lunedì 8 ottobre 2007

Pensiero sul TT


Ho appena finito di leggere un articolo sui piloti del TT, nella fattispecie uno riguardante un certo “Spook”, e mi è piaciuta molto le fine spirituale, immaginando tutti i piloti passati a miglior vita come spettatori di ogni nuova edizione del TT. Nel sito da cui ho letto l’articolo, ci sono anche tributi a persone scomparse in strada, durante la classica giratina del Sabato e della Domenica. Chi scrive è un ex pilota dilettante, nonché istruttore di guida e organizzatore di eventi per amatori, per cercare di promuovere il motociclismo su pista. Ma sono anche uno che punta molto il dito contro chi va per strada, sui passi, come se fossero prove cronometrate, infischiandosene che non siamo più negli anni 70, e che Joe Bar è solo un fumetto, ma non ho mai giudicato bene o male il TT. Lo guardo distaccato, ammiro il coraggio dei guerrieri che sfrecciano a velocità folli accanto alle case, quando decollano in mezzo agli alberi. Ho tentato di farmelo piacere, come amo la pista, ma non ci sono riuscito. Però rispetto le persone che curano con passione una vecchia tradizione che non può essere spiegata a parole, ma solo vissuta. Forse un giorno prenderò la mia moto da turismo, e farò un giro all’isola di Man, magari non nei giorni del TT, e cercherò di entrare in sintonia con il tracciato, e con le stelle che mi staranno a guardare, chiedendogli scusa se la mia media sarà di 40 all’ora, e magari la mia moto sarà una BMW e non la mia fedelissima Suzuki che mi accompagna per i circuiti di tutta Europa. Chissà se indossando un Arai giallo con delle striscioline nere mi farà da attenuante…….

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