martedì 10 giugno 2014

Melandrikan, Sepang SBK 2014

Nella terra malese Marco Melandri sembrerebbe rinato. Ha preso la tigre (la sua Aprilia) e l'ha domata portandola alla vittoria, battendo per due volte sul filo di lana il suo compagno di squadra Guintoli. Marco voleva un Aprilia più sua, posizione in sella, feeling con l'anteriore, e l'ha avuta e ci ha vinto. Dire che sia tornato o meno è ancora presto ma sicuramente un segnale incoraggiante l'ha avuto. Al suo compagno Guintoli è mancato il guizzo finale, come da lui ammesso complimentandosi con Melandri (Guinters è un vero signore) ma con tale strategia e comportamento ha ridotto il suo svantaggio da Tom Sykes costretto al ritiro in gara 1 causa caduta del suo compagno di squadra. Si è in effetti parlato un pò del giovane Baz, sempre molto arrembante nella sua guida, un pò eccessiva forse trattandosi della prima curva del primo giro. Un comportamento simile tende anche ad averlo Melandri che quasi butta fuori Elias in gara 2. Alla doppietta Aprilia si è aggiunto un redivivo Laverty terzo (in gara 1) e un Sykes (terzo in gara 2) penalizzato nell'uso della mano a seguito del contatto con Baz. A parte il duello fratricida, la SBK malese non ha regalato gare emozionanti, ma comunque ricche di spunti per gli appassionati. Anche Ducati vive un dualismo analogo in Aprilia con Davies meno talentuoso di Giugliano (che partiva dalla prima fila) ma più avanti nella classifica generale, con gare accorte. Dopo i guizzi imolesi, Honda è ritornata su degli standard inferiori, ma il 2015 è alle porte e se è vero che le evo pagheranno 15 cv circa e che Honda e Ducati viaggiano quasi in quella conformazione...beh forse ci saranno nuove sorprese. Brutta la scelta della Malesia tra Dinington e Misano che ha costretto il circus ad un giro per il mondo. Misano sicuramente riporterà le gare ad un livello diverso con più pretendenti per la vittoria, anche se rimarrà ancora una pista Aprilia. Per concludere un plauso, peraltro già fatto anche in passato, a Biaggi versione commentatore, lontano anni luce dai proselitismi di Sky, rendendo la telecronaca interessante e ascoltabile. Bravo Max! ti aspettiamo in sella!!!

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