lunedì 16 aprile 2018

Nuovi regolamenti, vecchi attori. #WorldSBK Aragon 2018

Potete levargli i giri, una marcia ma i protagonisti della Superbike sono sempre loro, i 2 piloti più in forma da qualche tempo a questa parte. Il primo è il Cannibale Rea (che si legge RIA) ma lo pronunciano Ray, il Re di questa categoria che in sella alla verdona formano un binomio micidiale pur con tutte le castrazioni del caso. Un primo e un secondo posto la dicono lunga sulla voglia di vittoria che ha ancora nel polso, forse più di ogni altro anno e il confronto con il suo compagno di squadra da la reale misura di quanto ci metta del suo. Ancora una volta, a parte un inizio tra alti e bassi, l'unico a saper stare davanti a Rea è Davies, il generoso ragazzone inglese che in sella alla Panigale riesce a fare cose strabilianti. E' vero che con una Kawasaki "azzoppata" la Ducati sembra la moto da battere, ma Chaz ha sempre spinto oltre il 100% portandolo, purtroppo, a commettere qualche errore. Un discorso a parte va fatto per Melandri, autore di una doppietta ad inizio stagione, ma subito ridimensionato nei due round successivi. Sinceramente la condotta di gara del ravennate non mi ha mai convinto, ritenendola "infantile" e poco matura per un pilota della sua esperienza. Grande spreco di energie in sorpassi e contro sorpassi a centro gara per poi arrivare in fondo senza più risorse perdendo posizioni importanti come in gara 1. Chi invece ha fatto un fine settimana da elogio è la terza Ducati affidata a Rinaldi che ha portato a casa un ottavo e un settimo posto che ha il sapore dell'impresa. Pista amica ma anche una lucidità della gestione gara inficiata solo dall'inesperienza di una gestione del mezzo così lunga. Chi continua a stupire è la ducati del Team Barni con un ottimo Fores terzo in gara 1 e caduto in gara 2 quando era al comando. Oramai il pacchetto "privato" sembra aver imboccato la strada giusta per le posizioni di vertice aggiungendo un protagonista ad un sempre risicato numero di pretendenti. Il fine settimana ha visto anche il ritorno di Giugliano al posto dell'infortunato Laverty e una brutta caduta di Camier che lo ha portato ad essere ricoverato per un trauma toracico. Speriamo che Leon si possa riprendere per il prossimo round ad Assen. Gare comunque belle e combattute sotto il profilo dello spettacolo, un pò meno conoscendo i retroscena del regolamento ma questa oramai è una storia già trattata e all'orizzonte non mi sembra neanche che ci sia una volontà per fare qualcosa di concreto e di più "sportivo".

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