giovedì 13 novembre 2014

Invidia penis

Serve più averlo grosso o saperlo usare? Serve più la tecnica o la forza? Archimede diceva: "Datemi una leva abbastanza lunga e un punto d'appoggio, e vi solleverò il mondo."
Nel mio lungo percorso formativo nella scuola della vita, una buona parte delle leve, mi sono state fornite dall'esperienza quotidiana, dall'ascolto e il rapportarsi con gli altri. Guardiamo con telescopi l'infinito universo, con i microscopi il mondo più piccolo, buchiamo montagne, costruiamo dighe, ma non siamo mai riusciti a risolvere il più grande dei misteri: le donne!!!
Se abbiamo buona memoria tutto nasce da "quando il sesso comincia a pigliare visione nella pentola dell'omo, incomincia a bollire ni cervello erotico...", ovvero quando da adolescenti sentiamo quel richiamo, quel tam tam che ci pervade, e veniamo trasportati, come sotto ipnosi, verso il lato oscuro della forza. Principi, capi di stato, scienziati, luminari, tutti passano per di lì, la conquista di vette, di nuovi territori fino alla più epica delle battaglie dove anche il più valoroso dei guerrieri Achille, perse la vita nella battaglia di Troia, scaturita per la sottrazione di Elena, cognata del re spartano Agamennone. Pensiamo anche a Dante, Leopardi, Foscolo, autori di poemi, di poesie, addirittura fino ad arrivare ad un pessimismo cosmico,... Un pò come la pubblicità della Vodafone: tutto ruota intorno a....
Però c'è un altro problema che attanaglia noi maschietti, un problema, che poi problema non è, ma che influisce a livello psicologico, fino a creare veri e propri "casi", vere e proprie sudditanze: le dimensioni dell'apparato riproduttivo, la ormai celeberrima e famosa invidia penis. Essendo il nostro un mondo che è nato sulla comunicazione visiva, sin dai tempi antichi l'esternazione di qualcosa di "più grosso" portava potere, come ad esempio la filosofia nel costruire palazzi grandi per poter intimidire il pellegrino in visita, l'esternazione di grandi copricapi come simbolo di comando, oppure esternare il proprio sesso come avviene per gli uomini proboscide in Africa. Ovviamente, nelle società moderne, andare in giro con il pendaglio di fuori per stabilire chi possa essere il capoufficio, o il responsabile di una ditta, non è pensabile, però nella comunità degli uomini, a chi viene additato come "zampa d'orso", viene sempre conferito un certo timore revenziale. Ovviamente già sento il coro dei "noooo, ti sbagli, ma che dici...", ma pensate che durante una battaglia contro i giapponesi (mi scuso per la mancata citazione della stessa) gli americani "bombardarono" un città con dei preservativi extra large, e senza andare troppo lontano nel tempo, durante uno dei suoi comizi l'On.Bossi tuono dal pulpito che quelli della Lega ce l'avevano duro.
E qui entra in gioco il dialogo con la donna, quel dialogo che tanto manca, ma che risolverebbe tanti problemi a chi basa la sua vita sulle apparenze e non sui contenuti. L'anonima commentatrice diceva che non era importante il "quante volte" o il "come ce l'hai" ma importava come lo facessi, perchè è da i preamboli che nasce il vero erotismo, la vera eccitazione, e non dal pensiero che tu possa essere uno stallone da monta... Recentemente ho visto delle interviste a delle porno stars che affrontavano il problema dei rapporti sessuali. Cavolo, mi sono detto, una che fa sesso due volte al giorno ha dei problemi? Ebbene si! Loro non chiamano sesso quello che fanno sul set, ma lavoro. L'amore è unico, e non importa se lo fai 2, 3, 10 volte al giorno, ma importa con chi lo fai, magari nella semplicità delle dimensioni, nella penombra della camera dove la pancetta si vede meno, ma sancito da carezze ed effusioni che nessun Rocco Siffredi di turno ti potra mai dare... E allora buttiamoci alle spalle l'invidia penis e pensiamo ad essere più noi stessi, con i nostri limiti e difetti, ma con quella carica erotica che sappiamo dare quando una donna ci fà battere il cuore... Certo che a volte qualche fredda mattina, o dopo una giornata di lavoro, il nostro "attrezzo" sembra più uno sharpei che un creatore della vita... ma va bene così, tanto all'occorrenza sa sempre cosa fare, e se ci mettiamo del nostro ci fa anche fare bella figura...
Non esistono mezzi per averlo più grande, ma c'è un mezzo per essere grandi amatori, ed è la semplicità di essere noi stessi, apparire per quello che siamo, amare per come ci viene da dentro, e solo allora otterremo dalla donna la sua sincerità e il suo gradimento... ed il suo vero godimento.... Donna!, tu che hai letto la follia di queste poche righe, condividi il mio pensiero, o ti celi ancora dietro il tuo atavico rossore?

11 commenti:

  1. Visto che possiamo essere anonimi, il rossore non trapela neppure.
    Io sono daccordo con te Max, ma questo naturalmente è personale.
    A pochissime donne ho sentito dire che il grosso attira (2 su 10)!!!
    Il farci sentire uniche anche solo con uno sguardo, è il massimo.
    Ti faccio io una domanda e vado sul personale; siamo cambiate così tanto noi donne negli atteggiamenti dafarVi rinunciare all'approccio pensando ad una risposta negativa? E' la seconda volta in pochi mesi che l'uomo conosciuto quando arriva il momento anche solo dell'appuntamento vero si ritrae.
    A parte tutti i problemi di routin, lavoro, età, cultura.... ma perchè non siete più Voi uomini a fare il primo passo??? Cos'è che Vi spaventa?Probabilmente ci vedete emancipate, ma il primo passo sarebbe carino venisse da Voi! Aquila

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  2. Nel tuo post scrivi "....ma non siamo mai riusciti a risolvere il più grande dei misteri: le donne!!!"
    Praticamente la risposta l'avete già trovata...anche se non penso che sia corretto dire che le donne sono uno dei più grandi misteri...siamo razionali, ma anche sognatrici, tendiamo ad idealizzare forse troppo il nostro uomo ideale e magari perdiamo di vista la realtà...ma non siamo "misteriose", nel senso che non riusciamo a farci comprendere.
    Allora, dirai, siamo noi maschietti che non riusciamo a capire a fondo le donne? A non capire i loro desideri?
    Nel tuo post hai citato esempi come Achille, Dante, Foscolo, uomini che hanno esternato alla loro donna "ideale" il loro amore, senza che questi si siano posti l'annoso dilemma, un probabile rifiuto...
    Quello che mi chiedo e che si chiede anche Aquila a quanto leggo, è il perchè di tutta questa vostra titubanza, quando poi tutto quel che ci circonda è un incitamento al chi ce l'ha più duro e più lungo...forse l'essere spavaldi nell'eclamare le proprie doti fisiche (non parlo di quelle amatorie perchè non rientra nell'argomento) vuol essere sintomo di timidezza maschile e di titubanza?
    Uomini, siate uomini...e non caporali! come diceva il grande Totò...fatevi avanti e non abbiate paura!!!:-))
    D.

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  3. Cara Aquila,
    viva la sincerità, anche se secondo me, un pò rossa sei diventata...:-) Voi donne siete molto cambiate, o almeno, questa sorta di emancipazione non ha giovato ai rapporti interpersonali. Chi ti scrive non ha grossi problemi di comunicazione, ma riconosco che non è facile comunicare con voi. E' l'approccio fisico che disturba. Ecco perchè vanno di moda le chat, sms, etc... Se siamo ad una corta distanza e ci notiamo, perchè non farsi dei piccoli cenni di assenso per poi interagire? L'appuntamento con una donna/uomo la prima volta è super stimolante, non perchè si pensi al dopo, ma perchè ti puoi rimettere in gioco, puoi esplolare una personalità nuova... Forse il tuo cavaliere era solo interessato a te al momento e poi ci ha ripensato... Certo non è elegante illudere... Il primo passo a volte è anche un sorriso, o un occhiata furba, ma spesso voi donne la cestinate... Qual'è, secondo te, la strategia migliore per agganciarsi? Che cosa vorresti che facesse un uomo? Che cosa faresti te?

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  4. D, ho visto solo dopo il tuo commento...
    Io sono sempre stato un grande accusatore della mia "specie". Accuso perfino chi va all'est a beccarsi donne bellissime che per fame (e parlo di fame vera) raccatterebbero anche il più insignificante degli uomini. E loro poi si pavoneggiano per il corso sentendosi belli... Un'attenuante gliela voglio riconoscere: se non corrispondi a canoni di bellezza e clichet (penso si scriva così) sei fuori. E allora Rolex, Mercedes, vestiti firmati... Ma per chi non ha i soldi come fa a farsi avanti? Lo sai quante volte ho tentato un approccio a distanza con un occhiata dall'occhio ceruleo, sopracciglio alzato, sorriso appena accennato? Per chi mi vedeva dall'esterno aveva l'impressiona che avessi un emiparesi!
    Io dico di farsi avanti reciprocamente, un segnale io, uno te... Facile farlo dalle pagine di un blog, fatelo "dal vivo" se vi riesce...

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  5. Gli uomini fanno bene a preoccuparsi non solo della prestazione ma anche del mezzo ... poichè alla donna non le è indifferente la Sua fisicità! Non siamo ipocrite! La testa conta, il romanticismo pure, l'ars amatoria non ne parliamo... e Lui?
    Come per altre cose anche per Quello l'occhio vuole la sua parte, perchè non deve essere così? Lo è per il corpo nel suo complesso, lo è per il viso, lo è per tutte quelle cose che guardarle fa piacere non vedo perchè non deve essere per Quello! Vanno bene tutti gli altri discorsi profondi e romantici ma non prendiamoci nè prendiamoli in giro i maschietti! Ci importa come il loro Lui si presenta...che poi siano più importanti altri aspetti e che sappia funzionare bene è un altro discorso ma ripeto non siamo indifferenti al Suo aspetto! E fra donne se ne parla... ho sentito chi è scappato con scuse banali dalle situazioni dopo aver iniziato un approccio definito deludente e il motivo erano le Sue dimensioni (ovviamente parlo di incontri e approcci casuali)!
    E poi, oltre l' occhio esigente c'è anche il discorso che se Lui ha il Suo "giusto peso" la donna sente di più! Sì è vero la donna vuol sentire tanto con la testa, tanto con il cuore, tanto con un "solo sguardo tutto per lei", vuole sentirsi "unica" e amata come non mai ogni volta che.... ma Lui? Lui c'è, ci deve essere, è importante che ci sia e come fa sentire la sua presenza!!!!

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  6. Cara focosa anonima o anonimo, gran degustatore dell'ortaggio per eccellenza... Le tue parole testimoniano una passione per l'arte niente male... Spinto dalla più curiosa delle domande allora ti dico: c'è una misura per cui tu rifiuteresti un rapporto sessuale, oppure durante una cavalcata ti immagini un bel collo di papero, o tenti di avere il meglio da quello che hai sottomano? C'è uno studio che rivela una dimensione minima per il godimento femminile pari a 7 cm circa. Ovviamente capirei la frustrazione della malcapitata, qual'ora l'uomo di una splendida serata passata a cena, si rivelasse un pò "corto" di argomenti... Eppure, la mia oramai ventennale esperienza, mi ha sempre portato a delle discrete prestazioni, pur essendo normo dotato, e l'uso smaliziato dell'attrezzo, a non rimpiangere di averlo più grosso. Siccome la tua descrizione è molto interessante, vorrei sapere da te la differenza, in termini fisici, tra un normale e un extra large, che cosa in realtà puo differenziare i due uomini che comunque alla fine ti hanno fatto godere... Ti attendo senza veli mio anonimo commentatore!!

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  7. Beh,furbacchione, ti concedo un po di rossore! Dunque, prima, vorrei esprimermi riguardo all'anonima dell'"indifferenti all'aspetto"! Certo che l'aspetto fisico conta. Il primo approccio qualsiasi si la scintilla che ti scatena la rivoluzione dei sensi è sicuramente il fisico (resta inteso però che a me può far piacere quello che a un'altra può far allontanare).Il fatto è che Max ha impostato il discorso sulle dimensioni e io ribadisco che non'è la lunghezza ne la grandezza a fare differenza.
    per enbtrare nel personale non'è la strategia iniziale che non mi convince è il seguito.
    Se donna e uomi si incontrano e "fisicamente" si attraggono, instaurano quell'aggancio, qualsiasi esso sia, xchè non si possono superare quelle barriere di : età, problemi di lontananza, di lavoro, di pensare che magari lui o lei si potrebbero attaccare come piovre all'altro e non potersi poi districare senza far soffrire l'altro? Cosa vorrei io? Magari soffrire dopo, ma stare bene nel momento, altrimenti mi frego due volte no??? Ragiono troppo da uomo? Aquila

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  8. Dimensioni, aspetto fisico, dare e avere, fisicità del rapporto...tutto ciò, per il mio pensiero personale, è secondario...ma qui si sta comunque andando fuori tema dall'argomento del post originale. Personalmente parlando, ovviamente!
    A mio parere, la manifestazione dell'attrezzo maschile così accentuata come in alcuni casi succede, è simbolo di insicurezza nel rapportarsi con l'altro sesso. Mi spiego meglio: oggigiorno si parla tanto di comunicazione, rapporti sociali, rispetto per la comunità...ma una sana e semplice chiaccherata fra uomo e donna, un confronto di idee e pensieri, ci sarà mai???
    Si parla tanto di "farsi avanti", sia per gli uomini che per le donne... a volte ci può cogliere all'improvviso la timidezza, se quella persona la riteniamo speciale e particolare, a volte quella stessa timidezza ci fa commettere degli errori, banali, ma pur sempre errori.
    Si parla tanto di "cogliere l'attimo" e del "chi se ne frega del dopo, meglio godere ora..." ma siamo poi veramente convinti che "dopo" sia come ce lo siamo immaginato???
    L'uomo pensa che la donna possa essere soddisfatta, sentirsi amata, solo con un "buon utilizzo" dell'attrezzo???
    Se così fosse, non esisterebbe l'amore, ma solo il sesso, e se anche esistesse solo il sesso, sarebbe alquanto squallido sentirsi considerare da parte degli uomini degli "stalloni da monta" e da parte delle donne....tralascio i termini.
    Tutto questo però è solo il mio personale parere.
    Aggiungo solo una piccola considerazione: uomini, non riducete il fare l'amore come un semplice esercizio fisico nel quale sfogare la propria energia, fate l'amore con la passione e l'intensità del vostro cuore e rendete unico il momento; donne, non rinunciate alle occasioni ma allo stesso tempo non rendetele superficiali, lasciatevi amare...un pò alla volta.
    Scommetto che scatenerò tuoni e fulmini!!!!:-))
    D.

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  9. ciao sono la "focosa anonima"che deve rispondere a massimiliano.
    Intanto ciò che per te è normale per me potrebbe essere anche molto poco! Ovviamente in quel preciso momento cerco di trarre il meglio da quello che c'è...
    Se entrambi mi hanno fatto godere? Sì ma con quello meno fortunato la goduria è dipesa soprattutto da un coinvolgimento emotivo non indifferente unito ad una passione senza precedenti che incontri una volta sola nella vita, annulla le distanze, niente e nessuno può mettersi nel mezzo, tutto diventa effimero al confronto, ebbene sì pure Lui! Ma ripeto il coinvolgimento era ai massimi livelli ... niente di terreno!

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  10. Non ho troppo tempo, per cui, dopo aver letto l'articolo di riferimento, sono riuscito a dare una breve scorsa agli interventi, leggendo compiutamente solo il primo, nel senso del più recente.
    Non contano le misure...beh, credo sia un discorso un pò riduttivo.
    Non contano a certi livelli....nel senso che non hanno più molto senso oltre una certa soglia, la soglia limite per la soddisfazione effettiva e compiuta dell'altro sesso.
    Inoltre non viene valutato il fatto, la circostanza che ci sono varie tipologie di donne; ve ne sono alcune che sono molto cerebrali per cui effettivamente una misura piuttosto che un'altra non è determinante, purchè "accettabile". Nell'altra categoria ci sono le donnefemmine, quelle per cui gli l'amicizia biblica è un fattore di partenza e non di arrivo, motivo per cui la soddisfazione è il primo elemento di valutazione, e nei parametri di "gradimento" vi è senza dubbio la dimensione.
    Rispondo per concludere all'intervento qui di fianco cui facevo riferimeno. Mi dispiace leggere che gli uomini si tirino indietro all'appuntamento "vero"; credo tu sia stata semplicemente sfortunata, oppure nella selezione che hai operato, hai optato inconsapevolmente per soggetti che avevano questa caratteristica intrinseca che ti si è rivolta contro.
    Penso che l'uomo in genere sia predatore e in quanto tale.... non può diventare preda...se non in rari e sporadici casi.
    Scappo, il lavoro mi chiama...ma non mancherò di intervenire nuovamente...e molto presto.
    Un caro saluto all'ideatore del Blog, con la speranza che si rimetta presto.

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  11. E brava la mia focosa anonima, dai dai sei arrivata al punto cruciale. Anche te allora sei stata colpita nella testa, ma non con un bacchiolo! In sostanza era quello che volevamo intendere un pò tutti, e l'"avvocato" in fondo ha sentenziato che a parte un range minimo e massimo, tutti rientriamo nella categoria buoni amanti.... vincolati dall'uso del cevello, che fa rima con l'uccello, per poter far qualcosa di bello! Scusate le rime, ma era il vate(r) che parlava! Certo anonima focosa, il tuo coinvolgimento extrasensoriale ti ha lasciato un bel segno, ed io sono un profondo assertore dei rapporti a quella maniera... Certo non è facile... Ripeto, sin dall'inizio, la provocazione del film "What women want" è un pò portare all'estremo quello che in realtà dovremmo fare: P A R L A R E di più per entrare in noi stessi. Di solito a me piace fare una domanda sulle fantasie sessuali, così anche a brucia pelo. Nessuno mi risponde mai sinceramente, ma non mentre siamo "li", ma anche al di fuori... Siamo chiusi in noi stessi e non è vero che siamo tanto cacciatori, ma siamo anche prede, purchè esistano cacciatori donna! Ed allora vi lascio al titolo del prossimo post (in fase di realizazzione): Eros, fantasie e dintorni...
    A presto, anonimi e caldi internauti!

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