lunedì 8 ottobre 2018

Quando il gioco si fa duro... #ThaiGP 2018

...i  duri giocano. Cosa altro dire di Marquez? Se mai ce ne fosse bisogno ha dimostrato di essere il numero uno in tute le situazioni e per essere un grandissimo numero uno ci vogliono avversari degni. Negli ultimi due anni quest'avversario porta il nome di Andrea Dovizioso, non un pluricampione ma un tipo tosto che ha fatto brillare ancora di più la stella Marquez per poi brillare di luce propria e non riflessa. Purtroppo nella rinuncia di Lorenzo la gara ha perso uno dei suoi protagonisti ritrovando però un pò di smalto nel duo Yamaha rivitalizzato (forse) dai massaggi thailandesi. Terzo Vinales, quarto Rossi e addirittura quinto Zarko...non male per una moto con tanti problemi.Come sempre la gara è stata viziata da il solito andamento lento dei primi giri (e non solo) e questo ha permesso al gruppo di rimanere compatto tant'è che ci sono stati 10 piloti all'arrivo in 11 secondi. Certo niente a che vedere con il duello Marquez-Dovizioso ma se vogliamo trovare del buono in questa MotoGp soporifera... Il duo di testa ha veramente il monopolio delle gare sia per atteggiamento sia per la grinta di entrambi i piloti anche se lo spagnolo è veramente di un altro pianeta. Complice una serie di sfortunati eventi per Ducati poteva essere l'anno giusto ma hanno buttato tutto al vento con una serie di scelte e dichiarazioni che potevano benissimo essere evitate con una gestione più intelligente. 
Escludendo le gesta dei vincitori e vinti al mondiale non resta che buttarsi sul gossip, sulle presunte crisi di una marca che, per voce del suo direttore sportivo, vorrebbe far spostare l'oraro delle gare alla "mattina" perchè la loro moto rende meglio dopo la colazione. Episodi e frasi brutte che sviliscono il nostro sport fatto di piloti dove non hanno bisogno della giustificazione dei genitori per non fare un esercizio o non andare a scuola. A Motegi in casa Honda Marc avrà la possibilità di mettere il suo quinto sigillo in MotoGp, il settimo della sua (ancora) corta carriera, avendo vinto contro avversari tosti che portano i nomi di Lorenzo, Rossi, Pedrosa, Vinales e in ultimo Dovizioso, un dato molto importante che in molti evidentemente ancora trascurano. 
Il commento sulla Moto2 e Moto3 non è pervenuto in quanto impossibilitato a vedere le gare. Bene per Bagnaia che allunga su Olivera in Moto2 mentre la sfortuna colpisce il povero Bezzecchi falciato da una caduta del connazionale Bastianini. Martin, ancora una volta sfortunato (un'iniezione ha toccato il nervo del braccio), riesce a metterci una pezza arrivando quarto e allungando nel mondiale. Arigartò (non so come si scrive) a tutti voi in preparazione di un bel sake giapponese!

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