domenica 25 agosto 2013

Il predestinato, BRNO 2013

L'avevano già scritto tutti qualche mese fa ma per essere chiamati tali occorrono verifiche sul campo com'è vero che una rondine non fa primavera. Ebbene Marc Marquez con la sua quinta vittoria, la quarta consecutiva può essere dichiarato tale ma non dal numero delle vittorie ma per tutto quello che fa quando è in sella alla sua Honda RCV. Ogni staccata, ogni curva, ogni sorpasso è frutto di una strategia precisa che non lascia nienta al caso anche in caso di caduta (vedi Mugello). E' semplicemente così come il suo sorpasso ai danni di Lorenzo prima della esse in salita, punto veramente tosto da interpretare (chi vi scrive ci ha corso) ma facile se fatto dal giovane spagnolo. Predestinato significa anche essere su un'ottima moto, con un'ottima squadra, avere gli avversari più forti di sempre non al top della forma, anche se Lorenzo e Pedrosa non hanno mosso scusa alcuna, Marquez comunque li ha battuti e non per un distacco abissale ma per un vero duello. Voto 10 lo meriterebbero tutti e 3 perchè Lorenzo ha tirato fuori il suo miglior repertorio per tenere a bada Marquez, come nulla ha potuto Pedrosa. Brno è una pista vera, la più tecnica in assoluto, dove i sorpassi si fanno col calibro e i tre spagnoli hanno dato prova di grande maturità e classe. Il resto della compagnia solito copione con Rossi quarto in eterna battaglia con Bautista quinto e un Bradl indecifrabile sesto. Il resto semplici comparse comprese le Ducati A e B. Merita un discorso a parte Crutchlow che ha firmato una furibonda pole position. All'inglese possiamo dire tutto ma non quello che non si impegna. Le nera Yamaha clienti nelle sue mani diventa un ottimo mezzo, ma guidando sempre al limite è più facile sbagliare come ha fatto poi in gara. E a mio parere ha fatto anche bene a togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Questa è la mia prima vera pole visto che a Assen Lorenzo era fuori causa. Però considerando che i piloti ufficiali Yamaha hanno provato qui da poco credo che Lin Jarvis abbia sprecato i suoi soldi"
Peccato, un ottimo pilota andrà via da una squadra che ha in Lorenzo delle certezze e in Rossi forti dubbi.
Nella Moto 2 ritorna alla vittoria un vecchio leone Kallio su un sempre più concreto Takahashi e un ritrovato Luthi. Anche se solo ottavo io continuo a credere in Scott Redding un pilota molto combattivo a discapito di una mole da MotoGp. Eppure non è il nome che risuona per il passaggio alla classe regina e questo sicuramente dipende dal suo scarso portafoglio. Oggi le corse sono così vedi anche la vicenda Pesek. Domenica prossima MotoGp e Superbike con la speranza che dal cilindro esca qualche novità.

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