mercoledì 16 agosto 2017

Un mondo da rifare

Morire pestati a sangue in discoteca? Nel 2017 succede anche questo. Ma non ai confini del mondo ma in Spagna, in un luogo affollato con gente intenta a divertirsi e a ballare. Morire venendo preso a calci come uno straccio, come un pallone il tutto sotto gli occhi indifferenti di altri giovani che nulla hanno fatto per impedire la morte di un loro coetaneo. Succede nel 2017 nell'era dei social, dei movimenti pacifisti, della comunicazione globale, nell'era dei selfie e del riprendiamo-tutto per poi renderlo di pubblico dominio. Invece di difendere si preferisce riprendere magari sperando di vedere cosa succede dopo che un povero ragazzo ha esalato l'ultimo respiro per colpa di due vigliacchi-stronzi-pezzi-di-merda. Tutto è virtuale ma la vita che non c'è più è reale. Non siamo dentro Call of Duty ne tanto meno a GTA. Li sono tutti bravi ma è nella vita reale che bisogna agire e non rimanere indifferenti. E non siamo in un vicolo di New York (ma anche di Milano e Roma) dove si è consumata l'ennesima faida tra bande. Siamo in discoteca un luogo dove si ascolta la musica e si balla. Possibile che nessuno dei presenti abbia avuto l'istinto di fermare tutto ciò? Sono queste le conquiste del cosiddetto mondo moderno e migliore? Sono questi i futuri abitanti del mondo? Evidentemente un elitè globale la pensa così perchè sempre di più i valori degli uomini vengono portati ai minimi termini affinchè si possa rimanere inermi di fronte ad episodi come questo. Il mio pensiero oggi va a quel padre in lacrime che in un attimo ha perso tutto senza sapere neanche il perchè. Un perchè ci sarebbe e forse la risposta la troviamo nella Genesi e nella narrazione dei fatti che portarono al Diluvio Universale. Questa umanità, questi uomini, questo tempo va spazzato via, va cancellato perchè non siamo degni di essere chiamati tali.

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