lunedì 2 ottobre 2017

Re(a) per la terza volta, #Worldsuperbike 2017

L'avevo già scritto dopo il terzo round contro questo Rea e Kawasaki non c'è niente da fare. Troppa la superiorità del binomio che nulla hanno potuto i diretti avversari sia il suo compagno di squadra sia il generosissimo Davies. Solo loro due hanno tentato di mettere i bastoni tra le ruote a Rea perchè il resto del gruppo, ad iniziare da Melandri, sono lontanissimi in classifica generale. Asciutto, bagnato, misto umido (avrebbe vinto anche sullo sterrato), partenza invertita, sempre lui li davanti con una grinta da super campione. L'assassino di questo mondiale superbike è sempre lui reo di soffocare le velleità degli avversari sin da subito. L'ottimo Sykes, Mister Pole, non è Rea pur con lo stesso mezzo, così come non le è Davies con una Ducati guidata sempre al 110% quindi molto più incline all'errore. Come dicevo nessuno del gruppo, tranne gli altri due inglesi, è stato in grado di affacciarsi la davanti se non qualche sporadica apparizione di un buon Foret, del duo Yamaha e di Melandri ma comunque senza mai un duello diretto come hanno fatto spesso Davies e Rea. 
Sicuramente è una serie in crisi per la mancanza di spettacolo e in tanti invocano il regolamento del British Superbike che anche ieri ha fatto il pieno ad Assen. Sinceramente non saprei cosa realmente fare, vero è che senza quei tre la davanti la serie forse sarebbe più combattuta, però qualcosa la Dorna dovrebbe trovare. E' anche vero che le case costruttrici fanno un pò di retromarcia sulla centralina unica e visti i risultati in MotoGp cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambierebbe poi di molto. 
Adesso mancano due round alla fine e con il mondiale già assegnato non resterà che vedere chi arriverà al secondo posto tra Davies e Sykes e sopratutto sarà interessante vedere quanta fame avrà ancora il cannibale.  

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