sabato 8 aprile 2017

E se fosse solo un brutto sogno?

Forse ieri sera avrò mangiato pesante, sarà che sto studiando per l'esame, fatto sta che sento una strana vibrazione sul comodino e non il classico "tititititi" della sveglia. Comodino? Io non ho un comodino e dormo su un letto ad una piazza, non matrimoniale! La vibrazione proviene da una specie di... "portacipria" di metallo che adesso si è pure illuminato facendo comparire una scritta "Slide to Unlock". Che diavoleria è? Mi alzo, stranamente dolorante, e un pò appesantito, e come sempre mi vesto nella penombra per non svegliare i nonni. Indosso dei vestiti "strani" e scendo a prendere il motorino. Ma il motorino non c'è e al suo posto uno strano affare tondeggiante che sembra una Vespa ma non lo è! Infilo le chiavi e miracolosamente si accende. Come esco dal garage riecco il "portacipria" vibrare all'impazzata. Adesso lo schermo non è più nero ma appaiono tutta una serie di figure tonde con dei simboli strani. Cerco un pulsante per capirci di più fino a quando non sfioro lo schermo e mi appare una lista di messaggi di cui il primo "vai a prendere Giada e Massimo". Chi diavolo sono? Rimetto lo strano oggetto in tasca e vedo che la cartoleria sotto casa non c'è più. Andrò in centro. Lo strano mezzo di locomozione mi pare un pò più confortevole del mio motorino ma non ha le marce. Arrivo in centro, dopo aver passato delle vie con dei cartelli strani con scritto ZTL, e avvertimenti minacciosi vari, vado in via Ricasoli a piedi, perchè non più transitabile, per comprare del materiale da disegno ma il negozio non c'è più. Ne cerco un altro ma non trovo che negozi che vendono pelletteria, phone centre, mini mercati e uno strano alimento chiamato kebab. Che è il kebab? Io conosco il lampredotto! Le vie del centro non sembrano più quelle familiari di una volta. Le persone hanno tutte in mano il portacipria come il mio e camminano guardando il piccolo schermo o parlandoci dentro. Su alcuni c'è impresso il marchio della mela monocolore e non colorato come sono abituato a vederlo io. Arrivo alla stazione e per poco non vengo investito da un treno, che non è un treno ma è lungo uguale. La chiamano tramvia ma di tutto è tranne che un tram. Il caos regna sovrano. Cerco conforto dall'edicolante per cercare un titolo di giornale familiare. Per fortuna La Nazione c'è ancora ma la data del giornale è sbagliata: 2017!! Preso dal panico riprendo lo strano mezzo ed inizio a vagare per le vie della città. Non torna nulla! La città è in totale distruzione, cantieri da tutte le parti, nel mezzo delle Cascine passa ancora questo "treno", un cubo gigante chiamato teatro svetta sopra gli alberi. L'ippodromo è in totale stato di abbandono come del resto tutto il parco. La zona di Novoli sembra una zona di guerra e su tutto capeggia un bruttissimo edificio chiamato tribunale che ricorda molto Gotham City. Mi fermo, respiro, riguardo ancora lo strano strumento zeppo di messaggi da leggere, alcuni ordinati in gruppi. Frastornato rientro a casa dove ad accogliermi trovo due bambini che mi chiamano babbo. Babbo? Ma devo ancora finire il liceo!! La casa è la mia ma un pò diversa. Per fortuna non mi sento spaesato. La piccola mi chiede di fare una ricerca insieme a lei. Cerco i libri ma lei mi porta ad una scrivania e mi accende un computer... 
La parola computer viene amplificata da uno strano riverbero, gli stessi che si odono nei tunnel... Computer...omputer...mputer... Sveglio!!!! Sono sveglio!!! Mi sono addormentato sul mio fedelissimo Commodore 64 mentre stavo programmando un videogioco in basic. Sul tavolo anche la rivista MCmicrocomputer e appesa al muro la fotografia dell'Apple II Plus, e il poster di 1997 fuga da New York! Quindi è stato tutto un sogno! Sono ancora nel 1985! Sarà forse la preparazione all'esame di maturità, la stanchezza, ma sembrava tutto così reale. Maledette riviste che parlano di tecnologia, maledetto Marty McFly e la De Lorean! Mi hanno fuso il cervello! Guardo fuori dalla finestra, i negozi sono ancora li e la gente cammina per fortuna a testa alta. Del brutto sogno rimuovo tutto tranne l'immagine di quei bambini. Chissà se erano li per ingentilire quelle brutta realtà che non potrebbe mai appartenermi... Chissà... 

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