venerdì 19 ottobre 2007

A me i francesi stanno un pò li, però...

Ieri un bel po’ di lavoratori francesi hanno scioperato contro Sarkozy. Il presidente Sarkozy non si è fermato e non si ferma perché pensa che le sue riforme facciano il bene dei francesi. Anche di quelli che hanno scioperato. Avant? Contro cosa hanno scioperato? Il presidente vuole superare gli attuali regimi speciali pensionistici che riguardano molti del settore pubblico. In particolare vuole portare da 37,5 a 40 gli anni di contributi necessari per andare in pensione. Siccome in pochi cominciano a lavorare prima dei vent’anni, tutto questo vuol dire che in Francia si andrà in pensione dai sessant’anni in poi. Altro che scalone e scalini. Vi immaginate, in Italia, un presidente che propone una cosa e la porta avanti nonostante tutto e tutti? Per noi è come parlare di un altro mondo. Il nostro governo ha la stessa vivacità di un serpente chiuso in un rettilario. L’avete presente? Lo infastidisce il movimento. Più sta fermo, meno fa e più dura. Ricordate quando il centrodestra fece la riforma del lavoro che portava il nome di Biagi? Biagi non c’è più. Lo ammazzarono perché aveva ispirato quella riforma. Nicolas Sarkozy procede in modo spedito perché ha i poteri per farlo. Il centrodestra provò a dare questi poteri al premier con una riforma, ma il referendum lo bocciò perché la sinistra non volle farla. La sinistra non ha bisogno di un premier forte, ha bisogno di una colla forte, una sorta di Attack per parlamentari che li tenga incollati da una parte alla sedia e dall’altra a Prodi. Nicolas Sarkozy procede spedito anche perché ha un progetto chiaro e sa che vuole portare la Francia al di là del fiume su una sponda sicura. Per questo non è intimorito dal guado. Conta che i francesi capiscano, magari non subito, che quello che sta per fare sarà fatto nell’interesse della totalità dei francesi e non di questa o di quella categoria. In Italia il nostro professor Prodi parla spessissimo di bene comune. Fino al disgusto. E poi si occupa solo del bene di questo o di quello, che, alla fine, gli fanno più comodo del bene comune. Ma questo è il centrosinistra e, ormai lo sappiamo, non potrà mai seguire la lezione di Sarkozy. Del resto dopo l’elezione si sono accodati, ma avrebbero preferito che vincesse la Royale. Può servire la lezione Sarkozy al centrodestra? Pensiamo proprio di sì, per due motivi: il primo, sul quale al momento il centrodestra non sta lavorando, è quello della costruzione di un programma chiaro, corto e preciso; il secondo è che bisognerebbe che imparasse a fidarsi un po’ di più del blocco sociale che lo sostiene, che è maggioritario, e si occupasse un po’ meno dei mormorii, borbottii e urla della piazza. Nella piazza non ci stanno tutti gli italiani, ce n’è solo una parte, gli altri stanno a casa e memorizzano tutti gli errori commessi da Prodi.

4 commenti:

  1. Se di politica si deve parlare...già è difficile di per sè tirare avanti ogni giorno. Tu parli di proposte di legge per aumentare la contribuzione e quindi la vita lavorativa, più o meno giuste a seconda dei gusti e delle scelte politiche. Ti riporto un esempio, leggilo e commentalo se vuoi. Secondo il mio modesto parere più che aumentare la vita contributiva e lavorativa sarebbe meglio aumentare gli stipendi, diminuire il costo della vita...e togliere un bel pò di soldoni a tutti i parlamentari che ne guadagnano fin troppo...
    "Gentile Ministro Padoa Schioppa,
    Sono un ragazzo di 30 anni. Lavoro come operaio e vivo in periferia di una grande città e, ahimè, vivo ancora a casa dei miei. L’altro giorno ho sentito le sue parole in tv, e mi sono immediatamente identificato in coloro che lei definisce “bamboccioni”, quei trentenni che lei vorrebbe “mandar fuori da casa”. Mi son detto: “Grande Ministro, Lei ha ragione”. Così mi sono così rivolto alla mia Banca per poter ottenere un mutuo.“Grande Ministro, avrò finalmente una casetta tutta mia”, ho pensato!
    Guadagno 1.140 € al mese + 13esima e 14esima, le quali spalmate in 12 mesi mi garantiscono un reddito mensile di 1.330 €
    Visto che la rata mutuo non può superare 1/3 dello stipendio, mi posso permettere una rata di 443 € al mese.
    Con questa rata mi viene concesso un mutuo di € 85.850 Euro in 30 anni (se aspettavo un altro po’, vista l’età, non me lo concedevano un mutuo trentennale… Grande Ministro, grazie per avermi fatto fretta!)
    Con il mio bel preventivo in tasca, ho deciso di rivolgermi immediatamente ad uno studio notarile, per farmi preventivare le spese che dovrò sostenere per acquistare una casa.
    Dagli 85.000 € dovrò infatti togliere:
    - 4.000 € circa di tasse in fase d’acquisto. "Solo” 4.000 € visto che è la mia Prima Casa! (Grande Ministro, grazie)
    - 3.300 € circa di Notaio per l’acquisto
    - 2.500 € circa di Notaio per il mutuo
    - 3.000 € circa di allacciamenti alle utenze acqua, gas, enel
    Per un totale di 12.800 € circa.
    Beh… ho ancora a disposizione ben 73.050 € per la mia casetta!
    La dovrò arredare, ovviamente, mica posso dormire per terra....Mi sono rivolto così ad un mobilificio come ce ne sono tanti, per ora posso accontentarmi di una cucina, un tavolo con 4 sedie, un divano a due posti , un mobile tv, un letto matrimoniale, un armadio e due comodini… il minimo indispensabile. Mi conosco, mi saprò adattare.
    7.500 € circa se i mobili me li monto io! Beh… pensavo peggio!
    Ho ancora a disposizione ben 65.550 € per la mia casettina, sono sempre 130erottimilioni di una volta! (Grande Ministro, grazie!).
    Entro gasatissimo in un’agenzia immobiliare, è arrivato il momento…
    Con 65.550 € mi dicono che posso acquistare:
    - 2 garage di 28 mq. al livello - 2 di un condominio di 16 piani
    - 2 ampi locali (non comunicanti tra di loro) di mq. 21 ciascuno, nel seminterrato del condominio adiacente
    Per l’abitazione più piccola ed economica - un bilocale trentennale di 55 mq. al 1° piano di uno stabile a 18/20 km dalla città - dovrei spendere 110.000 € !
    Me ne torno a casa Ministro, a casa dei miei, ovviamente!
    Ho fatto quattro conti: per potermi permettere quel bilocale, dovrei:
    - o indebitarmi per altri 53 anni, quindi l’ultima rata la verserò finalmente a 83 anni (ammesso che ci arrivi)!
    - oppure dovrei guadagnare 2.000 € al mese!
    Grande Ministro, grazie!" Un bamboccione

    La situazione economica del nostro Paese è tragica, quella degli altri non lo so...ma sinceramente preferisco pensare alla mia realtà piuttosto che a quella dei francesi, in fondo non ci hanno sempre fatto la guerra del vino???

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  2. D'accordissimo con te e con il ragazzo di 30 anni. Se viveva a Firenze finiva di pagare la casa verso i 178 anni... Potra festeggiare i 180 con i soldi del mutuo! La mia amarezza è che tutti, oggi, si lamentano di questo esecutivo, quando un anno e mezzo fà credevano nel miracolo. La faccia l'hanno mostrata, io la conoscevo già, ma voi, poveri illusi, state peggio! Quindi per me a casa tutti... ma non possiamo fare come dice il compagno Grillo. Parafrasando la frase di un mio caro amico: "sono tutti finocchi col culo degli altri"... Quando siamo li, tutti si sono piegati ai compromessi. Ci vuole un leader, uno che si prenda le responsabilità, gli oneri e gli onori, come in teatro...
    A presto

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  3. e tu pensi che possa esistere un leader che sappia guidare un Paese, senza pensare al suo personale tornaconto e a quello del partito di appartenenza?
    Per me tutti i colori sono giusti e sbagliati allo stesso tempo; ci vuole più altruismo e meno egoismo a questo mondo.

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  4. Caro anonimo, le tue parole, belle, ma utopiche, riflettono un mondo che non esiste, o almeno, ci sono delle società dove l'equita sociale è più accentuata che da noi, l'Austria ne è un esempio. La battaglia del "non centrano i colori" è vera, ma quando provieni da una realtà, quella fiorentina, dove il colore centra, automaticamente ti schieri all'opposto... E' vero, nessuno oggi in Italia ti garantisce un minimo di prospettiva in quel senso... Quelli che la escludono del tutto sono proprio quelli al governo...

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