lunedì 9 aprile 2018

Anarchia MotoGp, #ArgentinaGP 2018

Da dove iniziare? Potrei parlare di Bezzecchi (Diggia terzo) e Pasini (Baldassarri terzo) che hanno vinto con estrema classe le loro categorie Moto3 e Moto2 in due belle gare ricche di sorpassi e controsorpassi in una pista umida/asciutta che ha reso tutto molto avvincente. Poi però il tutto si è "spento" alla gara della MotoGp, che dovrebbe essere la massima espressione del motociclismo in ogni sua componente. La DORNA ancora una volta ha dimostrato la sua totale inefficienza sotto ogni punto di vista. Un organismo che dovrebbe essere garante delle regole scritte, applicate invece alla carlona in base alle esigenze del momento. Il primo errore madornale di ieri è avvenuto alla partenza quando 23 piloti su 24 hanno deciso di rientrare ai box per il cambio moto. L'unico (unitamente alla squadra) che è rimasto in griglia è stato Miller che aveva già fatto la sua scelta nei modi e nei tempi stabiliti. Punto. Se tale scelta fosse stata fatta da un pilota quest'ultimo sarebbe dovuto partire in fondo alla griglia, invece l'hanno fatta tutti allora ci si è inventati una partenza posticipata dalla quarta fila in poi. La gara ieri l'ha vinta Miller a tavolino senza se e senza ma.
Come se non bastasse poi ci si è messo di mezzo anche Marquez a mettere a dura prova la capacità decisionale di Dorna dapprima con la moto spenta in griglia (il regolamento prevede l'introduzione della moto in pit lane con partenza dai box) poi con un sorpasso su Espargarò troppo garibaldino. Entrambi gli episodi comunque sanzionati (più o meno regolarmente). Ma è sul comportamento durante la gara che sono riemerse tutte le problematiche della DORNA MAI gestite in passato o almeno, gestite sempre con 2 pesi e 2 misure. Il fatto: durante la sua furibonda rimonta Marquez (sempre nel solito punto alla curva 13) sportella Rossi (in Rossi-Style) e lo accompagna largo tanto è che Valentino tocca l'erba con l'anteriore e cade (per fortuna quasi da fermo). Facendo un passo indietro di qualche giro la stessa cosa l'ha fatta Zarko su Pedrosa anche lui finito a terra mentre Zarko alla fine è arrivato secondo. Decisione della DORNA, una volta tagliato il traguardo in quinta posizione, a Marquez gli vengono tolti 30 secondi per guida scorretta. E gli altri? Faccio presente che in quello stesso punto anche nelle altre gare sono successe cose simili eppure solo a Marquez è stata inflitta la penalità. Giusto, sbagliato? Anche qui esiste un "regolamento" che però viene interpretato a seconda dei casi. Vogliamo ricordarli (quelli un pò più clamorosi)? 1998 Capirossi su Harada (nessuna sanzione), 2005 (Jerez) Rossi su Gibernau (nessuna sanzione), 2008 (Laguna Seca) Rossi su Stoner (nessuna sanzione), 2011 (Jerez) Rossi su Stoner (nessuna sanzione), 2011 (Le Mans) Simoncelli su Pedrosa (3 giornate a Simoncelli), 2015 (Sepang) Rossi su Marquez (sanzione inventata a Rossi), 2016 (Argentina) Rossi su Marquez (nessuna sanzione) e l'anno scorso sempre nel solito punto Iannone su Dovizioso. Questi solo alcuni dei fatti che hanno quasi sempre come protagonista Rossi (d'altronde corre da quasi 25 anni) e che tra i tifosi l'hanno reso leggendario. Ma c'è un detto: chi di spada ferisce di spada perisce e non vedo il perchè della sanzione combinata ieri a Marquez che ha fatto "il Rossi" di sempre. O si sanzionano TUTTI o non si sanziona nessuno. Su Espargarò la decisione è stata giusta in quanto è stato palese l'errore del pilota (Marquez) ma sul resto mi sembra che si siano prese decisioni "di pancia" come sempre avviene quando c'è di mezzo Rossi. Ancora una volta giusto o sbagliato? Quelli elencati sopra sono fatti tutto il resto è accademia o pure considerazioni da bar. Fatto sta che ancora una volta da oggi abbiamo una nuova gogna mediatica nata dall'interpretazione del regolamento ma che servirà a riempire le bocche ed i giornali del popolo urlante. Io piango invece per questo bellissimo sport che aveva un sapore antico, fatto di uomini e cavalieri, fatto di sfide in singolar tenzone, il tutto per la conquista di un ambito trofeo. Per fortuna alla fine c'è stato l'episodio cavalleresco di Uccio che ha difeso l'onore del proprio "cavaliere" dal malefico Marquez...
P.S. L'amore vince sempre sul male....

Ci vediamo ad Austin terreno di caccia per Marquez e speriamo anche per Dovizioso.

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