) sinonimo di un mal costume sapientemente gestito dai soliti: mi raccomando fischiate tanto anche al Mugello, almeno Marquez andrà ancora più forte! Ciao belli, ci si vede al Mugello!

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