lunedì 4 giugno 2018

La prima di Lorenzo (la sesta al #MugelloGP )

Lorenzo finalmente! Dopo un anno e mezzo di tribolazioni è arrivata la vittoria numero uno del campione spagnolo su Ducati. Una vittoria del maiorchino mancava agli appassionati (non ai tifosi) perchè Lorenzo, che piaccia o no, è sempre un signor pilota con 5 titoli di Campione del mondo alle spalle. Ha vinto alla sua maniera stroncando gli avversari uno ad uno con la sua guida "alla Biaggi". Aveva chiesto una moto ergonomicamente migliore per vincere e così è stato. A fine gara però Jorge si è tolto diversi sassolini dalle scarpe e quello più grosso è rappresentato da un non tanto velato addio alla Ducati. Cosa non ha funzionato forse lo sapremo in futuro ma a mio modesto avviso a Borgo Panigale dovranno rivedere molto le strategie di gestione della squadra corse. I numeri parlano chiaro: Lorenzo è stato il primo pilota dopo Stoner a vincere nel minor tempo possibile con Ducati com'è anche vero che da quando è andato via in Yamaha la casa giapponese non ha più vinto nulla. Freddi numeri ma realtà dei fatti. Lasciarlo andare via significa mettersi contro un signor pilota su di una moto dove ha già vinto, l'unico nell'era Marquez. Paradossalmente in Ducati dovrebbero augurarsi che la gara di ieri sia solo una vittoria isolata perchè altrimenti qualcuno dovrà riflettere. 
Alla splendida vittoria di Lorenzo fa da cornice la pole e record della pista di Valentino Rossi a digiuno da tanto tempo che ha poi saputo conclamare con un ottimo terzo posto in gara. Pole di Rossi e impennata di presenze in autodromo un equazione cara a Don Ezpeleta . Sorride amaro invece Dovizioso, ieri secondo con un brivido nel finale, che completa l'uno-due Ducati. Il forlivese forse sperava in qualcosa di più ma ieri ha dovuto fare i conti con il suo scomodo compagno di squadra. Nella rossa giornata di Ducati stona la caduta del funambolico Marquez scivolato di anteriore alla Scarperia, nonostante il suo tentativo di raddrizzare la moto con ginocchio, gomito e qualche santo. Uno zero che incide sulla classifica generale che vede salire Rossi al secondo posto a 23 lunghezze di ritardo ma a mio avviso non sufficienti per impensierire il fenomeno di Cervera. 
Ad un Rossi che brilla si annovera la debacle Yamaha con Vinales e Zarko mai in partita per il fine settimana, con lo spagnolo che si lamenta di continuo per il mancato supporto da parte Yamaha. Che sia un preludio all'arrivo di Lorenzo? Trovano scampoli di gloria anche le Suzuki quarta e quinta e abbastanza toniche sul lungo rettilineo del Mugello. Nella gara di casa non brilla neanche Petrucci il quale, dopo un contatto con Marquez alla Luco si ritrova a dover remare dalle retrovie segnando anche il giro veloce in gara. 
Prossimo round Barcellona, pista molto simile al Mugello dove avremo sicuramente delle conferme sull'andamento di questo "strano" mondiale segnato da questa mania di voler chiudere i contratti sin dall'inizio che minano un pò gli equilibri all'interno dei team. Nota stonata come sempre il pubblico becero e fischiante che con il motociclismo poco ha a che fare. Stay tuned!

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