sabato 26 luglio 2008

Le donne, ti amo e dintorni....


Nella mia breve o lunga esperienza di mediatore familiare, mi sono imbattuto spesso nel confrontarmi con situazioni che sulla carta non avrebbero trovato soluzione. Le coppie molto spesso si accapigliano per le "virgole" della vita, minando quello che è un pò il collante che dovrebbe tenerle unite. Questo concetto è attribuibile non solo alle coppie di fatto, ma anche alle coppie clandestine, quelle che "non esistono" ma che in realtà sono molto numerose. Certo l'analisi delle coppie "ufficiali" risulta più facile perchè comunque manifeste, mentre per le altre ho dovuto mettere pezzi delle mie esperienze personali, più le numerosissime situazioni che mi hanno raccontato, per stilare un profilo e avere qualche riflessione da fare.

Premetto che al contrario di qualche mio post "maschilista", vorrei cercare di capire, con l'aiuto delle internaute, il perchè di tanti atteggiamenti, e sopratutto, la chiave per capire il significato della parola: "ti amo".... Innanzitutto facciamo una considerazione sul verbo: è un verbo presente, quindi nel presente io sto amando te. Se passano tre giorni da quando si dice, "io ieri ho amato te, oggi ti amo", ma varrà anche per domani? Quando siamo ragazzini usiamo il verbo per sublimare, accentuare la momentanea unione, anche perchè si presuppone che sia il gesto più estremo per sancire la voglia di vivere questa nuova condizione che ci ha un pò "smosso" dentro. Con il passare del tempo tra i due ragazzini il "ti amo" si annacqua un pò e prende nuovo vigore con l'incontro tra due trentenni o giù di li. A trentanni quel ti amo ormai l'abbiamo già sentito qualche volta, e quando capita di innamorarsi, le infatuazioni giovanili, lasciano il posto ad un analisi un pò più vera del rapporto che stai per iniziare. Non sei più al primo bacio, non sei più alle prime carezze, non sei più al primo rapporto sessuale, perchè, bisogna ricordarlo, come recitava un ottimo Benigni 25 anni fa, quando il sesso comincia a pigliare visione nella pentola dell'omo e incomincia a bollire ni cervello erotico... bisogna buttare giù la pasta!! Si spera che a trentanni non si vada più nella città godente impreparati, ma un po di conoscenza verso quel percorso l'abbiamo acquisita.... E allora il ti amo diventa più maturo, più consapevole, più "vero", non che l'altro abbia meno valore,... Se non vi siete sposati con il primo ti amo, vi sposate sicuramente con il secondo, ed anche se siete indietro di 10 anni rispetto a chi si è sposato a 20 anni, il vostro è un rapporto nuovo, mentre il "loro" è già un pò logoro... Saltando di altri 10 anni arriviamo al ti amo quarantenne, quello forse più definitivo, quello più carico di passione, quello più consapevole... Vedendo il 20enne che si è già separato, il 30enne che è sulla fase del logorio, abbiamo un 40enne di due tipi: quello che trova l'anima gemella (fin'ora aveva un pò brancolato nel buio) o quello che ha una famiglia ormai consolidata, e "per caso" inizia a guardarsi un pò intorno... I più sfigati folleggiano con giovani ragazzine non italiane, pescate nella tristezza di una nazione della quale non conoscono gli usi, ma i costumi (la lingerie in questo caso), mentre le donne più sfigate vanno a pescare ragazzini o veri mandingo nei villaggi di tutto il mondo. La seconda tipologia, quelli con un pò più di classe, si confronta con il prodotto locale e instaurano un simpatico "rapportino" (per dirla alla Perozzi). Ovviamente nel caso degli sfigati, il ti amo non è diretto a loro, ma bensì al portafoglio e a un posto nella nostra penisola. Nel secondo caso, il rapportino a volte sfocia in un amore vero, che non avevi preso in considerazione, però te lo trovi un pò come una tempesta tropicale. Qui il significato del ti amo assume forse il valore più estremo. Due "amanti" si amano o fanno solo sesso? Personalmente escudo il sesso, perchè comunque ritengo il fare l'amore un atto "poetico", comunque un atto che mescola la passione, l'amore, la complicità. Per altri, essere amanti, significa trovarsi, sfogarsi e tornare da dove siamo venuti, quindi escluderei a priori il "ti amo". Ma amare l'amante è blasfemo? No, se accetti le rogole del gioco... E qui, dal punto di vista femminile, casca un pò l'asino... Statisticamente, la donna amante, quella che ama per intendersi, utilizza un pò a sproposito il ti amo, non perchè non ci crede, ma perchè a quel ti amo associa un diritto di prelazione e di esclusiva che non potrà avere, perchè il rapporto è clandestino... L'uomo, forse più realista, non nega l'amore, ma non pretende più di tanto, anche perchè, quel rapporto nato per una passione e piacere, non deve portarsi dietro tutto il retaggio che c'è nell'ambiente familiare. Il rapporto tra due amanti (non ganzi!!) deve essere come un oasi nel quotidiano deserto, un oasi dove il tempo si ferma, dove entrambi leniscono delle ferite interne, dove entrambi vivono quel segreto chiamato amore, del quale nessuno dovrà aver notizia, e del quale loro sono gli unici custodi... Questo per molti risulta difficile, perchè comunque da quell'oasi non vorrebbero mai uscire... Ma proprio per apprezzare l'oasi che bisogna fare un pò di deserto... Quando ci gustiamo più le cose? Quando le desideriamo e le otteniamo a fatica, oppure quando le abbiamo a portata di mano? Desiderio, la parola che proviene dal verbo desiderare, sperare di avere, è questo che produce il pensiero, l'aspettativa, il piacere di stare insieme... Il "tutti i giorni" lo vivi già... ma quando hai veramente sete pensi solo alla frescura dell'oasi... Donne, non sciupate le oasi della vostra vita, abbeverate il viandante, mondatelo e mondatevi delle vostre ansie, e impedite che il deserto renda arido il "ti amo"....

Amorevolmente vostro.

8 commenti:

  1. Ohh.... tu che dai consigli sull'Amore!!!! Come siamo ridotti male!Certo sei proprio pieno di te e non mi stupisco che ti abbiano lasciato da solo nell'Oasi! Bell'esempio che sei per i giovani!! Bravo, questo indica grande maturità!

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  2. Io non do consigli. Consto. Meglio soli che male accompagnati mi verrebbe di risponderti, ma non mi abbasso ad una mera polemica con chi non conosco... Ti auguro che nella vita tu trovi tutte le risposte, quelle che ancora io devo trovare... Non smetterò mai di cercare l'oasi... i miraggi non mi interessano, e se poi non la trovo, vuol dire che mi sarò sbagliato, e quelle o quella che posso aver trovato era soltanto una grande bugia... A presto...

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  3. Visito ogni tanto il blog di Max. Trovo interessanti gli argomenti trattati, non sempre condivisibili, ma interessanti. Ho trovato anche commenti carini e non, senza per questo voler giudicare chi scrive. Dissento sul primo commento di anonimo di questo post, evidentemente frutto di una sofferenza interiore... Credo che l'autore abbia posto un problema interessante, focalizzando quello che non vogliamo confermare, ma che in realtà è un fenomeno vissuto da molti di noi: i rapporti interpersonali o clandestini. L'intento non era dare consigli sull'amore, caro anonimo/a, era svegliare chi vive d'amore "rubato" e di farlo riflettere... E' proprio dalla sua testimonianza, diretta o indiretta, che i giovani devono imparare... Le tue sono parole immature, di chi vive con l'astio dentro, e ti scagli con chi ha il coraggio di esprimersi senza veli. Nella sua risposta c'è tutto lo spirito dell'autore, sempre in cerca di scoprire... Tu anonimo/a giudichi e basta, perchè giudichi senza giudicarti?... Sono le persone come te, "piene di se", non chi si mette in gioco... Sono forse false le situazioni descritte? Non credo... Una domanda la faccio volentieri a Massimiliano: perchè pensi che le donne sbaglino nella "gestione" dell'oasi?
    Barbara

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  4. Ciao Barbara, grazie del tuo commento. Le donne hanno una gestione diversa dell'"oasi" non nella sua totalità, ma nel focalizzare bene lo scopo dell'oasi. Ovviamente non è un discorso riconducibile a tutte, però diciamo che la donna tende a non scindere oasi e vita privata. Certo sto parlando di un oasi costruita intorno ad un sentimento vero, una passione, non un mero sfogo fisico. Quello si chiama "trombare" o "scopare", che a mio avviso va lasciato stare ai soliti noti. Avere un rapporto extra non significa gettare tutto alle ortiche, ma significa valutare quello che la vita ti offre in quel momento, accettarlo se credi, viverlo intensamente... Tutto il resto è noia... Ecco voi donne tendete un pò a portare nel rapporto "extra", dopo un pò, la noia della vita quotidiana, dimenticando quei bellissimi momenti dell'inizio, quando eravate solo voi due... E' una scelta... Io credo che l'amore non ponga vincoli "numerici"... Tutto sta a capire cosa vogliamo... dall'amore... Non credi?

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  5. bhè, vorrei solo farti una piccola domandina: tu ami in questo momento?e ami il possibile che hai, o l'impossibile che non puoi avere??spero di avere una risposta...

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  6. Ribaltiamo per un momento tutte le opinioni, sarebbe il caso di dire"Gli uomini, ti amo e dintorni..." Vorrei rispondere via via ai vari commenti di questo post per poi arrivare a rispondere anche all'autore.
    Innanzitutto anonimo/a, la domanda che hai posto non potrà mai avere risposta, sarebbe troppo bello che chi si sente preso/a in causa possa rispondere così chiaramente come tutti ci si aspetterebbe...e poi in fondo pensi che sia veramente rilevante il sapere se è o non è innamorato? Alla luce di quanto si dice, per ben generale che sia il discorso, non credo che i sentimenti trattati possano essere definiti Amore...
    Il commento di Barbara che risponde al primo commento di anonimo: molto sagace e perspicace, come fai a sapere che le parole lasciate siano dettate da una grande sofferenza interiore e come fai a stabilire che voglia giudicare? Parli di riflessione per chi vive di quell'amore rubato...ne sai qualcosa? Hai mai provato a restare da una parte a guardare l'uomo o la donna dei tuoi desideri da lontano?
    Vedi è facile puntare il dito contro qualcuno di cui non si sa l'identità e stabilire quanto possa essere pieno di sè, ma puntarsi il dito contro e fare i conti con la propria coscienza è altrettanto facile?
    Infine l'autore: belle parole, ottima analisi ovviamente dal punto di vista maschile nei confronti delle donne. Ma supponiamo per un istante che questo post possa essere scritto da una donna e qui si ritorna a come ho cominciato il mio commento "gli uomini, ti amo e dintorni...."
    In linea di massima posso essere concorde sul fatto che da ragazzini dire ti amo possa essere una delle frasi più sublimi, un ritornare alle favole delle nonne al miraggio del principe azzurro che sul cavallo bianco salva la principessa di turno...e vissero tutti felici e contenti; ma si sa, la vita insegna che le favole esistono solo per far dormire i bambini, finchè un bel giorno ci si sveglia e ci si accorge che non esistono principi, non esistono principesse e non esiste un "per sempre"....
    Parli del ti amo a 40 anni, del fatto che, per monotonia o per la noia di vivere la solitudine o la vita di coppia di tutti i giorni, si cerca l'"extra"....e hai dato 2 veritieri esempi di come l'uomo (bada bene, l'uomo) cerca consolazione....pensi che siano tanto distanti l'uno dall'altro gli esempi che hai dato? A mio parere, al di là che possano essere storie di una o più notti, che possa essere straniera o meno la ragazza, che possa essere più o meno interessata al portafogli, non mi sembrano tanto distanti l'una dall'altra; parli di un "rapportino" (detta così è desolante l'immagine che dai delle donne, e forse anche degli uomini) che magari può sfociare in qualcosa di più (sicuro???), in una passione che ti travolge, ti appaga...
    Però...eh si c'è un però, a detta tua la donna non si accontenta del "rapportino" ma cerca di instaurare un rapporto quotidiano e fa entrare la "noia" della vita privata in quello che doveva essere un'"oasi" a cui abbeverarsi nei momenti di stanca.
    Non mi sembra tanto diverso dalla situazione di chi ha rapporti occasionali con le straniere di turno, detta così....
    Che lo faccia una donna o un uomo poco importa, ma non c'entra un bel niente il significato dell'amore in quello che potrei definire, un vedersi quando si ha voglia e poi rivestirsi e tornarsene tutti e due nelle proprie realtà di tutti i giorni.
    Quello è solo fisicità, l'amore è ciò che nasce dal cuore, non è paragonabile con l'atto in sè. A volte può essere gioia, a volte può essere doloroso amare...desiderare qualcuno/a che sai di non poter avere accanto a te magari si desidera che ti dica anche solo una parola di conforto, anche solo per sentirsi dire "ehi ci sono", per sentirsi dire "oggi sei bella/o", per sentirsi dire "mi manchi", ....pochi uomini/donne sanno farlo, pochi uomini sono coscienti del fatto che esiste una qualche sensibilità da qualche parte nel loro cuore e quando sono innamorati la lasciano tirare fuori....e poche donne accetterebbero di vivere nell'ombra, accettare i compromessi e sperare che il giorno della fine venga il più lontano possibile...
    Cos'è per te seriamente l'amore?
    Nelle tue esperienze di mediatore familiare hai spiegato alle coppie di turno il tuo significato dell'amore? Perchè non ce lo spieghi qui?
    Lo so che esistono tanti tipi di amore...ma qui si parla del più sublime, del gradino più alto della scala... e soprattutto, cos'è che un uomo, visto che l'autore è un uomo, può volere dall'amore?
    Penso che resterà senza risposta questo mio commento...ma in fondo, possono essercene ancora di risposte? D.

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  7. Cara D., che dire i tuoi commenti li ho sempre approvati. Volevo lasciarne uno mio stamani, ma mi associo al tuo e aggiungo solo che secondo me la donna vive tutto più intensamente e le emozioni sicuramente ne sono al primo posto!!!

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  8. Secondo me è un dato di fatto che le donne vivano tutto più intensamente, faranno un errore? non credo...l'intensità di un bacio carico di amore e passione è maggiore di un bacio chiamamolo "normale"...non vorrei sfociare nelle volgarità....
    Lascio un pensiero trovato in rete, bello, almeno per me:
    - Ti amo" è una promessa. E' quella parola che esce dalla bocca quando senti nel cuore un calore fortissimo, un'emozione che ti riempie il corpo, la mente, che ti sazia senza mangiare, che ti disseta senza bere.

    "Ti amo" è una certezza, perchè non si decide d'amare si ama e basta. E' un'istinto incontrollato e incontrollabile, è un sentimento che non ammette ragione e ragionamenti. Chi ama non pensa, non ragiona trova bellissime cose insignificanti come una telefonata, una lettera, un fiore lasciato sul cuscino. E' una folata di vento imprevista e imprevedibile che ti colpisce e sparpaglia le pagine della vita .

    "Ti amo" è anche amarezza, perchè chi ama desidera, chi ama sogna, chi ama piange. -

    Che dite spiega bene il significato della parola ti amo dalla parte femminile? Io credo di si....ma la domanda resta: la parte maschile sa amare così?
    Risponderà mai nessuno? :-)
    D.

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