domenica 9 novembre 2014

Affari di famiglia, Valencia Motomondiale 2014

Finito! L'anno motociclistico ha definitivamente chiuso i battenti, e con lui l'ultimo titolo ad essere assegnato. In Moto3 trionfa il fratello di Marc Marquez, Alex (10) che gestisce un campionato contro un pilota sulla carta più forte di lui ma alla fine secondo per soli due punti. Se Marquez ha potuto contare sull'ottimo supporto della Honda e del campanilismo dei suoi connazionali (il cenno di Vasquez è stato un esempio) Miller (9.5) ha invece dovuto fare tutto da solo cadute comprese. L'unica speranza per l'australiano era proprio Kent (7), quel Kent che in Giappone ha fatto un pasticciaccio e che oggi poteva (condizionale) mettere dietro lo spagnolo. Alla fine Miller vince più gare ma il mondiale se lo prende Marquez e la Honda. La grinta e il volto scuro dell'australiano sul podio la dicono tutta sulla voglia di vincere di questo ragazzo, ma anche sul suo talento che domani approderà in MotoGp. Con una Honda open sarà difficile vederlo tra i primi, ma il cronometro ci darà il primo verdetto. Bello comunque il mondiale della Moto3 con case e motori diversi degni di una sfida "vecchia maniera". 
La MotoGp ha invece avuto un ulteriore risvolto sulla carriera della formica Atomica Marc Marquez (10+) che, in una giornata segnata da una breve pioggerella, si prende la sua tredicesima vittoria stagionale frantumando un altro record. Oramai le parole spese per questo ragazzo sanno di stantio e solo il futuro potrà dirci dove potrà arrivare. Secondo in gara e nel mondiale Valentino Rossi (9+) al suo secondo mondiale più bello dopo il 2004. Rossi quest'anno è partito da se stesso per arrivare lassù facendo vedere che con la preparazione e l'impegno l'età conta poco. E' stato il più Rossi di sempre il primo degli ultimi se al comando c'è Marquez. Chi ha invece deluso sotto l'aspetto agonistico è stato il suo compagno di squadra Lorenzo (8), mai costante per più di due gare e comunque incapace di reagire al confronto e il ritiro in gara lo ha dimostrato. Terzo in gara e quarto in campionato Dani Pedrosa (7) in un anno a fasi molto alterne. Se l'Honda doveva essere la moto da battere lui avrebbe dovuto arrivare secondo, ma di fatto la differenza l'ha soltanto fatta il suo compagno di squadra. Bene anche la Ducati (6) quarta e quinta con un lieve accenno di ripresa in vista del debutto della GP15 a Sepang l'anno prossimo. Il resto della compagine tra più ombre che luci in un campionato dove soltanto 4 possono permettersi la vetta, anche se dalle retrovie qualche accenno c'è stato. Oggi lo ha fatto Iannone (6) per 7 giri in testa per poi essere risucchiato in fondo complice una strategia sbagliata. Il resto persi con moto di serie B messe in pista per riempire le ultime 4 file dello schieramento colpa anche di un regolamento che stenta a decollare.
La Moto2 con il titolo già assegnato ha visto trionfare un buon Luthi (9) che ha beffato sul traguardo Rabat (9-) sempre più maturo e pronto alla difesa del n°1. Il Team MarcVDS (10) si può comunque consolare con il primo e secondo posto nel campionato del mondo e chissà che Redding sulla MotoGp non tiri fuori dal cilindro qualche prestazione maiuscola.
Domani già i test di approccio al 2015 e come sempre potremo ad iniziare ad avere un reale riscontro sui protagonisti della prossima stagione.
Ciao a tutti e grazie per avermi seguito per tutto l'anno!

Update: Leggete in fondo all'articolo di Matteo Aglio qui: come ho sempre scritto e detto per i ragazzi italiani che vorranno sfondare nelle corse il futuro si chiama Spagna relegando (giustamente) il CIV ad un campionato minore, ergo avremo ancora per tanti anni campioni spagnoli. Meditate gente, meditate!

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