mercoledì 24 maggio 2017

22+15+3+54......

Post che avrei dovuto scrivere nella mia pagina politica, magari stando attento a qualche termine, ma che invece scrivo di pancia perchè sono un padre di 2 figli che potevano essere benissimo al concerto di Manchester l'altra sera.
Quanti numeri ancora bisogna aggiungere a quella macabra somma titolo del post per capire che siamo in guerra? Una guerra sorda, una guerra che colpisce il nostro ventre, i nostri ragazzi, la nostra società. Tutto può essere un bersaglio dal cinema, al mercato ad un concerto. E' una strategia chiara senza se e senza ma. Non ci sono giustificazioni. L'ultimo kamikaze era una persona che aveva studiato economia non uno sprovveduto qualunque, quindi una persona consapevole e lucida nel farsi esplodere in mezzo a dei ragazzi. C'è chi ha detto che la vittoria di un sindaco musulmano a Londra, che avrebbe portato stabilità nella società. E' successo esattamente l'opposto. Nell'Inghilterra coloniale, farcita di "arabi", che ora però chiamano inglesi, si è consumata l'ennesima strage della cecità umana. Eppure ancora siamo qui a disquisire sull'accoglienza, sull'integrazione. Non mi sembra che per integrarci con i buddisti, per esempio, abbiamo fatto salti mortali. Però con l'islam occorrono fare "degli sforzi", occorre capire, occorre cancellare il nostro passato cristiano di Crociati. Farsi esplodere in mezzo a dei ragazzi, bambini, con una bomba resa ancora più letale da chiodi e viti significa essere dei pezzi di merda e dei vigliacchi. Non mi interessano le giustificazioni che siamo stati "noi occidentali" ad iniziare per primi invadendo i loro territori e rovesciando i loro regimi. E' vero che per i terroristi anche donne e bambini sono veicoli per le bombe, ma i bambini occidentali ad assistere un concerto non sono e non saranno mai una minaccia, come non lo sono le persone dentro una metropolitana o dentro un supermercato. Ma l'Islam è realmente responsabile? Sinceramente non so rispondere a questa domanda, ma le insegne del terrore lasciano presagire di si. Se com'è vero che questa gente si forma nel nostro grembo allora è giunta l'ora di darci un taglio. Ripeto un luogo di culto buddista non crea problemi, una moschea evidentemente si. A questo punto ogni musulmano è un potenziale terrorista o no? Domande che non trovano mai risposte neanche davanti all'ennesima strage perpetrata dai seguaci di Allah o di qualche altro credo scritto nel Corano. Io ho un gran brutto presagio sul prosieguo di questa guerra e solo il tempo mi dirà se avevo ragione.

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