martedì 2 maggio 2017

Rea? Colpevole!! Assen SBK 2017

Di solito è sempre il maggiordomo il colpevole, ma nel mondiale SBK il colpevole è Johnny Rea reo di aver ucciso per il secondo anno consecutivo il mondiale SBK. Forse è un pò presto direte voi, ma la condizione in cui sta viaggiando il pilota assieme alla sua verdona è veramente al top. Il problema è che se Rea è al top solo altri due piloti possono seguirlo (a volte a fasi altalenanti) e sono sempre Davies e Sykes. Il resto naviga ancora nelle retrovie e neanche Melandri (al momento) è riuscito a stare la con lo loro. Molto sportivamente il ravennate ha ammesso che senza la rottura di Davies non avrebbe fatto il podio, ma il passo gara è ancora lontano dal suo compagno di squadra che Sabato ha dato dimostrazione di grande generosità. La griglia invertita (male) ha portato qualcosa in più, ma a seconda dei circuiti, dopo pochi giri i protagonisti vengono sempre fuori. Non so cosa possa servire alla SBK per riportare qualche altro pilota la davanti. Forse seguire il regolamento del British SBK? Non saprei ma è certo che Rea è un pilota forte e gli anni con Honda lo hanno solo fatto "arrabbiare" di più. E' proprio dal colosso nipponico che ci si aspettava un bel rientro con due forti piloti quali Hayden e Bradl ma la loro condizione e quella della moto mi pare ancora un pò troppo lontana. Guardando la classifica ad Assen è emerso ancora un forte divario fra i primi tre ed il resto del gruppo che perde terreno da un terzo di gara in poi. 
Un pò è così anche in Supersport dove è bastato il rientro di Re Kenan per ristabilire subito gli equilibri che fino ad oggi avevano avuto molte incertezze e poche conferme. Ci piace vedere in alto in classifica Mahias spavaldo nel transitare la linea del traguardo su una ruota con Cluzel a un soffio. Per gli italiani ancora una volta Caricasulo è il migliore (sesto) mentre si è un pò perso Rolfo.
Prossimo round Imola, altra tappa cruciale per cercare le conferme di Rea leader ma anche per vedere se in Ducati riusciranno a mettere qualche moto la davanti per cercare di accorciare una classifica fortemente compromessa. 

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